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Capitolo 5

Dopo ieri sera, tutto iniziava a ritornare come prima, se non meglio, anche a scuola fortunatamente.
La tesi è andata bene, scrivere con il cattivo umore non è poi così male.
I giorni passano in fretta ed è già arrivato venerdì, sentivo che c'era qualcosa in sospeso.
Subito dopo scuola ho chiamato Greg e la comitiva, per organizzarci la serata.

John: Ragazzi allora stasera che si fa?-

Greg: John non saprei, che ti va di fare?-

Nicole: Si dai proponi anche tu.-

John: Avevo pensato che siccome la settimana scorsa è stato un disastro, perchè non rimediare stasera?-

Greg: Per me va bene.-

Nicole: Anche per me.-

Mich: Beh che dire, non posso di certo escludermi, anche se dubito Amber ci sarà. Avrà di nuovo molto da fare.

Ridendo e coinvolgendo tutti.

Amber: Stasera ci sarò anche io stupido di un Mich.-

John: Perfetto allora facciamo da Bob per le 20:30?-

Mich: Va bene capo.-

Nicole: Ci vediamo dopo ragazzi.-

È andata tutto bene. Non mi aspettavo che la serata fossi così, quasi mi ero dimenticato lo stare con Amber e con i miei amici.

Nicole: Greg fa davvero paura questo film.-

Rabbrividita e con le mani davanti agli occhi.

Mich: Oh si, è spaventosissimo.-

Con tutta l'ironia che potesse esistere.

John: Sapete dovrà uscire un nuovo horror.-

Amber: Ho sentito anche io, si dice che già dal trailer fa svenire.-

Nicole: Addirittura svenire? ma cos'è?-

John: L'unico modo è vederlo e scoprire la verità , no?-

Mich: Potrebbe essere una buona idea, finalmente vedremo un vero horror!-

Momenti di silenzio.

Greg: CHE VUOI DIRE!? PER CASO TI FA RIDERE QUESTO FILM!?-

Amber: Dai Greg è un bel film, non è così spaventoso, però c'è la trama che attira parecchio.-

Greg: Beh effettivamente è vero. Pensavo fosse più spaventoso, però dai almeno assecondiamo il genere.-

Passiamo la serata a ridere del film che aveva scelto Greg, ma in perfetta sintonia.
Torno a casa, e la prima cosa che faccio è guardare il trailer del nuovo film.
Devo dire che fa davvero paura chissà, ad Amber potrebbe piacere.

Il giorno dopo.

John: Qualcosa non va?-

Amber: Tutti questi numeri. Non c'è la faccio più!-.

John: Fammi vedere. Ecco dove hai sbagliato. Non hai calcolato bene la x.-

Amber: Ma... ma come hai fatto John? Ci ho messo una vita e tu in così poco hai capito dove ho sbagliato?-

John: Che posso farci. Mi è più facile di qualsiasi altra materia lo sai.-

Amber: Vorrei avere il tuo cervello almeno per domani!-

John: Domani? Perchè che succede?-

Amber: Ho il test di matematica, sono rovinata e per altro è l'unica materia dove ho il voto più basso. Se solo riuscissi ad avere un buon voto forse riuscirei a prendere il massimo dei crediti annuali e magari indirizzata per un buon college.-

John: Beh se quello che stai cercando è un aiuto, sono disponibile lo sai.-

Amber: Davvero John? Mi daresti una mano?-

John: Amber qualche volta che hai chiesto il mio aiuto ti ho mai detto di no?-

Amber: Lo so, ma siamo quasi a fine anno hai sicuramente anche tu del lavoro da sbrigare e ultimi test da dare.-

John: Amber, ho una visione diversa della scuola rispetto a te. La sottovaluto un pò. Ma comunque posso darti ripetizioni subito dopo che abbiamo finito qui.-

Amber: Si!-

Con occhi lucidi.

Amber: Sei molto gentile John.-

John: Non esagerare ora Amber. Sembra che ci stiamo conoscendo ora. Non è che ti va di tornare un pò prima? Prendiamo un boccone per strada e andiamo direttamente da così abbiamo più tempo, che ne dici?-

Amber: Effettivamente è una buona idea. Ma lo sai che non ho mai saltato una lezione.-

John: Dai non fare la secchiona proprio ora. Non cambierà mica qualcosa.-

Amber: E va bene John, ma solo per stavolta.-

John: Ottimo ci vediamo tra 45 minuti all'uscita.-

Amber: Si John.-

Mentre finisco di fare le ultime correzioni ad Amber,
Noto con la coda dell'occhio Stefany, la ragazza più "popolare", se così si può definire, della scuola, e non mi sorprende che il suo sguardo fosse fisso su di me, ci prova da sempre ormai.
Mentre mi dirigo verso l'ultima lezione, la vedo avvicinarsi

Stefany: Ei John, come ti va?-

John: Ciao Stefany, bene e a te?-

Stefany: Non tanto John..-

John: Mi spiace, come mai?-

Stefany: Sai.. non è che potresti dare qualche ripetizione anche a me? Magari di "linguistica" generale.-

John: Dai Stefy, scherza con qualcunaltro non ho tempo ora.-

Stefany: Non ti va mai John!-

John: Magari qualche volta, non ti prometto nulla.-

Stefany: Si, ma guarda che ci metto il pensiero.-

Passa in fretta il restante del tempo a scuola ed ecco che arriva l'ora di scappare.

Amber: Dove andiamo a pranzare?-

John: Andiamo da me, ma ho voglia di quelle piadine rustiche che fanno a qualche isolato da qui.-

Andiamo a prendere il pranzo e ci dirigiamo a casa mia.

Amber: Sono davvero buone!-

John: Non le avevi ancora mangiate vero? Beh c'era da aspettarselo da te.-

Amber: A pranzo in realtà ancora no.-

Ridendo e facendo cadere qualche briciola dalla bocca.

John: Ma come, allora mi hai illuso, pensavo ti avessi fatto mangiare qualche nuova specialità.-

Amber: Andiamo John è vicino casa come non avrei potuto, ma la prendo come una novità.-

Finisco di mangiare insieme a lei, pulisco i residui e andiamo in camera mia, quasi pronti per iniziare.

Amber: John prima di iniziare, non essere troppo duro con me okei?-

John: Tranquilla, sarò soltanto il prof più diabolico che tu potessi mai avere.-

Amber: Ma.. sappi che scapperò via!-

Ridendo con molta ironia.
Dopo qualche ora di studio, vedo che il telefono di Amber, che aveva sulla scrivania vicino ai libri, inizia a vibrare in continuazione.
Messaggio da...MARK.!!! Riesco a leggere soltanto questo nome quando poi lo gira a schermo in giù e lo mette su un libro in modo tale da non fare sentire la vibrazione.

Amber: Scusa John, è Mark, insiste da un pò ad inviarmi i messaggi anche se non lo rispondo.-

John: E cosa vuole? Ti infastidisce per caso?-

Amber: No tranquillo, anzi. Però a volte è un pò opprimente. Mi sta chiedendo un secondo appuntamento, anche se sono molto insicura.-

John: Non posso dirti ciò che devi fare Amber. Sono sensazioni che soltanto tu puoi capire. Aspetta ancora, magari si sforza e ti sorprende facendoti cambiare idea.-

Amber: Si forse hai ragione. Non posso farlo vincere così facilmente.-

Lanciandomi un sorriso spento mentre guarda i libri. Sembra triste e non so cosa dire.
Non volevo parlare soprattutto della bugia che mi disse, così provo a distrarla con qualche vecchio ricordo insieme.

John: è proprio bella quella foto.-

Amber: Quale John?-

John: Quella del Joshua Park, insieme, che ho sul comodino.-

Amber: Si è vero, saranno anni che non ci andiamo.-

John: Si, un pò mi manca trascorrere del tempo come quando eravamo bambini. Qualche volta vorrei ritornarci, anche soltanto per una semplice passeggiata.-

Amber: Sappi che dovrai spingermi anche sull'altalena.-

John: Ma che hai 4 anni? Guarda che ti è cresciuto il sedere, li possono andare solo i piccoli.-

Ridendo a più non posso.

Amber: Stupido, almeno ho un bel sedere.-

John: Beh, che ne posso mai sapere io; l'ho mica guardato?-

Inizio ad imbarazzarmi perché infondo è vero.
Aveva proprio un bel fondoschiena.

Amber: Mhhhh va ben John ti credo, con molta superficialità ma ti credo.-

Che bel pomeriggio.
È bellissimo scherzare con lei, lei è bellissima, potremmo essere bellissimi e.. non so davvero cosa fare.

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