Non ho mai pensato di conoscere una persona cosí persa nell'innocenza, cosí colpita dalla vita e cosí tristemente secca. Peró anche cosí accogliente e bella come i raggi del sole che filtravano fra i cento e mille alberi di cristallo che ci circondavano; cosí freddi e pieni di segreti che l'unica cosa che poteva assomigliarci erano quel paio di occhi grigi appartenenti a questa suddetta persona.

Volevo sapere cosa succedeva nella sua testa quando credeva che tutto fosse una buona idea, peró adesso, mi rendo conto che é una domanda a cui neanche lui stesso poteva rispondere.

Mi ha fatto odiare ogni minuto al suo fianco come se si trattasse dell'inferno, anche se il ghiaccio attaccato alla finestra e la legna mi dicevano il contrario. Peró mi fece anche credere che fossi persa tanto quanto lui. Mi ha fatto sentire amata e in qualche modo quel sentimento arrivó a oscurare la sofferenza che mi causó.

Eravamo io e lui, nascosti fra gli alberi di cristallo da chiunque avrebbe potuto farci del male; aspettando qualcosa che, vedendolo da entrambe le prospettive, potesse durare per sempre.