L' invito
(Harry)
-Potter!- una voce odiosa lo stava chiamando alle sue spalle con disprezzo e ad alto volume
-Mamma e paparino non sono riusciti a insegnarti che non si fanno cadere i libri addosso alle persone?- rise e poco dopo ovviamente si unirono altri studenti a lui.
-E a te non sono riusciti a cucirti la tua boccaccia prima che potessi emetterne un suono?-
-Harry, ti prego, lascia stare...- Hermione lo strattonò per farlo allontanare da quella situazione.
Prima di assecondare la sua amica aggiunse: -Va al diavolo Malfoy!- e con questo si incamminarono verso l' aula di difesa contro le Arti Oscure.
-Perfetto, era da un po' che le mie giornate non iniziavano di merda già alle 8 di mattina!-
Hermione non badò alle sue parole -A che si riferiva Malfoy con "non si fanno cadere i libri addosso alle persone"?- chiese
Harry rise freddamente -Evidentemente quella piccola serpe ha voluto modificare leggermente l' accaduto- sbuffò
-Piccola?- chiese Hermione perplessa mentre entravano nell' aula, aveva in mente molti modi per descrivere Malfoy e tra quelli non c' era proprio piccolo.
-Si, piccola- ripeté Harry e non aggiunse altro perché il professore stava entrando in quel momento nella stanza e calò come sempre il silenzio.
-Ne riparliamo dopo- mormorò Hermione.
Harry annuì mentre si sedeva nel banco accanto a quello di Ron per consentire all' amica di sedersi a distanza dal rosso -Ciao Ron-
Ron si voltò verso di lui e lo salutò.
-Weasly, stia zitto- lo richiamò Piton -Potter ti racconterà dopo la sua ammirevole bravata...-
Harry guardò torvo il professore e si sentì ribollire la rabbia dentro; quanto detestava quell' uomo, pensò, tutto odiava di lui: sia l' aspetto fisico: un naso simile ad un becco da tucano che sporgeva dai capelli untuosi che gli incorniciavano il viso e la bocca che poteva avere sole due variabili: una dritta, che adottava quotidianamente e l' altra con gli angoli arricciati, usata nelle occasioni speciali per ottenere un effetto inquietante, evidenziandogli i denti giallastri. Sia soprattutto il suo carattere: sempre deplorevole nei suoi confronti e riusciva in qualche modo con il suo comportamento a farlo odiare ancora di più.
Sentì una certa pressione sul suo braccio e si destò dai suoi pensieri. Piton lo stava fissando, ai suoi lati i suoi amici erano tesi e tutti gli studenti nella classe erano girati verso Harry.
-Potter, hai sentito cosa ti ho appena chiesto?-
-No?-
L' uomo sorrise. Ecco che si presentava davanti ai suoi occhi la seconda variabile: quella del ghigno perfido. Harry cercò di concentrare nel suo sguardo tutto il disprezzo e il malessere che gli faceva provare Piton, l odio verso di lui.
-Ho detto: sapresti dirmi la differenza tra un Inferius ed un fantasma?-
-Ehm...allora...i fantasmi sono trasparenti...-
-Ovviamente- lo interruppe il professore.
-E...visto che gli Inferi sono corpi morti, quindi...ehm...dovrebbero essere solidi...-
-Ovvio pure questo...- Piton si stava avvicinando lentamente al suo banco; arrivato ad una certa distanza il professore lo incenerì con lo sguardo e Harry non perse tempo a farlo a sua volta e proseguì, soppesando le parole -Un bambino di cinque anni avrebbe potuto suggerirmi una descrizione del genere Potter...forse, solo una cosa ti distingue da lui: il bambino di cinque anni non cerca... diciamo...di farsi notare compiendo un atto che possa turbare questa scuola e....- gran parte dei presenti risero e Piton impiegò tempo per proseguire il suo monologo -Invece il Signor Potter, come sappiamo, adotta continuamente questa strategia per giungere allo stesso scopo del bambino che, invece, userebbe lo stesso impegno per compiere atti a beneficio della scuola e non a svantaggio-
Ormai la classe era percorsa da lunghe risatine e da bisbigli tra studenti; ma quando Harry, rosso di rabbia, si alzò per fronteggiare il professore, non prima di essersi liberato dalla mano di Hermione che lo teneva ancorato alla sedia, calò un silenzio, pieno di aspettative.
-E lei conosce invece la differenza tra verità e menzogna?- disse bruscamente -...o gliela devo spiegare io? Perché sono sicuro che il bambino di cinque anni la saprebbe benissimo...-
-Grazie mille per aver proferito alla classe parole senza senso e con un significato infondato signor Potter, io avrei in mente qualcosa di più concreto...- sfoderò uno sguardo minaccioso -Stasera, alle otto, venga nella mia vecchia stanza nei sotterranei perché avrà un compito da svolgere...- il suo viso era a pochi centimetri da quello del ragazzo -Stasera, alle otto- ripeté.
Arrivò finalmente la fine della lezione, durante la quale Harry era stato immobile e non aveva più detto nessuna parola per non peggiorare la situazione e, usciti dall' aula, Hermione incominciò a tartassarlo di domande sul perché Piton avesse detto quelle parole e capì da sola, poco dopo, che ci potesse essere una connessione tra quello che avevano detto Piton e Malfoy. Perlomeno Ron, quando giunsero nella sala comune di Grifondoro perché avevano un' ora libera di lezioni, gli fece meno domande rispetto alla ragazza: aveva già sentito le voci che giravano nei corridoi e Harry lo esortò a dirgli parola per parola di quello che aveva capito.
-Ho sentito Seamus che diceva a Dean che...ieri hai fatto cadere uno scaffale pieno di libri contro una ragazza del quinto anno di Serpeverde e che te ne sei andato facendole una...pernacchia?- Ron aspettò la reazione del suo amico ma Harry stava guardando dritto davanti a se, così continuò -Quindi tu pensi che è stata la ragazza a storpiare l' accaduto?-
-Non è che lo penso, ne sono certo! Solo lei era presente lì- disse guardandolo
-Ricapitolando: è stato Peeves a ribaltare lo scaffale e Peeves a fare la pernacchia...quello che non capisco Harry è se la ragazza aveva qualche motivo per...-
Harry lo interruppe -Certo che aveva qualche motivo! Numero uno perché è una serpe, numero due perché quando mi ha visto è quasi andata a sbattere contro lo scaffale ribaltato dalla paura o spavento? Non so...aveva anche una faccia disgustata adesso che mi ricordo...-
-Ora è tutto più chiaro amico...be' devi solo aspettare che passi questo momento e...basta-
-Si, lo so...ma avrei preferito che Piton non mi mettesse in punizione!-
-Sei stato grande oggi!....davvero- disse ridacchiando -A che ora ce l' hai?
-Stasera, alle otto- lo scimmiottò e scoppiarono a ridere -Ron?-
-Si?-
-Potresti fare pace con Hermi...-
-Assolutamente no! Lei si deve scusare con me! Ho ancora i segni dei tagli- si tirò su la manica -Guarda...-
-Ti credo sulla parola. Soltanto...potresti ricominciare a guardarla negli occhi e non far finta che non esista!- lo rimproverò
-Anche lei non mi guarda mai negli occhi!-
-Per forza, sei sempre con Lavanda...-
-Adesso non sono con Lavanda!-
Il moro roteò gli occhi -E adesso Hermione è a fare il corso di Antiche Rune!-
-Ma non è colpa mia se lei è...-
-Va bene, ok, la smetto- disse spazientito Harry-Tanto è inutile-Ron sbuffò -...ci incamminiamo verso la sala Grande?- propose Harry
-Ok- mormorò Ron un pochino più caloroso. Quando si trattava di cibo Ron era il primo a confermare la sua presenza, pensò Harry
Dopo una lunga giornata, piena di occhiate a pranzo, lanciate da gran parte degli studenti, verso il "prescelto" o il "fomentatore", quest' ultimo attributo nato dal adesso famoso monologo di Piton, Harry si ritrovò a consultare libri con la sua amica in biblioteca.
-Harry, devi trovarti una ragazza da portare alla festa di Lumacorno- lo guardò negli occhi -Te lo sto consigliando perché sono preoccupata per te...-
L' espressione di Harry si fece pensierosa -Perché non possiamo andarci insieme?- propose
-Perché... -arrossì -...perché mi sono già messa d' accordo con un altro e...credimi, preferirei mille volte andarci con te...-
-Quindi?- chiese senza capire
-Però è essenziale che io vada con lui e...-
-Va bene Hermione, non capirò mai il cervello delle ragazze ma... manca ancora una settimana alla festa...-
-Lo so, ma oggi pomeriggio, mentre ero in bagno, ho sentito un gruppetto di ragazze del quinto anno che stavano progettando di darti di nascosto un filtro d' amore...- mentre lo diceva la sua voce calava sempre più di volume fino a diventare un sussurro
-Cosa?- esclamò il ragazzo orripilato
Hermione lo zittì -Ti ricordo Harry che siamo in biblioteca...-
-Si, Hermione so dove siamo...perché non hai confiscato i filtri? Sei un prefetto!-
-Ciao- disse una voce sognante
-Ciao Luna- dissero quasi all' unisono
-Ho sentito la voce di Harry dall' altro lato della biblioteca...stavi urlando?-
-Si?!- rispose un po' troppo bruscamente Harry
-Che ti è successo? Sembri parecchio nervoso...forse è l' effetto collaterale dei nargilli associato alla luna nuova- disse tra sé
-Niente di importante- disse l' amica dopo che ebbe il tempo di riordinare le idee; Harry, che stava ridendo, si interruppe e sbuffò sonoramente per il commento della riccia e si "conquistò" un' occhiataccia di rimprovero da Hermione e due grandi occhi azzurri che lo guardavano con curiosità; troppa curiosità per i suoi gusti e si perse nei suoi pensieri.
Come se non fosse importante la sua sanità mentale mentre era sotto l' effetto di un filtro d' amore! Però Hermione aveva ragione: doveva trovarsi una ragazza al più presto possibile. Guardò Luna -Vuoi venire alla festa di Lumacorno la prossima settimana con me?- Perché no, almeno Luna la conosceva e magari avrebbe migliorato la festa, aggiungendone un' aria spiritosa -Come amici- aggiunse, perché non aveva ancora ottenuto risposta.
-Oh, ok mi piacerebbe come amici venire con te, grazie Harry! Nessuno mi aveva mai invitata prima ad una festa. Harry le sorrise, poi guardò Hermione che lo stava fissando sorpresa.
-Harry non dovresti essere in punizione nei sotterranei tra poco?- chiese Luna
-Come sai che devo andar...? Va be', lasciamo perdere. Che ore sono?- chiese
-Le sette e cinquantanove- lo informò Luna Harry imprecò e si diresse correndo verso l' aula di Pozioni. Alle sue spalle sentì un lontano buona fortuna.
Ehilà! MI dispiace di aver aggiornato dopo così tanto tempo, ma come vi avevo accennato sono andata una settimana in vacanza e là non riuscivo a pubblicare capitoli. So che questo capitolo non si scosta molto dai libri della Rowling ma prometto che i prossimi avranno più variazioni. Ditemi se vi piacciono o no le citazioni che ho inserito nel capitolo come "ovviamente" oppure "ti credo sulla parola". Ci vediamo la prossima settimana con il quarto. Baci♡♡
~anirbas~
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