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》Di eredi al trono e di normali teenager

Buongiorno, croceristi!

Il passeggero di oggi si chiama GemmeDiTempesta, ha scelto di salire a bordo della Opal con meta Abu Dhabi. Questo significa che saranno recensiti i primi cinque capitoli della sua opera.

Opera: Di eredi al trono e di normali teenager

Motivazione addotta per la lettura dell'opera: Desidererei ricevere un parere spassionato sulla mia storia, ma, non avendo poi tutto questo seguito su Wattpad, il modo più veloce è usufruire dei servizi di recensioni: senza contare che vi conosco abbastanza da sapere che mi posso fidare di voi. La storia che desidero sottoporre al vostro giudizio è una sorta di esercizio, la prima opera seria in cui mi sia mai cimentata - e quella che mi ha fatto comprendere che la scrittura non sia esattamente un hobby semplice - e proprio per questo ritengo che ricevere pareri a riguardo sia quanto di più importante. Non si tratta di una storia originale, dato che è la rielaborazione di un film che ho visto quando ero più piccola, e nonostante la trama della mia storia e quella originale si discostino - altrimenti sarei sfociata nel plagio vero e proprio - un parere esterno a proposito non è mai di troppo. Questa storia era stata iscritta a un altro servizio di recensioni, qualche mese fa, e nonostante il giudizio finale sia stato positivo mi ha lasciato con la sensazione che non fosse abbastanza. Il vostro, invece, promette un servizio accurato e che concerne tutti gli aspetti per cui una storia è analizzabile.

Trama presentata dall'autrice: Emeraude Marie Georgette de Rouvroy, quattordici anni, è la giovane principessa di Diamante, un piccolo regno situato tra la Francia e la Spagna. Cresciuta tra agi e lussi, senza mai essere venuta a contatto con la realtà del mondo, Emeraude è la classica ragazza che ha già ottenuto tutto dalla vita. Ma come potrebbe reagire, se la realtà le si presentasse davanti più bruscamente di quanto potesse aspettarsi? 

Alyssa McLee, quindici anni, vive in una piccola città della Carolina del Sud, Rockville, ed è una classica teenager americana: si barcamena fra lo studio e la passione per la musica e la cucina, è una frana in chimica e ha un imbarazzante interesse segreto per Brandon Smith, uno dei ragazzi più desiderati della scuola. 

Il mondo della nobiltà non la riguarda ed è l'ultima cosa che le interessa... Eppure, quando il giorno del suo quindicesimo compleanno Emeraude deve fuggire, costretta dal colpo di stato perpetrato da un consigliere di corte che vuole prendere il potere, tutto cambia: per sfuggire alla cattura, e per salvare i genitori rimasti tra le grinfie dell'usurpatore, Emeraude è costretta a cambiare identità e a trasferirsi proprio a Rockville. 

Due ragazze, due mondi diametralmente opposti, si scontrano e si confrontano. Due ragazze, un segreto e una sfida: cercare di guardare oltre le apparenze, per scoprirsi più simili di quanto si possa immaginare. Liberamente ispirato a Programma Protezione Principesse.

Partiamo subito con la recensione!

1. Grammatica, sintassi, lessico

C'è poco da dire sui problemi grammaticali o sintattici dell'opera. Ci sono pochi refusi, qualche errore di battitura, alcune dimenticanze. Ogni imprecisione che ho trovato è stata segnalata nella lista 'Correzioni e consigli' alla fine di questa prima parte.

In generale gli unici due consigli che mi sento di dare sono:

utilizzare le caporali o le virgolette alte piuttosto che le lineette per delimitare lo spazio del discorso diretto. Questo per due motivi: dal momento che la tastiera del PC riconosce la lineetta solo nel momento in cui non è unita a una lettera, per la maggior parte delle volte quelli che si trovano a inizio discorso diretto sono tratti d'unione, che non hanno lo stesso significato. Inoltre le lineette danno un sacco di problemi nel momento in cui, chiudendo il discorso diretto, si voglia aggiungere un verbo dichiarativo.

Ridurre l'uso della virgola di Oxford, che dovrebbe essere utilizzata solo nel caso si stia enfatizzando una frase e non di seguito a ogni congiunzione 'e'.

Correzioni e consigli:

Primo capitolo:

• Il rosa corallo non esiste; esiste il color corallo rosa, che è una sfumatura dell'arancione. Altrimenti l'uso in associazione alla parola 'corallo' è solo del rosso.

• Errore nella frase: 'in po' rischiosa': un.

• Errore nella frase: 'raccolti sulla nuca in un elaborata acconciatura', manca l'apostrofo.

• Nella frase 'la ragazza annuì, e, con un cenno del capo' bisognerebbe togliere la prima virgola: 'la ragazza annuì e, con un cenno del capo'.

• Nella frase 'Dovrai parlare, muoverti e attegiarti' manca una g nell'ultimo verbo.

• Nella frase 'Anastasie prese una mano della figlia le sue' manca una preposizione tra.

• Nella frase 'mescolandosi alle note di una delicata melodia che un orchestra' manca l'apostrofo.

• Nella frase 'A questa si sovrapponeva il chiacchericcio' c'è un refuso nell'ultima parola: chiacchiericcio. Lo stesso errore si ripete nella frase successiva.

• Nella frase 'la coppia reale fece il suo ingrasso' c'è un refuso: ingresso.

Secondo capitolo:

• Alla fine della frase 'per evitare di essere intercettata da Samantha Freeman e le sue amiche' manca il punto fermo.

• Alla fine del discorso diretto 'Perché, chi avrei dovuto essere?' sarebbe meglio non andare a capo con il verbo che introduce il dialogo 'replicò'. Ecco perché consiglio di non utilizzare i trattini.

• La parola I Pod è scritta in maniera errata: iPod.

• Refuso ortografico nella frase 'ci ha scherzato sopra quando eravamo negli spogliatoiol': spogliatoi.

• Piccolo refuso a inizio frase 'A proprosito': a proposito.

• Nella frase 'mordicchiandosi nervosamente un unghia' manca l'apostrofo.

• Nella frase 'la bionda incrocio la braccia al petto' manca un accento.

• Nella frase 'avresti comunque potuto attendere il pomeriggio per andare a cambiare il tuo I Pod' c'è l'errore che ho segnalato precedentemente: iPod.

Terzo capitolo:

• Nella frase 'Tutto quello che doveva fare era era prendere fiato' c'è una ripetizione.

• Il nome Mounsieur Gramont è scritto in maniera scorretta: Monsieur.

• Piccolo refuso nella frase 'Da ogni parte del salone, come fuorisciti': fuoriusciti.

• Nella frase 'Schivando ospiti spaventati, e cercando di di non rovinare a terra' vi è una ripetizione; inoltre consiglierei di togliere la virgola.

• Nella frase 'non c'è tempo di spigare' c'è un piccolo refuso: spiegare.

• Nella frase 'Si era semplicemente rimessa nelle mani di Juliette' consiglio di sostituire il verbo 'rimettere' con 'mettere'. 'Rimettere' vorrebbe una preposizione 'a'.

• Nella frase 'accompagnata da un leggero stridio metallico in intensità crescente' sarebbe meglio utilizzare la preposizione 'di' al posto della preposizione 'in'.

• Nella frase 'un uomo di mezza età, dai capelli brizzolati e il volto pulito già segnato da un'accenno di rughe' c'è un apostrofo che non ci dovrebbe essere.

• Nella frase 'Vedo che l'agente J32 è riuscita a conpletare' c'è un refuso: completare.

• Nella frase 'disse cavarellescamente' è avvenuto un caso di scioglilingua problematico: cavallerescamente

Quarto capitolo:

• Nella frase 'non significava certo che ora fossero autorizzati a farle venire la nausea a furia frasi enigmatiche' manca la preposizione 'di'.

• Nella frase 'Era un ampia stanza' manca l'apostrofo.

• Nella frase 'Quando si accorse della loro presenza, si alzó' l'accento è posto nella maniera sbagliata: alzò.

• Nella frase 'Tacque, e si apprestò ad ascoltare il segiuto' c'è un piccolo refuso (seguito) e consiglierei di togliere la virgola.

• Nella frase 'che lurido doppiogichista' c'è un piccolo refuso: doppiogiochista.

• Consiglio di sostituire il verbo 'fare' con 'dare' o 'imporre' nella frase 'gli facciamo un nuovo taglio di capelli'.

• Nella frase 'si alzó in piedi' c'è ancora un accento sbagliato: si alzò.

Quinto capitolo:

• Nella frase 'Le prometto che faremo l'impossibile per rissolvere' c'è un refuso: risolvere.

• Nella frase 'il giardino delimitato da una palizzata di legno bianco e la veranda su retro' c'è un piccolo refuso: sul.

• Nella frase 'Poteva intravedere agglomerati di case, alberi e strade sotto di lei, e appena più in la la' il primo vuole l'accento.

• Nella frase 'Si era chiese sorpresa' c'è un verbo ausiliare 'era' di troppo.

• Nella frase 'Istintivamente si ritrasse di scatto verso l'inerno' c'è un piccolo refuso: interno.

• Nella frase 'Arrivò a poggiare il piede all'ultimo gradino proprio metre la porta' ci sono due piccole imprecisioni: sul gradino; mentre.

• Nell'inciso 'che sembrava sancire la fine di un era' manca l'apostrofo.

• Nella frase 'lo ispirò a solito' non capisco per cosa stiano le ultime due parole.

• Nella frase 'ma da quello che era vedeva non sarebbe potuta capitare meglio' c'è un errore: la presenza di 'era'.

• Nella frase 'sibiló l'uomo' l'accento è posto in modo sbagliato: sibilò.

• Nella frase 'senza contare il vantaggio che mi ha gatantito' c'è un refuso: garantito.

Per quanto riguarda il lessico, nulla da obiettare: la scrittrice ha maturato una consapevolezza lessicale notevole per la sua età. Non ci sono ripetizioni importanti, anzi: i capitoli che ho letto sono corposi, la lettura è soddisfacente proprio per l'utilizzo di parole adatte al contesto.

2. Stile

La particolarità della scrittura di GemmeDiTempesta è la sua capacità di utilizzare registri differenti nel momento giusto: come si legge nella trama, fin dall'inizio della storia possiamo inquadrare due realtà molto differenti, una americana e tendenzialmente borghese, l'altra europea e regale. La scrittrice riesce a separare nitidamente i due mondi attraverso l'utilizzo del lessico, dei dialoghi e anche di una certa struttura sintattica, più arzigogolata e in alcuni punti affettata quando si è immersi nei capitoli del regno di Diamante. 

Non c'è però da temere per il futuro incontro di queste due realtà, perché lo stile del narratore è il collante che tiene perfettamente uniti entrambi i mondi: brillante, a volte addirittura ironico, mantiene un quadro d'insieme pur facendo un passo indietro rispetto alle protagoniste, per permettere al lettore di capire cosa passa nella mente di Emeraude e di Alyssa, ma anche di non perdere di vista tutto il resto.

3. Dialoghi

Come detto poc'anzi, i dialoghi sono un punto chiave nonché di forza per quanto riguarda lo svolgersi dello stile narrativo dell'autrice. Quello che colpisce immediatamente è di certo l'incredibile educazione, quasi esagerata, che Emeraude e la sua famiglia utilizzano parlando tra loro e con coloro che li circondano. È un modo di esprimersi decisamente d'altri tempi, che GemmeDiTempesta ha riprodotto con bravura per sottolineare una differenza che sicuramente diventerà chiave con il procedere della storia: le differenze, anche solo nel parlato, con l'altra protagonista. Alyssa, infatti, non è una principessa e non penso abbia ricevuto lezioni di dizione o di portamento: è una ragazza normale che parla esattamente come una teenager qualunque.

Menzione d'onore alla migliore amica di Alyssa, Meredith: prima ancora di sapere che la ragazza è una campionessa di oratoria, non possiamo che pensarlo in autonomia, semplicemente leggendo i passi del dialogo che la riguardano. Soffre di diarrea verbale e costruisce veri e propri monologhi sotto gli occhi esterrefatti di Alyssa, ma è uno dei personaggi meglio riusciti.

Mi permetto di fare solo un piccolo appunto: l'utilizzo del 'lei' forse non è il più indicato quando ci si rivolge a dei regnanti, soprattutto se di influenza francese. Forse sarebbe meglio utilizzare il 'voi'.

4. Personaggi

Nei cinque capitoli che ho letto, solo uno è dedicato ad Alyssa, ma fin da subito la scrittrice ci permette di capire almeno alcuni lati della ragazza. Alyssa appare essere una teenager americana come tante altre, con i suoi molti dolori – una madre che non sopporta l'ex marito, un ragazzo di cui è cotta che nemmeno la considera, la bulletta della sua scuola – e gioie. Ama la musica, la sua migliore amica e decisamente non si fida dei buoni presagi, probabilmente per via di molti eventi passati che l'hanno gabbata più di una volta.

Emeraude, la sua controparte regale, è invece la principessa erede al trono di Diamante. Pronta a festeggiare il suo quindicesimo compleanno, pronunciando il primo discorso pubblico della sua vita, viene brutalmente strappata alla sua felice esistenza da un complotto di palazzo. Lo so cosa teme, il lettore medio: sarà una delle solite principesse annoiate dalla loro ricca vita senza problemi. Ebbene, no! Emeraude si rivela essere molto più moderata e coerente di quanto uno si possa aspettare: pensa che la sua sia un'esistenza fatta di lussi e comodità, ma non può fare a meno di annoiarsi, anche se non lo dà a vedere. È educata, ubbidiente, preoccupata per i suoi genitori. È una brava ragazza a cui è capitata una tiara in testa.

Oltre alle due protagoniste c'è una piccola costellazione di altri personaggi: Meredith con la sua incredibile loquacità, la bulla della scuola Samantha, Brandon il rubacuori, il malvagio funzionario di corte che ha ordito un colpo di stato e i componenti dell'Agenzia Internazionale per la Protezione Regali. Tra questi ultimi spicca la meravigliosa capa di tutta la baracca, Miss Courtney. È decisamente uno dei miei personaggi preferiti.

5. Ambientazioni

Nei primi capitoli, devo ammetterlo, mi sono un po' mancate. Mi sarebbe piaciuto saperne di più sul palazzo di Diamante o sull'ambiente fuori quando, per esempio, si arriva al casolare abbandonato subito dopo la fuga. In ogni caso la scrittrice si rifà dal capitolo cinque, con una graziosa descrizione della nuova casa in cui Emeraude, ormai Emma, si ritrova a vivere.

6. Originalità

La scrittrice non fa mistero di aver tratto ispirazione dal film Disney 'Programma Protezione Principesse' ma, a parte l'escamotage con cui far giungere Emeraude negli Stati Uniti, le due storie presentano ampie differenze. Non è una fanfiction, è un esercizio di scrittura e io non vedo perché dover surclassare questa storia a 'imitazione'. Trovo anzi che sia molto utile prima di lanciarsi in un progetto totalmente originale.

7. Parere personale

Mi piacciono le storie con gli opposti che si incontrano, in questo caso regalità con realtà. Lo stile spigliato dell'autrice mi ha più volte strappato un sorriso e ho davvero molto apprezzato che GemmeDiTempesta abbia sottolineato come la sua storia non abbia grandi pretese di originalità, per quanto sia comunque un lavoro a cui tiene molto. 

È un consiglio di lettura che do a tutti coloro che vogliono iniziare un'opera graziosa, giovane, molto brillante. Non ci sono parole per descrivere la sorpresa che vi coglierà nel momento in cui leggerete alcuni dialoghi, così maturi dal punto di vista stilistico da far alzare l'asticella della qualità di molti gradi.

Quello che posso dirti, giovane cliente della mia compagnia, è che sono stata contenta di aver scelto la tua, come storia inaugurale per il servizio: è un trampolino di lancio per il futuro! 



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