Addio(?)
Mi mostrò un ampio sorriso e mi chiese cosa stessi cercando. Notai in quell'istante che era probabilmente guercio: il suo occhio destro sembrava di vetro. Cercai di spostare lo sguardo sull'occhio sinistro, non volendo mostrarmi sgarbato, e gli chiesi se avesse qualche videogioco.
Già mi stavo chiedendo come avrei potuto scusarmi educatamente quando mi avrebbe chiesto che cosa fosse un videogioco, ma inaspettatamente affermò di averne qualcuno in alcune vecchie scatole. Mi disse che sarebbe tornato in un attimo, e rientrò nel garage. Come lo vidi andarsene zoppicando, non resistetti alla tentazione di sbirciare cos'altro stesse vendendo. Sparpagliati in giro per il tavolo si trovavano dei dipinti alquanto... Singolari; diversi disegni di macchie d'inchiostro, del tipo che ti mostrano dallo psicanalista. Incuriosito, incominciai a passarle in rassegna - non era difficile capire perché nessuno si era diretto da questa parte; non erano molto gradevoli all'occhio. Quando arrivai all'ultima mi sembrò quasi che l'immagine formasse quella della Maschera di Majora: lo stesso corpo a forma di cuore con delle protuberanze appuntite che lo circondavano. All'inizio pensai che, dal momento che speravo segretamente di trovare quel gioco da qualche parte nel mercatino, qualche strano effetto freudiano me ne stava proiettando l'immagine sulle macchie d'inchiostro, ma dopo gli eventi che si sarebbero susseguiti da lì a poco, ora non ne sono più sicuro. Avrei dovuto chiedere informazioni all'uomo. Vorrei avergliele chieste.
Dopo aver fissato per un po' l'immagine a forma di Majora, vidi il vecchio riapparirmi dinnanzi, sempre sorridendo. Confesso che mi venne quasi un colpo e che risi un po' nervosamente quando mi porse una vecchia cartuccia per il Nintendo 64. Era del consueto colore grigio, l'unica differenza era che qualcuno ci aveva scritto sopra col pennarello indelebile "Majora". Per un attimo mi inquietai, pensando alla strana coincidenza, poi chiesi all'anziano quanto volesse per il gioco.
L'uomo mi sorrise e mi disse che potevo averla gratis, che apparteneva a un ragazzino mio coetaneo il quale non viveva più lì. C'era qualcosa di strano nel modo in cui pronunciò l'ultima frase, ma non ci badai più di tanto; ero ancora esaltato per aver non solo trovato il gioco, ma averlo anche ricevuto gratis.
All'inizio ero un po' scettico, dato che la cartuccia era abbastanza sospetta e magari non avrebbe neanche funzionato, ma poi divenni più ottimista pensando che poteva semplicemente trattarsi di una versione beta o piratata, e mi sentii di nuovo pieno di gioia. Ringraziai il vecchio, il quale mi sorrise, mi fece gli auguri e mi disse semplicemente "Be', addio" - almeno così mi parve.
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