Tradito
Jeff stava ascoltando tutta la conversazione, lasciando che gli entrasse senza ostacoli nella mente, lentamente. Una volta aver assorbito le parole, sentì la rabbia ritornare. Malata, ricca, oscura, quello sciroppo di crude, primitive emozioni.
Voleva urlare a sua madre, dirle di stare zitta, che era lui quello a essere là steso, ad avere la faccia bruciata, cieca da un occhio, tutto grazie a lei che l'ha forzato ad andare a casa di Randy.
Voleva chiederle perché fosse uscita, perché fosse andata a fare shopping o a rifarsi le unghie o qualsiasi altra cosa avesse fatto.
Voleva sapere perché l'avesse lasciato solo con un ragazzo che giusto giorni prima aveva provato a far del male a lui e suo fratello.
Voleva sapere come le poteva importare più del suo aspetto che del fatto che stesse sdraiato su un letto d'ospedale. Tuttavia, c'era dell'altro che lui avrebbe tanto voluto sapere.
Voleva ancora sapere di quanto sua madre lo odiasse, di quanto lo considerasse, come aveva detto lei, un reietto.
Voleva continuare a nuotare nella densa piscina di oscuro odio che si stava formando dalla sua rabbia e dalla sua ira. Ancora una volta provò una nuova sensazione. Prima era solo rabbia, poi è stata rabbia mista a piacere. Ma ora, ora era rabbia mista a odio. E malgrado desiderasse liberarsene, malgrado avrebbe sicuramente preferito il falso affetto e la preoccupazione prima avvertiti da lei, voleva provarne ancora. Iniziò anche a chiedersi se questa nuova emozione si legasse altrettanto bene al piacere. Che cosa avrebbe provato? Matt Woods continuò a parlare.
«Non posso credere che lui si sia sparato da solo con una pistola lanciarazzi. Ho sempre pensato che Jeff fosse più responsabile di così.»
«Non me ne parlare.» rispose Sheila.
«Non potevo crederci quando Randy e i suoi amici l'hanno riferito alla polizia. Randy stava solo cercando di mostrare la sua casa a Jeff e voleva fargli vedere la collezione di riviste che suo padre custodiva in garage. Li conosci, i ragazzi, probabilmente sperava di trovare un paio di riviste Playboy o qualcosa di simile. Poi ha detto che Jeff ha trovato la cassetta contenente la pistola lanciarazzi e che non la smetteva di giocherellarci. Li dovevi sentire quegli altri ragazzi, Matt, mi hanno detto che hanno praticamente implorato Jeff di posarla prima che qualcuno si facesse del male, ma voleva solo mettersi in mostra. Non so davvero dove ho sbagliato con lui, Matt. Pensavo che trasferirci qui, in un quartiere tranquillo ci avrebbe resi tutti felici. Jeff però, Jeff pensa solo a volerci distruggere tutto.»
E mentre tutto ciò veniva assimilato dalla mente di Jeff, lui continuò a nuotare in questo icore di odio e rabbia. La morfina aggiunse un lieve tocco di euforia. Jeff poteva quasi vedersi, immergendosi in quel sciroppo d'odio e uscirne fuori cambiato. Ogni tuffo gli portava un indescrivibile, malsano piacere. E fu qui che finalmente capì. Avrebbe potuto assaporare il piacere, ora.
Non perché gli era gradevole ciò che stava accadendo, ma perché sapeva che avrebbe goduto in ciò che sarebbe presto accaduto.
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