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Non siamo sull'Isola del Teschio... ma poco ci manca

Mentre si attende che continui "I Segreti di Korvosa", eccovi qualcosa sulla corrente campagna GDR di D&D 5E nell'ambientazione originale del Master, narrata attraverso gli occhi del mio PG, il Warlock Patto della Lama Mokkou no Shirotora, per gli amici Shiro, un simpatico Tiefling ex-attore di Kabuki con smanie di carriera politica.

Scacciato dal clan da suo padre, il Daimyo Mokkou no Shirotaka, che credeva, a causa di uno dei suoi consiglieri, che Shirotora non fosse veramente suo figlio, e che la sua natura di Tiefling derivasse da un qualche Immondo che aveva ssunto le sembianze di Shirotaka stesso per portarsi a letto sua moglie.

Shiro, che all'epoca aveva a malapena i peli sotto le palle, si è così unito ad una compagnia di kabuki, dove gliè stata insegnata l'arte teatrale, più un'infarinatura di combattimento all'arma bianca e magia onmyoudo, e dove ha scoperto la propria bisessualità; il suo piano, correntemente, è di riprendersi il feudo e di diventare Primo Ministro di Yokaeshima, che debbase sarebbe il Giappone post-Sengoku, ma con l'equivalente del Clan Oda al potere al posto dei Tokugawa.

Questo lo ha portato all'estero, fino alla metropoli portuale di Nantian, capitale del vicino Impero di Tian Shen(dibbase, l'equivalente locale della Cina, sotto la Dinastia Ming), dove si è imbarcato su un'aeronave, "La Perla delle Nubi", diretta verso occidente.

Su tale velivolo clockpunk magitek è stato assunto come intrattenitore per pagarsi vitto e alloggio, a raccomandarlo è stata la Nostroma, una Tortuga di mare di nome Kalisar, dopo una bevuta presso una locanda del porto, e lei lo ha presentato alla Capitana Malika Bin Arkani, una Genasi(mezzo-genio) del Fuoco, che ha quindi sangue di Djinni che scorre nelle vene (e anche nelle arterie e nei capillari, se è per quello).

Durante il viaggio, il Nostro fa conoscenza con Hushang, un Ryuren (quando un umano e un Draconide si amano tanto-tantissimo) Ksayarsani (di base, proviene dalla versione di questo mondo della Persia Achemenide/Sasanide), con cui comincia a giocare a carte.

Vince una sola partita e quasi certamente perché Hushang l'ha lasciato vincere per pietà.

Tuttavia, dopo diversi giorni di navigazione per i cieli del Continente Orientale (le notti d'Oriente...) il Nostro si accorge di qualcosa di strano: la nave sembra stare andando fuori rotta e la Capitana non si fa più vedere da giorni.

Molto sospetto, e così Shirotora va a indagare, ma viene fermato dai due marinai che piantonano la cabina della Capitana.

Poco dopo, durante il rancio, il cuoco allunga a Shirotora e al resto dell'equipaggio un bicchiere di VINOH! di melograno, ma dopo averlo bevuto, il Nostro comincia a sentirsi fatto come una pigna, mentre la nave si inclina pericolosamente.

Me: kosa ciera in kuel vino di melograno?

Il Master: la trama.

Si risveglia su una spiaggia, a sputare acqua di mare e cozze che avevano deciso di fare il nido nei suoi alveoli, confuso e circondato da altra gente svenuta e da una dozzina di lumache grosse come persone che cercano di papparsi tutti.


Concitata pugna, in cui Shirotora dà una bella mano, pistolettando una lumaca malamente e materializzando braccia di scheletro gigante avvolte di aura oscura (stile Shinnok, per intenderci) per menare le lumache, e sparando a bruciapelo nella ferita aperta nel guscio da un altro naufrago (Un grosso e incazzatissimo Gargoyle) in una terza lumaca, finendola.

Per la cronacamente, le braccia di scheletro sono la rendition di Shirotora delle Braccia di Hadar, la Fame Oscura; visto che Hadar in questo setting nun ce sta, abbiamo optato pr qualcosa di collegato alla terra d'origine di Shiro, ovvero gli arti di un Gashadokuro, yokai malevolo dalle sembianze di scheletro gigante nato dalla fusione di decine di morti di fame.

Inoltre, il Gargoyle medesimo in questione sta cazzottiando le lumache con estremo impegno, fino a quando un altro misterioso individuo, apparentemente Umano, non gli lancia una delle sue fiocine con un 20 naturale, facendogliela atterrare dritta in mano e proprio nella posizione giusta perché lui la adoperi attraverso l'ultimo mollusco.

Epicoh.

C'è tuttavia qualcosa di strano: le armi dei naufraghi sono tutte accatastate in una pila ordinata, come se qualcuno volesse dare ai naufraghi una possibilità sportiva di cavarsela, stile Hunger Games.

Molto sospetto.

Finita la pugna, si comincia a scalcare le lumache per avere razioni e non morire di fame, e Shirotora fa conoscenza col resto dei naufragati male.

La conoscenza aumenta nel corso delle sessioni, ma qui fo un sunto:

Lao Zhengyin, nome di cortesia Shen Kui, Aasimar Bardo (Collegio del Combattimento), di background Agente Incognito (background homebrew del setting), giocato dallo stesso giocatore di Elian: viene dal Tian-Shen ed informa i presenti di essere un agente del "Ministero del Broccato Bianco": ufficialmente tale istituzione si occupa dei riti funebri della Corte Imperiale, ma gira voce che siano anche i Mastri Assassini dell'Imperatore (spoiler: lo sono).

Tarsem, il sopracitato Gargoyle Barbaro (Anima del Drago) di background Baleniere (altro homebrew), armato di un giga di fiocine, giocato dal giocatore di Asurf; viene dal Prasiddhan (di base, l'equivalente locale dell'India Mughla/Maratha) e ha girato il mondo sulle fregate da caccia, spingendosi anche su, nell'estremo nord, oltre il Continente Settentrionale, nelle mortali acque del Mare di Ghiaccio, dove ha combattuto balene mostruose. Se gli Dei vogliono, Zack Snyder non lo convincerà a fare un merdoso film a tema miti greci.

Karakura no Akira, connazionale di Shirotora, e quello dell'epioh lancio di prima; giocato dal giocatore di Yamikaze; è un Guerriero (Cavaliere Elementale) di background Nobile; essendo un Prometeico (dibbase un Homunculus di FMA) nato da un esperimento di resurrezione alchemica andato piuttosto maluccio anziché no, , non può avere figli, ma per motivi di successione, deve avere eredi, quindi è partito dalle oste della madrepatria in cerca di un sistema per ottenere un piripillo funzionante.

Ed ecco invecemente i PNG, con prontuario gentilmente fornito dal Master!

* Kamran Khan è un nobiluomo prasiddhani (non sappiamo la sua razza, sembrerebbe umano ma la sua pelle è rossastra e ha strani segni sul volto), proveniente dai regni settentrionali di Gurshasp, anche se non è nato tale, la sua originale famiglia era di carpentieri del sud ma si sono in seguito convertiti al Verbo. Ha studiato al nord e si è naturalizzato ma da bambino e adolescente ha imparato l'arte di famiglia, ha fatto carriera fino ad avere abbastanza soldi da poter corteggiare la figlia di un parente di un rahjasultan e divenire aristocratico. (considerazioni di Shirotora: ha la testa sulle spalle e la sua esperienza nel mestiere è più che utile per sopravvivere)


* Hawa Bin Husain è una cecaelia(dibbase, una sirena cefalopode) proveniente dal Malikhato di Mudzahir(dibbase, la nazione arabeggiante, un po' il Califfato Abbaside e un po' il Sultanato dei Mamelucchi), originaria di una famiglia di traghettatori di uno dei villaggi nei territori paludosi di Halahk Al'Awar, grazie al suo talento per la navigazione fluviale è riuscita a trasferirsi nella capitale di Ayyubiddin per studiare, fino a diventare professoressa di cartografia e divinazione presso la Torre della Sapienza, la più importante e prestigiosa accademia del Continente Centrale. (considerazioni di Shirotora: ha la testa saldamente sulle spalle anche lei, e ciò è bene)


* Chuluun è una arpia atavica(dibbase, la tipica arpia ma con le parti aviane di velociraptor) proveniente dalla steppa di Toruk(dibbase, il Deserto del Gobi), è una mercante di gilda originaria della metropoli fortificata di Sikandar, la Città-Mercato, che si trova a metà della grandiosa rotta carovaniera che collega tra loro quattro continenti, fondamentalmente se una merce non la trovi lì o non esiste oppure ti tocca riprovare oltreoceano. Pare le piaccia viaggiare e spesso ha percorso la Via del Viaggiatore per gestire gli affari di famiglia. (considerazioni di Shiro: clever girl)


* Sundar Singh è un nobiluomo prasiddhani (non sappiamo la sua razza, sembrerebbe umano ma la sua pelle è bluastra e ha strani segni sul volto) proveniente da sud, dai regni liberi di Chhatrasal, ed è un principe figlio di un parente di un rahjasultan locale. Per ora non sapete molto di lui, a parte che è vegetariano per ragioni religiose/culturali e che sembra essere un lettore vorace. Inoltre, lui e Kamran non si odiano a vicenda: semplicemente, si disprezzano. (considerazioni di Shirotora: non riesco a inquadrarlo, sta molto per le sue)


* Hushang non ha detto molto di sé stesso ma sembrerebbe essere un guerriero ksayarsani (ryuren, retaggio sconosciuto ma sembrerebbe umano), è un uomo dal passo felpato e dai sensi acuiti, che sembra sorprendentemente calmo per la situazione in cui vi trovate, cosa che fa pensare che sia sì un nobile, ma non un dandy da quattro soldi qualsiasi; inoltre pare essere abile con i giochi di carte. (considerazioni di Shirotora: uno di 'sti giorni riuscirò a batterlo a carte) (spoiler: no)


* Neferet non ha detto molto di sé, ma sappiamo che è una Medusa (quelle che ti lasciano di sasso, non quelle che ti fanno bestemmiare in turcomanno antico al mare) che dai tratti etnici e dal nome potrebbe essere del ramessan (debbase, l'equivalente dlel'Antico Egitto), inoltre i suoi modi rudi, il suo aspetto sgangherato, e il suo vizio di bere fanno pensare a una donna di mare, forse una piratessa contando gli abiti preziosi (consunti) e i gioielli che indossa. Alcune sue battute, e il fatto che è stata la prima a scalcare lumache di mare, fanno supporre che non sia il suo primo naufragio. (considerazioni di Shirotora: estremamente attraente)



Mentre che Hawa e Chuluun vanno a pesca di granchi e altra pappatoria, Shen decide bene di andare a meditare sugli scogli... e di incularsi i loro vestiti, trovati sugli scogli medesimi,


Tarsem fa a malapena in tempo a far notare a Shen che quei vestiti femminili e riconoscibili non possono essere finiti lì da soli, che il Bardo quasi ci rimette entrambe le orecchie causa pallottole; dopo essere quasi stato raggiunto da delle pistolettate delle per niente felici signorine, è stato convinto a restituire il maltolto, mentre Shirotora prende appunti, ché questa sarà una rappresentazione teatrale coi contro-attributi.


Shen si scusa con le due e Shirotora origlia, ma sente male e capisce che Shen ha declamato che dalle sue parti i funzionari d'alto rango come lui cavalcano le ammoniti.

Si comincia ad allestire un rudimentale campo base di sopravvivenza per evitare di morire male, mentre Shirotora si imbottisce i vestiti di lepego per scoraggiare i predatori con la puzza immonda delle alghe.


Il giorno dopo, si sveglia con 6 danni da acido per tutte le mosche che l'hanno visitato e, un po' più rilevante, questo, con un Ghoul che gli sta provando a masticare il polpaccio; preso abbastanza male dalla cosa, estrae dalla manica la Pistola da Cavaliere e finisce il malamente, ma Neferet, convinta che sia stato contagiato dalla Febbre del Ghoul, cerca di mozzargli il polpaccio con una vanga, tanto per stare sul sicuro.


Convinta che l'attore non è stato zombato, si continua la sopravvivenza.


Si scopre anche qualcosa sull'allegro posticino su cui siamo finiti: il Teschio della Tiranna, un posto pieno di mostri, non-morti e gente impazzita.

Alè!


Il party decide di andare al relitto dell'aeronave, dove vengono recuperati cibo, munizioni, armi, mappe, il diario della Capitana... e la Nostroma e il Cuoco molto morti.

Il Cuoco, in particolare, sembra essere morto da assai per garrotamento, quindi chi è che servì all'equipaggio il vino corretto alle ragioni di trama?

Intanto, Shen va a recuperare gli ordini di omicidio che gli ha dato l'Imperatore, ma fa un buon tiro su "Ingannare" e convince tutti che va solo alla ricerca di un vaso pregiato a cui tiene molto.

La Nostroma Kalisar invece mostra delle ferite da taglio che sono anche ustionate, come se fosse stata colpita da una spada fiammeggiante...tuttavia, tali ferite erano già medicate, e le più recenti e sanguinolente ferite da morsi fanno supporre che Kalisar sia sopravvissuta allo scontro e allo schianto, per poi trascinare i superstiti a nuoto fuori dal relitto e sulla spiaggia, ma è stata ferita mortalmente dagli squali che si erano avvicinati per mangiare i morti nella stiva allagata.

Dopo un po' di congetture, si torna al campo-base e si comincia ad allestire barricate per evitare che qualcun altro finisca masticato male come Shirotora.


Il Nostro accatasta legna e la ricopre di olio da lampada, per dare una degna pira funebre alla nostroma (il Cuoco se lo stavano pappando gli squali che sparavano raggi arcani dagli occhi...), e Kamran comincia a pregare per l'anima della defunta, sua consorella di fede.


Segue diluvio e ci si rifugia nella giungla, e altra notte in bianco.


Altro highlight della sessione è che Shirotora si accorge di un Ranforinco che spara incantesimi dalla coda e decide di farselo amico per avere un Compagno Animale.

Fallisce in modo spettacolare e viene inseguito da tutto lo stormo stile "Ace Ventura – Missione Africa".


Successivamente, Shirotora, su consiglio degli altri, si fa un bagno per togliersi il lepego di dosso, visto che comincia a puzzare di capra morta e muschio stagionato, e evitati gli squali con destrezza, torna all'asciutto.


Si va inoltre a cercare qualche altro relitto in cui trovare, si spera, materiale adatto alla sopravvivenza e alla costruzione di un campo decente.


Voce di Warcraft III: serve del legname!


Segue, appunto, esplorazione di un secondo relitto, più vecchio e malandato, ma con ancora dentro armi e cibo commestibile.


L'unica cosa divertente del viaggio verso tale relitto è che Shirotora, fallendo malamente il tiro di "Nuotare", dimostra il proprio peculiare stile di movimento in acqua, noto come "Monoblocco di piombo".


Fortunatamente, Akira, non avedo bisogno di respirare in quanto Costrutto, e arsem, potendo volare in quanto Gargoyle, tirano su Shiro e Shen e li portano a riva.


Purtroppo, dentro al relitto, oltre a cibo e armi, c'è anche un Capitano Wight con tre marinai zompi, che vengono fortunatamente stesi dopo una dura battaglia.


Se non altro, si recupera una scialuppa, utile per esplorare l'isola via fiume.


Dopo aver allestito meglio il campo base, si va a cercare cibo, e dopo uno scontro con degli Pterosauri, si ritorna al campo dei naufraghi... dove i Nostri si ricordano di aver dimenticato di prendere il legname.


Oh, beh, almeno hanno carne bianca preistorica.


Cosa strana è che, sulla strada del ritorno, troviamo una pila di ossa di quello che forse era un uccello grande come un uomo, completamente spolpate e lucide di un qualche muco.


Shirotora consegna il diario della Capitana ad Hawa che, venendo da un Paese limitrofo, ed essendo una grande studiosa, sa leggerne la lingua, e facciamo una gran brutta scoperta: la Capitana deve, nel corso del viaggio, aver perso la trebisonda, infatti si è convinta che, facendo schiantare la nave su quest'Isola, sarebbe riuscita a restare per sempre col suo amato Elias.


Tutti a bordo si ricordano Elias, uno strano elfo della corte luminosa proveniente dall'Impero Varanjano (dibbase, Bisanzio), il quale però a malapena parlava con gli altri passeggeri e passava buona parte del suo tempo a studiare vecchi volumi presi a Yokaeshima.


Kamran comincia a lanciare maledizioni all'indirizzo della Capitana e di Elias, incanalando la buon'anima di Alan Rickman per giurare che strapperà loro il cuore con un cicchiaio.


Neferet, invece, anche lei abbastanza imbruttita dalla cosa, fissa una scimmia e la lascia di sasso.


Letteralmente.


Il giorno dopo, Tarsem porta con se Neferet e Chuluun in cerca di cibo nella giungla, e trovano dei Granchi del Cocco belli grossi.

https://youtu.be/UnQ6ber3WRI


Mentre Chuluun fa battute su come lei e Tarsem avrebbero potuto fare tutto in volo se non si fossero portati la piratessa senz'ali, quest'ultima fa un paio di calcoli e, dopo aver estratto da chissà dove un trombone stile Keira Knightley in "Pirati dei Caraibi 3", opta per una granata a frammentazione.


"FUOCO NELLA TANA" e cinque granchi su sei cadono a terra diversamente vivi, l'ultimo viene finito dal rampone Tarsem.


Al suo ritorno, Shiro recluta Tarsem per convincere Kamran e Neferet ad aiutarli nel costruire un rifugio degno di questo nome, visto che il nobiluomo prasiddhani aveva già tentato invano, e dopo una serie di ottimi tiri si riesce a recuperare un buon quantitativo di buon legno dagli alberi della giungla, ma con gli attrezzi recuperati dal relitto si riesce ad assemblare un amabile campo dotato di recinzione spinata e di una mezza dozzina di semplici capanne intorno al focolare centrale, così finalmente dormiremo sonni tranquilli e non dovremo temere la pioggia.


Shiro, invece che rendersi utile, assembla un koto come se fosse un fucile di precision in un action-thriller americano e comincia a suonare i titoli di coda del fntascienza-horror Giapponese "Zeiram", facendo gli altri suoni con la bocca.


Nel mentre, Akira e Shen vanno a parlare con Sundar e Hushang, e dopo degli ottimi tiri di Persuadere il bardo riesce a farsi amicone il nobiluomo prasiddhani, il quale lo guida in una radura dove ha trovato molti alberi carichi di frutta, e Akira aiuta il misterioso guerriero a pescare un buon quantitativo di pesci e crostacei, e questo ricco bottino viene cucinato da Tarsem in un gioioso pasto di gruppo, che mette tutti di buon umore.


Intanto, Shen Kui sta pregando e meditando, riflettendo sull'andamento del Tao, mentre Akira si reca da Hawa a chiedere se, alla rinomata Torre della Sapienza, sia stato scoperto un sistema per permettere ad un Costrutto come lui di riprodursi.


Mentre gli vengono fatte proposte sempre più complicate, Shirotora, che aveva sentito tutto, fa notare che, casualmente, la terra della Torre della Sapienza è rinomata anche per un'altra cosa: i Djinn capaci di esaudire i desideri, e rendere un Prometeico capace di riprodursi non dovrebbe essere fuori dalla portata dei loro poteri.


Il giorno dopo, di buon mattino, ci dirigiamo ulteriormente poi nella giungla, per trovare la Capitana ed Elias e far loro un culo così, ma c'è un problema: prima abbiamo un problema di teropodi, delle specie di majingosauri nani, uno dei quali critta di morso su Shirotora facendogli un porcozzio di danni.


Poi, e un po' più rilevante, un sauropode parecchio imbufalito, e meno male che non è morto vivente, altrimenti qui ci scappava la citazione a "Primal" di Genndy Tartakovsky.


Invece questo è relativamente meno inammazzabile, dopo qualche colpo mirato al cranio col nuovo moschetto di Shirotora, e qualche bel critico da parte di Tarsem, il bestione viene abbattuto, e Akira invia il suo famiglio alchemico (una delle capacità innate dei prometeici è fabbricarsi piccoli amici con l'alchimia interna) ad informare il campo che stasera si banchetta.


Messa in acqua la scialuppa e risalito il fiume dove i sauropodi si abbevaravano, i nostri sbucano in un lago alla cui entrata c'è una insenatura abitata da un gigantesco costrutto non-morto (che non abbiamo proprio voglia di affrontare, quindi facciamo il giro largo con la scialuppa), attraccati più in là stanno zuzzurellando in giro per la giungla, quand'ecco che incontrano anche dei tizi poco simpatici pittati di nero e rosso e coperti di strane scarificazioni simili a kanji, che alla richiesta di trattare pacificamente, rispondono con un diversamente diplomatico "Divora tue ossa!", detto in uno stentato pidgin tra Augustano e Yokaego (basically nippo-Italiano).


Shirotora estrae il moschetto e, crittando, sbratta il primo dei cannibali per mezza radura con violenza inenarrabile, per poi provare ad intimidire gli altri.


"Sentitemi bene, idioti primitivi: questo... è il mio Bastone di Tuono! Ora andatevene, o scatenerò su di voi la mia potente magia!"


Due se la squagliano, giustamente atterriti.


L'ultimo rimasto, che invece ha crittato sul tiro di Morale, urla "Divora tua forza! Prende tuo Bastone di Tuono e diventa nuovo capo!", ma finisce stecchito rapidamente, in modo abbastanza anticlimatico.


Procedendo attraverso la giungla, troviamo un'altra cosa bizzarra in cima a un promontorio su una piccola isola davanti a una spiaggia: una capanna costruita nello stile di Yokaeshima.


La strada per arrivarci è chiaramente battuta regolarmente e tenuta in buono stato, con tanto di bracieri e di strani talismani di quella che sembra una rozza pergamena.


Inoltre, tutto intorno a tale casa sono costruiti feticci con ossa e pelli di persone, decorati da caratteri che a Shiro ricordano la magia tradizionale della sua terra, l'Onmyoudo, solo distorti e con una pessima grafia.


Toccatina di maroni generale e si prova a dare un'occhiata nella casa, che invece all'interno è in totale sfacelo, ma in cui scopriamo i diari del capitano di UN ALTRO naufragio.


Secondo tali diari, un membro dell'equipaggio, tale Kotaro, aveva cominciato a convertire gli altri ad un culto cannibale votato all'entità nota come l'Acqua Oscura; i documenti cadono a pezzi a causa dell'usura del tempo, ma da quel che si capisce, il Capitano si è asserragliato in quella casa per non essere costretto ad entrare nel culto, specie dopo aver visto le cerimonie in cui bollivano le persone in grossi calderoni per i loro riti.


Altra toccatina di maroni generale e si procede verso nord, alla ricerca del faro dove la Capitana ed Elias potrebbero essersi nascosti.


Suddetto faro, i nostri avevano scoperto dai PNG, era stato costruito da dei coloni secoli fa, a scopo di avvertire le navi di passaggio, ma questi sono fuggiti perché questo posto è malamente, lasciandolo incompiuto.


Sulla strada troviamo però un canyon, dove si trova l'accampamento dei cannibali.


Ahia.


Da una capanna vediamo uscire, in lontananza, un malamente che sembra essere il capo, probabilmente Kotaro, il quale manda una dozzina di guerrieri verso sud, in direzione del nostro campo; i suddetti non solo si fermano a farsi ungere le punte dei giavellotti con veleni di raganelle giganti, ma hanno pure una canoa, quindi probabilmente tenteranno di ridiscendere il fiume e il lago, quello col Non-Morto gigante.


Ci sovviene qui che lasciare vivi i due che sono fuggiti, dando loro l'opportunità di mettere tutto il culto cannibale sul chi-vive, potrebbe non essere stata l'idea più brillante di questo setting...


La dozzina di malamente si dirige verso il fiume, e li seguiamo di nascosto, cercando di non metterli sul chi-vive ulteriormente, ma sfortunatamente, una pattuglia di tre cannibali, di guardia su un albero, ci scopre e ingaggia la pugna con noi.


Shen Kui, dimentico di avere armi da fuoco, all'inizio non sa cosa fare, ma fortunatamente, quando si ricorda delle sue pistole, parte la strage... o partirebbe, se lui, Tarsem e Akira non avessero una sfiga abominevole con i dadi, in tale sessione, allungando il combattimento, ma riuscendo finalmente a portarlo a termine, con Tarsem che inchioda uno dei cannibali a un albero con un lancio critico di fiocina.


Riprende l'inseguimento, e ri-incontriamo il titaneggiante costrutto non-morto, che tuttavia, ad uno sguardo più attento da parte di Shen Kui, si rivela essere un manichino gigante manovrato e doppiato da uno scheletro normale tramite un complesso sistema di pulegge e megafoni.


That just happened, apparently.


Purtroppo, una volta giunti al campo, è troppo tardi: l'intero cast di PNG, a cui ci stavamo anche affezionando, è stato catturato.


Shirotora è ottimista: se non ci sono cadaveri, a parte quelli di tre cannibali che sono stati feriti da trappole e pistolettati, significa che i nostri compari sono stati portati via, verosimilmente vivi, per un qualche rito, quindi potrebbero avere tempo di recuperarli.


Si riparte così all'inseguimento, accompagnati dal tema di Aragorn, Legolas e Gimli, ma purtroppo i nemici hanno un discreto vantaggio, e infatti si sono imbarcati sulla propria canoa e sono già distanti.


Shirotora schioppa uno dei rematori con il moschetto, poi trinca una pozione del Camminare sull'Acqua e parte all'inseguimento; Tarsem si unisce all'inseguimento in volo, e su suggerimento di Shirotora lancia un arpione con una corda per accalappiare la canoa, ma fallisce.


Per tre volte di fila.


E viene anche abbattuto.


Shirotora si deve quindi fermare per guarirlo, e gli consiglia di prenderlo in braccio e di farlo piovere sulla canoa a mo' di bombardamento, ma la manovra (tra un tiro di dado farlocco e la ferita all'ala di tarsem) fallisce miseramente.


Com'è, come non è, ci ritroviamo con tre quarti del party ko, due dei quali (Shirotora e Shen Kui) a 0 Punti Ferita ma stabili, e con i katif che riescono a squagliarsela.


Mentre proviamo a ri-inseguirli, dopo esserci rimessi in sesto (circa) con un Riposo Breve, veniamo anche aggrediti da dei cosi orrendamente schifosi, grandi come uomini e che paiono incroci tra dei lemuri e 'sti capolavori:


Vengono fortunatamente quasi tutti trucidati, ma uno se la squaglia... e viene spolpato fino alle ossa e digerito in cinque peto-secondi da una mostruosa creatura misteriosa, che non vediamo perché nascosta tra il fogliame, e che ci auguriamo di non incontrare mai, che con la nostra fortuna finiamo sul menù.


In compenso, ci facciamo amico lo scheletro che manovrava il finto non-morto gigante e che, appurato che non facciamo parte del culto del cannibalismo, ci accoglie nella città subacquea dei non-morti ancora senzienti, dove ci viene fatta trovare una casa a tenuta stagna per farci riposare.


Scopriamo anche che il mostro che si è pappato l'Aye-Aye è anche il responsabile dello stato "diversamente in carne" del nostro Anfitrione.


A Riposo Lungo eseguito, veniamo riforniti di altre armi: Akira si becca un Ozutsu (in pratica, un cannone ad avancarica portatile), Shen un altro paio di pistole, e entrambi e Shiro uno sproposito di munizioni.


E così, armati di tutto punto, si fa a salvare la compagnia e a fare a Kotaro un culo come un paiolo.


Continua...


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