15- Te lo volevo dire
Sistemo la piccola giacca sulle spalle di Ashton lisciandone il tessuto. Lui mi fissa, inespressivo.
Ecco
Questa cosa mi ricorda la laurea di Jamie
Non sapeva neanche come ci era arrivato alla laurea lui
Alicia sbuffa arrabbiata guardandosi allo specchio.
«Non mi piace questo vestito» si lamenta scrutando il vestitino rosa.
«Ma l'hai scelto tu» replico pettinando il cugino. Lei, dall'altra parte della stanza batte i piedi a terra.
Ecco, questa sono io da bambina, prima di andare a scuola
Sospiro attraversando la stanza, mentre i suoi occhi chiari si riempiono di lacrime.
«Dai tesoro, non fare così.» mormoro accarezzandole le braccine.
Mi inginocchio davanti a lei, sorridendo.
«Secondo me sembri una bellissima principessa» lei tira su con il naso e balbetta.
«D-davvero?»
«Certo, una bellissima principessa per un bellissimo vestito.»
Lei sorride mentre Ashton si avvicina con le mani in tasca.
«Tu hai un fidanzato?» mi chiede, fissandomi dritta negli occhi.
«Ehm, no. Non c'è l'ho un fidanzato.» replico grattandomi la tempia.
Lui sembra ragionare un'attimo prima di parlare di nuovo.
«Potresti metterti con il mio papà allora. A me stai simpatica» fa lui.
Una risatina nervosa mi sfugge mentre rischio di perdere l'equilibrio.
Cosa gli dovrei dire?
Che sono d'accordo e vado a comprare le fedi domani mattina?
È solo una cotta
Spero
Un'urlo di richiamo di Kyle mi salva dal dover rispondere, e dopo essermi raccomandata con i bambini di non fare casino corro per il corridoio diretta alla camera di Kyle.
«Che c'è?» entro nella stanza trafelata senza neanche bussare.
«Anastasia non mangia.»
«Non si fa così Kyle, i bambini non mangiano le nostre stesse cose da piccoli.» incrocio le braccia al petto fulminando con lo sguardo Kyle, abbandonato sul divano con Anastasia tra le braccia.
«Vuoi dirmi che non può mangiare la pizza?» sbotta abbandonando una pizzetta sul piatto accanto a lui.
«Esattamente. Soffocherà di questo passo.» lui sbatte le palpebre, inespressivo.
«Puoi farla mangiare tu no?»
«Devo andare con Alicia e Ashton alla festa di compleanno di un loro compagno di classe.»
Non provare a fregarmi
Non vengo pagata abbastanza per questo
«Ci serve un'altra tata.» sbotta lui, mentre la bambina saltella sul suo petto. Kyle soffoca un verso di dolore e rivolge di nuovo lo sguardo a me.
«Mi chiami Aidan?»
Ecco
Cervello in tilt prego
«Aidan? T-tuo fratello Aid-»
«Quanti Aidan abitano qui?» fa lui.
Alzo le spalle e sorrido imbarazzata.
«Torno subito.» giro i tacchi e proseguo nei corridoi, respirando profondamente.
Minchia
Di questo passo faccio prima a comprare dei pattini
Busso alla porta dello studio di Aidan, ricevendo un severo "Avanti" come risposta.
Poggio la mano sulla maniglia e respiro.
Ok Diane
Matura ed elegante
Non farti prendere dal panico
Entro di scatto, spalancando la porta.
Aidan è di spalle alla finestra, tiene il telefono premuto contro l'orecchio e ascolta il suo interlocutore con le sopracciglia aggrottate.
Si volta verso di me e accenna un sorriso, mi fa segno di sedermi e intanto risponde qualcosa in francese al tizio al telefono.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi siedo sulla poltrona nell'angolo della stanza.
Aidan continua a parlare al telefono mentre traffica con dei bicchieri sul tavolo. Ne riempie uno con dell'acqua e me lo porge.
Lo accetto volentieri, sorseggiando l'acqua con calma. Lui chiude la chiamata e si volta verso di me, poggiando il suo sguardo su di me.
Ecco
Diane Jackson ha perso l'uso della parola
Finito il divertimento
«Volevo dirti che Kyle ti vorrebbe parlare.»
«A che proposito?» mi chiede appoggiandosi alla scrivania con le braccia incrociate.
«Ehm...ecco...lui pensa che ci sia bisogno di un'altra tata. Perché io devo accompagnare i bambini a una festa.» sorrido nervosamente e bevo un'altro sorso d'acqua.
«E Alicia si è lamentata del suo vestito.» continuo agitata dal suo silenzio.
Se continuiamo così mi brucio il cervello
«Langdon» tuona Aidan. La porta si apre, rivelando la testa di Langdon.
«Chiamami Kyle» fa lui, mentre l'altro annuisce scomparendo. Rimaniamo in silenzio finché Kyle non entra nella stanza scocciato.
«Ti ho chiesto di portare lui da me, non di far venire me da lui.» fa lui, con Anastasia in braccio.
«Non parlarle così. Ti ricordo che sei un'ospite temporaneo qui.» fa Aidan, alzandosi in piedi. «Lei deve accompagnare i bambini a una festa, e io vorrei tanto sapere perché tu non puoi badare a tua figlia per un pomeriggio.»
«Diane ha detto che non la so nutrire» fa lui, indicandomi.
Mezza strozzata con l'acqua tossisco.
«Le stavi dando della pizza!»
Aidan alza le sopracciglia e si passa una mano sul volto.
«Va bene, provvederò a far chiamare una nuova tata. Kyle sono molto deluso, hai venticinque anni ormai, e non sai prendere cura di tua figlia.» sbotta Aidan, fissando Kyle negli occhi.
«Senti chi parla. Hai avuto Asher quando eri ancora all'università, e adesso te la prendi con me?»
«Io avevo una relazione stabile, mi stavo per sposare e avevo un futuro certo davanti a me. Tu non hai neanche dato tutti gli esami.» replica Aidan gelido «Adesso fuori di qui, devo lavorare» Kyle lancia un'occhiataccia al fratello e lascia la stanza sbattendosi la porta alle spalle.
«Beh io-» faccio per alzarmi quando Aidan mi interrompe.
«Da domani potrai smettere di indossare la divisa.» mi fa infilando le mani in tasca. «Te lo volevo dire»
«Oh, ehm...bene»
Siiii
La facciamo finita con quella gonna!
Mi alzo e accenno un sorriso, aprendo la porta.
«Diane?»
«Si?» mi volto incrociando il suo sguardo.
«Stai bene con la treccia.»
Langdon chiama la guardia medica!
Ehiiii persone
Eccomi qui con un nuovo capitolo
Che ve ne pare?
Siamo a -80 letture per i 2k!
Vi amo tanto
State attenti al corona e state a casa
A presto
Andate in pace
Lily❤️
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