v. where's my mind?
▂▂▂▂▂▂▂ 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐟𝐢𝐯𝐞
𝒘𝒉𝒆𝒓𝒆'𝒔 𝒎𝒚 𝒎𝒊𝒏𝒅? ▎💐:: 1481 𝖜𝖔𝖗𝖉𝖘
⚝"OK HO FATTO TUTTO QUELLO CHE DOVEVO FARE. Quale sarà la nostra prossima mossa?" domandò la donna
"I bambini devono essere fuori casa" ordinò l'uomo.
"Farò del mio meglio" lo assicurò la donna.
. . .
Ho sempre apprezzato l'atmosfera calorosa che donavano le Outer Banks; non l'avevo però mai provata sulla mia pelle;
Feste o non feste, non ho mai amato l'ammassarsi delle persone; perché ogni occasione, e dico ogni occasione, le persone la sfruttano per farmi pesare la perdita di mio padre e di mio fratello;
Ma ora, qui davanti a tutti, con il braccio di John B avvolto alla vita, mi sentivo tutt'altro che a disagio;
"Voi cosa fate in queste feste di solito?" domandai mentre John B si staccava da me per posizionare il distributore di birra sulla sabbia, era accovacciato davanti a me e alzò lo sguardo lentamente
"Oh sì, beviamo birra, balliamo, diciamo che ci divertiamo un po' tra di noi; non c'è bisogno di molto per divertirsi con noi, una birra, del cibo di strada... e noi siamo felici" sorrise il castano, io poggiai la testa sui gomiti poggiandomi su uno stand di Burritos ancora in fase di allestimento sorridendo a John B
"Se siete felici voi, lo sono anche io" lo guardai negli occhi dolcemente, lui posò il naso sulla mia spalla inspirando il mio profumo dolciastro ma intenso
"Sky" sussurrò "sei una dea" continuò, io posai la testa sulla sua quando il suo naso sfiorò l'incavo del mio collo ed entrambe le braccia mi avvolsero la vita, stringendomi in un abbraccio
"E devi assolutamente assaggiare il king burritos, il mio preferito" si allontanò indicandomi mentre mi faceva l'occhiolino, io sorrisi e mi morsi l'interno della guancia
Con John B? Era tutto troppo perfetto, sentivo di stare per rovinare tutto, lui non lo merita, lui merita di meglio;
Sospirai e guardai la sabbia, reggendo la testa sui gomiti; perché non riesco a godermi qualcosa? Tutta questa felicità è per me! Ho sofferto per averla! Allora perché d'un tratto credo di non meritarla?
"Tutto bene?" si avvicinò Kie, posando una mano sulla mia spalla
"Oh, sì" sorrisi, era davvero carina a chiedermi come stessi, ma ero stupida; lo ero, perché invece di soffrire per qualcosa di rilevante, sono sempre lì a pensare a problemi che non esistono;
"Dai, c'è John B che ti sta preparando il king burritos, dice che è una consegna speciale" mi disse, io sorrisi istantaneamente, ma questa volta davvero; il pensiero di John B mi rassicurava l'anima.
Circa una mezz'oretta dopo, la festa cominciò a diventare sempre più animata; la musica era alta fino a lacerare i timpani, la birra era a disposizione di chiunque, c'era talmente tanta gente che mi sembrava di respirare aria impura e c'era cibo in abbondanza per sfamare tutti loro tre volte; insomma, tutto ciò che una ragazza vorrebbe, no?
"Sky, ecco a lei" sussurrò John B da dietro, posando il mento sulla mia spalla; io mi girai di colpo e mi ritrovai davanti un burritos enorme e davvero ripieno;
"Wow" sussurrai
"Incredibile, no? Però è meglio mangiarlo caldo" parlò, tirando fuori anche il suo;
Entrambi ci sedemmo su una roccia, che dava perfetta vista sul mare; "è buono." ammisi, lo era, mi dava un senso di star trasgredendo alle mie mille diete, alla mia mentalità rigida, e la cosa mi dava, in parte, forte sicurezza, ma d'altra parte, mi faceva sentire strana, come se stessi facendo qualcosa di sbagliato; "quante calorie dovrebbe avere un burritos del genere?" assecondai quella vocina, quella che mi voleva morta;
"Noi Pogues non contiamo le calorie, ricordalo Sky; noi mangiamo quello che ci troviamo davanti e poi smaltiamo con il nuoto o la pesca" diede un morso al suo burritos, io annuii non sapendo come replicare
"Saggio" commentai infine, prendendo un sorso di birra, guardando in avanti; vidi una chioma bionda, la chioma della Cameron;
John B la fissava come se provasse astio nei confronti del suo ragazzo Topper; "lo odi così tanto o ti piace così tanto lei?" sorrisi, bevendo un altro sorso di birra
"Lei non mi piace" parlò "e tu stai bevendo davvero troppo" mi avvertì, io sorrisi
"Sto facendo piccoli sorsi" risposi all'accusa, posando la lattina sulla roccia
"Non ti piace, vero?" chiese già ridacchiando
"Aspettavo solo che me lo chiedessi" ammisi sputando tutta la birra che avevo inalato nello scorso sorso, nella lattina, facendo una forte smorfia schifata
Lui scoppiò a ridere "ti vado a prendere un succo, qual'è il tuo gusto preferito?" chiese alzandosi
"Ananas" risposi grata
"Ok, arrivo tra un attimo" annunciò, io sorrisi e lui ricambiò, dirigendosi verso la boutique dove vendevano le bevande;
Non appena mi rigirai, mi trovai davanti Sarah che mi guardò con un sorriso impresso sul viso "ciao Sky!" mi salutò, stringendomi le mani in vita
"Ciao Sarah" sorrisi timidamente, spostandomi una ciocca ribelle dal viso; lei mi guardò in faccia e sorrise;
"Come va?" domandò, mettendosi una mano davanti alla faccia per coprirsi dal sole che rifletteva sul suo viso
"Bene, te?" chiesi, cominciando a torturarmi le dita, le mie unghie in gel riquadrate stringevano forte il polpastrello del pollice che arrossava lentamente, lasciandoci segni violacei
"Davvero bene" rispose, accarezzandomi la spalla sinistra con il pollice "ti piace?" chiese indicando John B con un cenno di testa
"Cosa? No" ridacchiai, lei sorrise e si girò verso il fidanzato che la fissava da quando era venuta a parlare con me
"Devo andare, ci sentiamo" mi salutò prima di girarsi e correre verso il suo ragazzo; io sospirai e mi presi la testa tra le mani
"Sky" mi richiamò il castano, io mi girai e gli sorrisi
"Grazie" sussurrai, prendendo il succo all'ananas che mi porse bevendone un sorso agitatamente
"Ti va di parlarne?" domandò sarcasticamente, prendendo un sorso di birra; io feci una leggera smorfia
"No" scossi la testa
"Ok" fece spallucce sorridendo, io ricambiai quel sorriso sinceramente e continuai a guardare la sabbia; era secca, ma si attaccava alle infradito come se fosse bagnata, era stupenda, era stupenda perché il tramonto ne risaltava il colore dorato;
"Hai mai pensato alla bellezza di ciò che ci circonda?" domandai d'un tratto, alzando la testa per guardarlo meglio, John B mi fissò negli occhi, il suo sguardo era teso, ma era bellissimo, era bellissimo lì, con quella luce rossiccia che gli illuminava mezzo volto.
"Oh si" sussurrò. La sua mano ha raggiunto la mia guancia lentamente, accarezzandola dolcemente, e il suo sguardo si alternava tra i miei occhi e le mie labbra; mentre ci avvicinavamo pian piano, il mio cuore batteva forte e quando i nostri petti si toccarono, sentii il suo cuore battere il mio stesso ritmo; ormai eravamo a qualche centimetro di distanza, le nostre labbra stavano per toccarsi; fin quando non si sentirono delle urla.
Entrambi ci staccammo e ci dirigemmo verso le grida scatenate della folla "rissa!" ripetevano.
Cercammo di immischiarci nella massa e notammo un JJ particolarmente ubriaco, che ridacchiava tra sé e sé, avvicinandomi a lui, notai anche che era bagnato "JJ, calma" sussurrai, posando le mani sulla sua maglietta bagnata;
"Pogues di merda!" gridò Topper, e lì non fu JJ a reagire, ma bensì John B, che si catapultò sul ragazzo spingendolo forte;
Da lì partì una feroce rissa, tra pugni, spintoni o schiaffi con, come sottofondo, le forti grida della platea.
Ma d'un tratto, la situazione si sconvolse, John B aveva la testa sott'acqua e Topper lo stava tenendo per il collo. "Vuoi annegare come tuo padre?" gridò impazzito.
Annegare come tuo padre? Lì compresi quanto John B poteva capirmi, se gli avessi parlato della morte di mio padre.
In quel preciso secondo non ci vidi più dalla rabbia, nessuno poteva far pesare ad una persona la morte del proprio genitore, ancora di più se la persona non ero io; quindi la cosa che feci era istantanea, corsi addosso a Topper e, con un calcio, lo ribaltai a terra;
Sinceramente? Non avevo calcolato il confronto delle nostre due masse corporee quindi finii per essere l'obiettivo principale del ragazzo, pieno di furia negli occhi. "Tu, Sky Boseman, la ragazzina timida; Kook senza padre né fratello. Vogliamo raccontare a tutta l'isola come sono morti?" domandò, ora il suo palmo stringeva il mio collo, non riuscivo a rispondere; ma i miei occhi lacrimarono, dalla sofferenza del gesto e delle parole.
"Topper, ti prego basta!" gridò Sarah, io la guardai e poi girai gli occhi verso i pogues, immobili dal terrore;
"Vaffanculo" dissi con tutta la voce che riuscii a far uscire dalle mie corde vocali; poi chiusi gli occhi e...il vuoto.
. . .
Il sangue era schizzato fino all'ultimo goccio, il piccolo polso del piccolo Richard era pieno di tagli ed esso riuscì ad inalare il suo ultimo respiro, poi chiuse gli occhi e... il vuoto.
spazio autrice
ma il bacio? inesistente? dai sù, fateci il piacere di baciarvi, subito.
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