32- Manco a tutti
Amo il giorno del mio compleanno.
Solitamente però, ho un'umore superiore al livello del mare.
E non mi sento una schifezza da più di una settimana.
Non ho smesso neanche per un secondo di pensare al bacio con Aidan
Dire che mi sento uno straccio è un'eufemismo. Mi sento peggio.
Il mio capo è diventato irascibile, intrattabile e assente. Dopo quella mattina sono arrivati molti uomini in giacca e cravatta, che si sono precipitati nel suo studio.
Non so di preciso cosa sia successo, ma sospetto che il taglio sulla guancia e l'occhio nero siano la conseguenza di qualcosa di brutto.
Nessuno, neanche Kyle ha voluto dirmi niente. Si limitavano a lasciarmi una pacca sulla spalla e sorpassarmi.
E questo mi ha fatta sentire ancora peggio
Ancora più tagliata fuori
Solo una babysitter
Propio adesso, dopo aver corretto i compiti di italiano a Alicia, mi sto preparando per la mia serata libera.
Indosso un vestito adatto al mio ventitreesimo compleanno e tiro su con il naso, cercando di scacciare dalla mia testa Aidan e il suo bacio.
Mi sono maledetta così tante volte per averlo anche solo sfiorato che l'unica cosa che so dire a me stessa adesso è: sei un'idiota Diane
La mia immagine, allo specchio, mi restituisce il riflesso di una ragazza con gli occhi rossi e lucidi, un vestito rosso e scomodo addosso e una giacca di jeans in mano.
Ah si
E poi c'è anche il mio cuore, tenuto insieme con la colla
Quella stick per la carta
Mi asciugo gli occhi e passo un'altro strato di mascara sulle mie ciglia.
Afferro la borsa ed esco dalla mia stanza, sospirando.
Perché è cambiato tutto di punto in bianco? Possibile che non me ne va una giusta?
Scendo le scale di corsa, attraverso l'ingresso come un fulmine per evitare qualunque abitante di questa casa ed esco, mentre le mie speranze si infrangono davanti ai miei occhi.
Dio mi odia
Gli dei ce l'hanno con me
Aidan è in piedi, nel viale d'ingresso, e parla con un'uomo in giacca e cravatta, con una ventiquattr'ore in mano.
Ho il tempo di ammirarlo, in tutta la sua disordinata perfezione. La vista delle sue labbra mi fa salire le lacrime.
Ma non poteva essere un po' più brutto?
Lui si volta, incontrando i miei occhi.
Le sue labbra si schiudono, io trattengo le lacrime a stento. Mi fai così male Aidan
Abbasso lo sguardo ed ignoro gli occhi di Aidan su di me, percorrendo il viale senza voltarmi indietro.
Esco dal cancello pedonale con un sospiro di sollievo e mi incammino verso casa, osservando la punta delle mie converse rosse.
Quando arrivo a casa sono in ritardo di ben mezz'ora, e ormai tutti i miei familiari sono raggruppati nel salotto.
Mi dipingo un sorriso sul volto e cerco di rasserenarmi.
Abbraccio Kendall, Jamie, Loren, mia nonna e lascio un paio di bacetti sulle guance del bimbo che Billie tiene in braccio. Robbie mi salta addosso, stringendomi come se non mi vedesse da tre anni. Sorrido, inspirando il suo profumo di cannella.
«Ho una sorpresa per te» mi sussurra all'orecchio. Ridacchio del suo tono cospiratorio e mi stacco dall'abbraccio.
«Cosa?» le chiedo incrociando il suo sguardo eccitato.
«Indovina chi è passato per l'occasione?» mi chiede con una risatina.
Scuoto la testa, senza riuscire a pensare.
«Non so...mi devo preoccupare?»
Lei ride, guardando alle mie spalle.
«È passato così tanto tempo dal liceo che non ti ricordi neanche di me?»
Mi volto di scatto, spalancando gli occhi. Devo avere un'allucinazione
«Sei vero?», Jake ride, avvicinandosi.
Oh Dio, un regalo dal cielo
«Sono tornato dall'Australia solo per te» mi dice prima di abbracciarmi.
Lo stringo a me, incredula.
«Davvero?»
«Ehm...no. Però anche per te» ride lui, mentre Robbie batte le mani entusiasta.
L'unica persona che mi voglia bene oltre a Robbie e alla mia famiglia
Posso dimenticare Aidan per mezz'ora
Va bene, sto scherzando
Ma almeno una cosa buona c'è
Mi allontano da lui, scrutandolo dalla testa ai piedi. Osservo i suoi capelli neri come pece, gli occhi castani, le lentiggini e il fisico da nuotatore.
«Mi sei mancato» sussurro con un sorriso.
«Manco a tutti, piccola» mi risponde con un'occhiolino. Rido, leggera come non mi sentivo da più di una settimana.
«Che ci fai qui?» gli chiedo mentre Robbie mi affianca.
«Una gara» mi risponde stringendosi nelle spalle. Sorride ancora, sotto gli occhi di tutti.
La serata prosegue tranquilla, senza intoppi o lacrime di troppo. Sono riuscita a controllarmi, non ho singhiozzato neanche una volta e mi sono resa conto che la presenza del mio migliore amico mi ha rallegrata infinitamente. Non ha cancellato l'ombra di Aidan però
Sorseggio un bicchiere di birra, osservando Kendall che spiega a Robbie e Loren come funziona il Silk Epil sedute sul divano. Jake sta discutendo con mia nonna su chi sia più sexy tra lui e Jamie, mentre Bille cerca di sovrastarlo spiegando gli innumerevoli pregi del suo ragazzo.
Mio fratello mi affianca, pizzicandomi il braccio.
«Possiamo parlare?» mi chiede sfilandomi il bicchiere dalle mani.
Lo guardo stranita e cerco di riappropriarmi del mio bicchiere.
«Ridammelo»
«Tu vieni un'attimo fuori con me» sospira trascinandomi fuori dalla stanza. Mi tira contro la mia volontà in giardino, sorseggiando la mia birra.
Io voglio ubriacarmi
E non pensare ad Aidan per tre minuti di fila
«Che vuoi?» sbuffo sedendomi sul gradino d'ingresso. Lui si siede accanto a me, circondandomi le spalle con il suo braccio.
«Che ti è successo?» mi chiede finendo la mia birra.
«Nulla» replico immediatamente.
Non ho bisogno dei rimproveri di Jamie per aver baciato il mio capo
«C'entra il tuo capo?» mi chiede sollevando le sopracciglia.
«Ma cos'ho la fronte trasparente?» sbotto distogliendo lo sguardo.
«Hai solo l'hai di una che è stata mollata dal ragazzo storico.» mi risponde alzando le spalle. Sospiro osservando il giardino immerso nella penombra.
«Perché voi uomini siete delle teste di cazzo?» i miei occhi si appannano di nuovo, mentre stendo le gambe sulla pietra del vialetto.
Jamie sospira, stringendomi a sè.
«Perché siamo fatti così. Se mi dicessi quello che è successo-»
«L'ho baciato e lui mi ha baciato. Poi se n'è pentito»
Veloce e indolore
La nonna lo dice sempre
«Ahia»
«È questo il tuo unico commento?» gli chiedo scocciata, soffiandomi il naso con un fazzoletto che risiede nella tasca della mia giacca da mesi.
«Vuol dire che gli piaci propio» ride lui, scoccandomi un bacio sulla guancia.
«Jamie gradirei che la smettessi di dire cazzate.» replico allontanandolo.
«Sul serio Diane. Se non gli piacessi ti avrebbe respinta subito. Noi uomini siamo semplici» continua lui, con il tono della convinzione.
«Lui è un sudoku» rispondo quando Jamie mi lascia un bacio sulla fronte.
«Magari è solo confuso. Voi donne pretendete tutto e subito. È un casino avere a che fare con voi, sai?» il suo tono mi tranquillizza, quindi mi stringo a lui, inspirando l'odore di bucato della sua maglietta.
Fosse per nonna ci metterebbe tutti direttamente in lavatrice
Mi lavava pure i lacci delle scarpe
In continuazione
«Spero sia come dici» sussurro rasserenata.
«Diane?»
«Uhm?»
«Ti voglio bene»
«Lo so» rispondo trattenendo una risata.
«Sei anche stronza, lo sai?»
«Ti voglio bene anche io, sta zitto però»
***
Dopo aver soffiato sulle candeline a forma di 2 e 3 ho mangiato due fette di torta e ho sostenuto Jake nella sua tesi sulla sensualità, mentre Billie e Jamie si difendevano lanciandoci contro i resti delle candeline.
Mi sento vecchia
E pure acciaccata
Sospiro, lasciando un'ultimo bacio sulla guancia rugosa di mia nonna.
«Mangia, mi raccomando» mi dice stringendomi a sé.
«Tranquilla» rido io, accarezzandole il braccio.
«Bambola ti accompagno io?» Jake si infila la giacca, con il casco della moto in mano. Annuisco e saluto un'ultima volta Robbie, sorridendole.
Esco di casa seguendo Jake fino alla sua moto.
«Questa cosa mi ricorda molto il giorno della maturità» ride lui, allacciandomi il casco sotto il mento.
«Solo che questa volta non siamo in ritardo di un'ora» continua aiutandomi a salire sul sedile di pelle.
«Non ti perdonerò mai per quella storia» mi stringo a lui, appoggiando la guancia sulla sua schiena. «Un giorno mi spiegherai come hai fatto a dimenticarti la tesina a casa» scuoto la testa, mentre lui accende il motore con un rombo sonoro.
«Sono magico» mi dice prima di uscire dal vialetto. Il rido, accoccolandomi sulla sua schiena.
Sospiro più volte, godendomi l'aria fresca sul mio viso durante il tragitto.
Jake fa qualche finta, facendomi prendere dei mezzi infarti come quando eravamo dei ragazzini.
Arriva davanti a casa Robinson dopo venti minuti, scrutando la villa con occhi strani. Scendo dalla moto e gli restituisco il casco, senza neanche guardare alle mie spalle.
Ignorare l'entrata di questo posto è sicuramente la soluzione
«Grazie Jake, mi sei mancato» gli dico con un'ultimo abbraccio.
«Anche tu» ridacchia lui, lasciandomi un bacio sulla fronte
«Sta attenta» mi sussurra prima di rimettere in moto e partire, scomparendo poco dopo alla mia vista.
Osservo lui e la sua moto scomparire dietro l'angolo e poi mi volto, con un sorriso stampato in viso.
L'allegria sulle mie labbra si gela quando i miei occhi incontrano quelli di Aidan Robinson, in piedi a fumare una sigaretta vicino al cancello.
Ehii
Questo capitolo mi fa un po' schifo, ma per lo meno abbiamo introdotto Jake, parte importante per un certo capitolo della storia.
Ad ogni modo, vi è piaciuto?
Spero di sì
Io in ogni caso amo sempre di più Jamie😂❤️
Cosa accadrà adesso? Diane salta addosso ad Aidan o gli spara?
Ci vediamo domani
Vi amo (da due metri di distanza)
Andate in pace
Lily❤️❤️
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