Capitolo 1
Ehi salve! Aspettate l'audio è partito? ...Ok sta andando! Ehm! Scusate tutti pensavo che la cassetta non stesse registrando, non sono abituata a usare queste vecchie tecnologie ma così sono sicura che rimanga una testimonianza di quello che mi è successo. Almeno so che durerà più al lungo, e loro non verrebbe mai in mente di cercare qui. Sto divagando scusate.
Passiamo alle presentazioni: io sono Shanon e ho diciassette anni. Ho i capelli biondi- castano e gli occhi verdi. Sono molto alta per la mia età, tanto da guadagnarmi l'ultima fila nella foto di classe. Amo molto andare al cinema a vedere i film di fantascienza, i triller e psicologici (detto così sembro una specializzata in materia) e adoro le numerose passeggiate in montagna che faccio con i miei genitori Astrid e Chris, il mio criceto Lulu che ha l'abitudine di dormire sul mio letto dopo pranzo e le mie lezioni di motocross del lunedì e del giovedì.
Vado al liceo scientifico e ho la fortuna che i miei migliori amici, Connor, Andrea, Lucas e Alessia frequentano la mia stessa scuola. E pensare che la nostra amicizia è iniziata da un' esperimento scientifico. Si, lo so che sembra strano ma lasciatemi spiegare.
Dovete sapere che due anni fa, quando sono entrata al liceo Giglio D'oro, avevo capito perfettamente che mi sarei ambientata perfettamente e che mi sarei trovata dei perfetti migliori amici. E in effetti è accaduto proprio così: la nostra prof di scienze aveva deciso di farci fare fare alcuni esperimenti con dei gas innocui. Credo per farci vedere come reagiscono dei gas a contatto con altri materiali.
Fatto sta che qualche genio della mia classe abbia avuto la geniale idea di aggiungere la Coca Cola ad uno dei liquidi, scatenando così una mini esplosione . Alla fine abbiamo passato il resto della lezione a pulire il disastro causato da quel deficiente di Lucas (si, proprio il mio amico), che aveva sporcato metà classe con una strana schiuma gialla verdognola che sapeva di pesce fritto mischiato a olio per motori. Uno schifo pazzesco.
Mentre a fine ora uscivo dalla classe e pensavo a come togliere quella schiuma pesce-olio che mi era finita sui vestiti e sui capelli, Lucas mi si era avvicinato con un volto da cane bastonato . Si stava scusando con tutta la classe per quello che aveva fatto e mi aveva chiesto cosa poteva fare per farsi perdonare , e io gli avevo detto che poteva aiutarmi a togliermi la schiuma da dosso. E mentre eravamo in bagno a pulirci siamo finiti a parlare, non so come , di scherzi che facevamo da tempo immemore ai nostri parenti e amici. E fu quel giorno che venne ricordato come il giorno in cui il duo più comico nacque, celebrato e ricordato negli anni successivi dal resto della scuola come festa internazionale.
Successivamente si era unita anche Alessia per il fatto che adorava anche lei gli scherzi. Facemmo comunella anche con un'altro duo della scuola, Connor e Andrea, che per di più si occupava di musica e arte.
Tutti e cinque ci divertiamo a fare scherzi alle persone ma facendo in modo che fossero innocui, in modo da non ferire nessuno e per non finire mai troppo nei guai. Quindi non siamo ragazzi che vengono ignoranti o bullizati, anzi, molte volte ragazzi di tutta la scuola ci chiedono aiuto per farne ai loro amici e conoscenti! Ma adesso sto divagando troppo. La cosa essenziale è raccontarvi come è nata l'intera storia. Non so se volete credermi o prendermi per pazza. E come darvi torto.
Chi crederebbe a dei ragazzini del liceo che parlano di assassini che la cui maggior parte non sono neanche umani? Va bene. Uhm ... Sentite, partiamo dall'inizio. Capirete di più così.
La prima volta che sentii parlarne fu grazie a Lucas. Quando entrai quel giorno a scuola (c'erano dei nuvoloni neri all'orizzonte e che si muovevano velocemente, quindi il tempo sicuramente sarebbe peggiorato nel pomeriggio) cercai per prima cosa i miei amici. Alla seconda ora avremmo avuto una verifica di storia e volevo vedere se almeno Alessia avesse studiato, visto che era negata in quella materia. Una volta lo dovuta aiutare a fare un mega ripasso per un interrogazione di storia solo per rispondere a due domande in croce.
La trovai vicino al suo armadietto che chiacchierava animatamente con Lucas.
Esteticamente Lucas era un ragazzo dai capelli castani e gli occhi chiari, quasi gialli, che per sembrare figo indossava degli orecchini neri con dei pendenti a forma di teschio ma che secondo me stonavano abbastanza. Era molto muscoloso e con un corpo ben fatto per via dei numerosi allenamenti di pallavolo che faceva dopo scuola, ed era ossessionato dalle lezioni di matematica, scienze umane e informatica.
Alessia invece era una bella ragazza spagnola, con i capelli neri e la con la pelle color nocciola-chiaro. Gli occhi erano di un verde scuro e con le labbra carnose e di un bel rosa chiaro. Aveva un neo sopra il labbro che la faceva sembrare un'attrice spagnola piuttosto che una liceale. E nemmeno che fosse una comica nata, piuttosto che una ragazza seria e dedita allo studio.
Avvicinandomi a loro riuscì a sentire alcune parti della conversazione abbastanza inquietanti: sangue, poteri che ti facevano impazzire, nomi che non avevo mai sentito. E poi la famosa frase : Creepypasta. Non ne avevo mai sentito parlare, quindi mi avvicinai di soppiatto ai due, per poi chiedere all'improvviso:"Che sono le Creepypasta?". I due si presero un infarto, come quella volta che fui scoperta da mia madre a mangiare la nutella a mezzanotte. Più o meno fu la stessa cosa. "Shannon, che fai qui?" chiese Alessia imbarazzata. "Ci studio?" risposi io. Lucas scoppiò a ridere mista ad una risatina isterica. Ma che stava succedendo?
Per caso facevano parte di un gruppo segreto che facevano cose strane a tarda notte e che si chiamavano Creepypasta? E se fossero dei piromani? Esposi il mio pensiero con confusione, ma dalla faccia che fecero i miei amici capi che non non avevo azzeccato neanche di poco. "Mi spiegate?" chiesi all'improvviso stufa di quella situazione.
Alessia e Lucas furono salvati dal suono della campanella, e nel giro di due secondi si fiondarono in aula di informatica manco fossero stati impossessati da Sonic. Li segui prontamente, sia perché facevamo la stessa ora di informatica, sia perché se non avessi avuto risposte entro i prossimi dieci minuti sarebbero finiti male.
Mi ricordo che Alessia si era seduta con un'altro compagno di classe e che Lucas stava per fare lo stesso se non lo avessi preso per un braccio e quasi buttato in un banco libero. Gli avevo chiesto subito di spiegarmi cosa stesse succedendo e che non l'avrei lasciato andare se non lo avesse fatto. Lucas aveva sospirato e guardato con uno sguardo terrorizzato. "Va bene Shannon, va bene" aveva detto.
Mi ricordo che aveva acceso il computer che si trovava in classe e aveva cercato qualcosa nella bara Google, poi mi mostrò lo schermo: c'erano delle immagini di tizi dagli enormi sorrisi, alcuni con maschere a caso, altri che proprio non avevano la faccia, clown, animali, Sonic dagli occhi insanguinati... "Perché c'è Ben di Majora Mask?" chiesi semi scioccata. "C'è una creepypasta su di lui. Questo è Ben Drowned, sarebbe un ragazzo che è morto annegato e che si è reincarnato all'interno del videogioco" disse Lucas. Mi spiegò che le creepypasta erano storie horror condivise su internet e che ne esistevano a migliaia: sui videogiochi, su video, su assassini.
Mi aveva raccontato inoltre un aneddoto di quando li aveva scoperte, quattro anni prima : tra le prime Creepypasta che aveva letto era quella di Sally, una bambina uccisa dal proprio zio. Dopo quella storia Lucas aveva smesso di fidarsi di suo zio, che aveva capito subito che c'era qualcosa che non andava.
"Ti ricordi no di zio Richard?" aveva chiesto Lucas, giusto per sapere se me lo ricordavo. "Certo: è quello che insegna paracadutismo vero?" dissi. Come dimenticarlo: la prima volta che l'avevo conosciuto mi aveva fatto fare una lezione gratis ed ero morta di paura dopo neanche cinque minuti. Credo che non avessi mai urlato così tanto in vita mia, neanche alle montagne russe. Inoltre aveva dei passatemi curiosi così come la moglie: entrambi adoravano fare dipinti con pasta o conchiglie trovate in spiaggia, adoravano i viaggi nella Savana e in Oriente ed erano dei fan sfegatati per le serie Tv basate sui loro libri preferiti. Li avevo adorati dal primo momento ... forse dal secondo momento dopo l'incidente con il paracadutismo, ma si, li volevo bene.
"Una volta mi aveva fatto saltare un giorno di scuola e l'abbiamo passata a fare cose da uomini a cui te non interessa: quando ci siamo fermati un attimo in un negozio di dischi a cercare qualche disco per mia madre, mi aveva chiesto cosa mi fosse successo e gli avevo raccontato tutto con un tono semi disperato. Mi spiegò infine che questi erano racconti horror e che non erano reali: per caso Annabelle è vera? Mi aveva chiesto e io avevo detto di no. «Vedi, queste storie sono state fatte per spaventarti, ma tu non devi: non esistono per niente e io non ti farei mai del male, insomma, sei il mio nipote preferito!» aveva esclamato inviperito. E fu da allora che presi questa storia con filosofia e da allora le Creepypasta non mi porteranno più al lato oscuro della paura" fini di spiegare con tono solenne.
Mi aveva fatto sorridere questo racconto e per il resto della lezione aveva continuato a raccontarmi le storie più famose: Ticci Toby, Sonic.EXE, Nurse Anne, Slenderman, Kagekao, Hobo Heart... Pian piano iniziai a farmi un'idea di quei mostri che i miei amici amavano tanto e mi chiesi come mai non mi avevano me ne avevano mai parlato.
"Perché sappiamo quanto «ami» i racconti horror, e poi io e Alessia volevamo avere in comune qualcosa che fosse solo nostro" mi aveva detto Lucas con un tono da saggio mistico e io annui: anch'io avevo degli hobby che erano solo miei e che non raccontavo nemmeno a loro. Erano solo miei e di nessun altro.
Il resto della giornata era passata normalmente: la verifica di storia era andata bene (abbiamo preso 8 alla fine), abbiamo fatto alcuni scherzi commissionati da altri studenti e intasato il salotto di casa mia per una lunga partita a Just Dance 2012.
Peccato per il fastidioso statico che proveniva dal bosco vicino a casa mia.
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