Il galeone (parte I)
(Vera)
"Ti prego non tornarci qui"
L' aveva avvisata il prescelto, ma lei c' era ritornata il giorno successivo e anche quello seguente e poi ancora, ancora... Voleva capire il significato di quello che vedeva nello specchio; era questa la scusa che adottava quando ritornava in quella stanza, quando ripercorreva ancora quel corridoio poco illuminato. Da un paio di giorni l' ambiente della stanza le suscitava una sorta di compagnia, di completezza...dipendenza, ma molte volte ignorava quest' ultima sensazione.
All' inizio era rimasta abbastanza sorpresa sulla scoperta del suo desiderio più grande, ma in seguito si era resa conto che quella piccola brama, nel tempo, era diventato sempre più importante e significativa. Ecco, ci stava ripensando ancora! Si rigirò nel letto del dormitorio come se quell' azione le facilitasse a cambiare l' andamento dei suoi pensieri.
Tra poco si sarebbe dovuta alzare e cominciare una nuova giornata.
Il respiro regolare della sua amica Roxie che dormiva nel letto a fianco al suo la cullò dolcemente, fino a farla addormentare, ma non servì praticamente a niente perché, dopo soli pochi minuti, la quotidiana sveglia del mattino risuonò nella camerata, svegliando Vera, Roxie e...Alesha Turner; quest' ultima non aveva uno stretto rapporto con le altre due a causa delle sue ideologie sociali molto estreme: oltre alla forte repulsione contro i babbani che caratterizzava quasi tutti i Serpeverde, lei nutriva anche un sentimento di vendetta verso le persone non magiche, sin da quando aveva soli 5 anni. Ormai tutta la casata Serpeverde era a conoscenza del passato di Alesha, naturalmente perché lei ne continuava a parlare ad ogni persona appena ne aveva l' occasione.
Ovviamente andava molto d' accordo con gli altri estremisti della casa: il noto Draco Lucius Malfoy, anti-babbano per eccellenza e giovane Mangiamorte, un 'altra studentessa chiamata Armony Juce del settimo anno e Theodor Nott, un altro giovane Mangiamorte.
-Hey Tina, ieri sei riuscita a baciarlo o ti ha ancora scaricata?- domandò con la voce ancora impastata dal sonno Roxie, mentre si preparavano per uscire dal dormitorio
-Di chi state parlando?- domandò Vera. Roxie la ignorò completamente, invece Tina le rivolse parola e le disse tranquillamente –Di Josh-
-Che Josh?- chiese subito Vera, incrinando già la voce
-Quel figo di tuo fratello, ovviamente-
-No!- sbottò Vera
-Scusa?- chiese Roxie con una voce odiosa che Vera aveva sentito poche volte da quando la conosceva, mentre Alesha la guardava con un' aria offesa -Ora mi rivolgi parola, eh?-
Roxie sbuffò in un modo talmente teatrale da far arricciare il naso a Vera, come se sentisse un grave e fastidioso odore nelle vicinanze
-Non potevi dirmi una frase meno azzeccata! Io che non ti rivolgo la parola? Io? Veramente Vera (XD) ?! Stai scherzando spero...-
Vera capì a cosa si riferiva l' amica e si sentì leggermente in colpa: non ci aveva affatto pensato che Roxie, nell' ultima settimana, si potesse essere sentita ignorata; Vera, infatti, aveva continuato a pensare allo specchio e a cercare di trovare una compagnia, affetto, restando in quella stanza tanto conosciuta e non andando magari a parlare con la sua migliore amica o con suo fratello. Suo fratello...non si era neanche accorta della "relazione", se c' era, tra Tina e lui. Aprì la bocca, ma prima che potesse emettere alcun suono, Alesha parlò –Non ho voglia di sentirvi litigare!...piuttosto, non capisco perché io non potrei stare con tuo fratello Vera. Non pensavo che tu fossi così protettiva, anche se dovrebbe essere lui ad esserlo...-
-Perché non voglio? Vuoi che ti dica la pura e semplice verità?- dopo un cenno eloquente di Alesha, Vera continuò –Non è perché io sia gelosa...il problema sei tu, cara mia!-
La ragazza in questione strabuzzò gli occhi e ancora una volta fu Roxie a rispondere per lei
-Ma ti sei bevuta il cervello Vera? Io penso proprio di si. Prima porti una faccia moscia per parecchi giorni, io cerco di parlarti e tu mi rispondi a monosillabi, poi tutte le sere e molte volte durante la giornata scompari completamente, io non ti trovo, Josh nemmeno, e ricompari più depressa di prima; stai tutto il tempo con uno sguardo perso e adesso...- Quelle parole, quelle parole dette con una punta leggera di preoccupazione, di paura, volenterose di verità, non sortirono l' effetto che Roxie evidentemente si aspettava. Vera si sentì vuota dentro, nervosa e desiderosa di tornare in quello che ormai era diventato il suo luogo di benessere. Non voleva che nessun altro usasse oltre a lei lo specchio: pensava che dovesse usufruirne solo lei e allo stesso tempo non voleva che anche l' amica provasse quella sensazione di non avere il controllo della ragione. Le formicolavano le mani e ebbe per la prima volta nella sua vita il desiderio di usarle per far del male alle persone che aveva in quel momento davanti.
Lei non era una Grifondoro che si lasciava trasportare dalle emozioni; non voleva esserlo! Così decise di placare le emozioni violente allontanandosi dalla causa. Voleva anche dimostrare un autocontrollo, di cui negli ultimi giorni ne era priva, alle persone nella stanza e soprattutto a se stessa; così, fece un lento e profondo respiro, sorrise alle due e si diresse verso la porta d' uscita nel modo più naturale possibile ma quando, per aprirla, sfiorò il pomello arrugginito della porta, quest' ultimo si presentò come un' occasione perfetta di sfogo: lo impugnò saldamente, fino a che le nocche le divennero bianche e aprì la porta con un gesto improvviso. La richiuse con una forza violenta, derivata da tutto il nervosismo, da tutto il suo non autocontrollo che stava aumentando sempre più.
Scendendo le scale che portavano alla sala principale, sentì la porta dietro di sé riaprirsi e quindi aumentò il passo, già da prima veloce e pesante. Aveva il respiro affannoso, gli occhi appena velati e una grande e grigia confusione in testa, priva di un qualsiasi squarcio di colore, nessun filo di luce che gli garantiva di riconoscere il mondo intorno a lei; le sembrava tutto estraneo...o forse era lei l' estranea in quel luogo?
Sentì, in un preciso momento, di essere andata contro qualcuno, mentre camminava. Un maschio: le era arrivato un leggero profumo maschile al naso. Alzò la testa e si ritrovò due occhi grigi che la guardavano e ne riconobbe Draco Malfoy
-Scusa- gli disse subito mentre sentì un grande calore passarle il corpo fino a salirle sulle guance
-La prossima volta stai attenta, guardati intorno e non per terra, Mason-
-Certo, scusa- gli ripeté e si allontanò da lui velocemente ma non tanto da sentirlo salutare Alesha. La rabbia che era stata sostituita dalla tristezza e dalla confusione, tornò.
-Hai visto per caso la Mason passare Draco?-
-E' là- indicò lui il punto in cui si trovava Vera –Mi è appena venuta addosso- aggiunse ghignando
Alesha ridacchiò leggermente, guardò Vera negli occhi e poi si rivolse di nuovo a lui -Certamente non ti è venuta addosso involontariamente- Il Serpeverde riprese a ghignare e lanciò un' occhiatina a Vera –Posso sapere il motivo?-
Si ripresentò sulle mani ancora quel formicolio. Avrebbe tirato addosso un lampadario ad Alesha pur di farla tacere o meglio sarebbe ricorsa alle mani e non le sarebbe importato se le avesse usate tanto da vederne sgorgare del sangue.
-Come posso dirtelo Draco, vediamo...- la cosa che più infastidiva Vera era il modo con cui Alesha si esprimeva in quel momento, con lunghe pause tra una parola e l' altra, mentre lanciava occhiatine complici e divertite a Malfoy che stranamente sembrava annoiato e intervenne prima che Tina continuasse a parlare con voce falsamente seria –Non farla troppo lunga Turner, ho già capito...dichiarati pure Vera-
Calore.Vergogna. Rabbia. Non prestò attenzione o si obbligò a non prestarla verso le risate degli altri due e velocemente sfoderò la bacchetta. La strinse saldamente...troppo saldamente; d' altronde era il suo unico pilastro di sostegno, grazie al quale non poteva cadere.
-PIETRIFICUS TOTALUS!- urlò indirizzato a tutti e due. Ma l' incantesimo non li colpi perché si scansarono in tempo.
-Vera!- una voce spaventata e sorpresa arrivò alle sue spalle: Josh. -Che stai...facendo?!-
La ragazza in questioni si sentì soffocare, ma nessuno le stava facendo niente; si sentì subito dopo con il respiro affannoso, ma non stava correndo; non sentì cosa gli altri stessero dicendo: vedeva le loro bocche muoversi, ma nessuno le aveva privato dell' udito. Vide, quello sì; vide due occhi tanto simili ai suoi non come colore, perché quelli di suo fratello erano caldi, quasi ocra, ma come forma.
-Sediamoci- le disse prendendola per tutte e due le braccia.
-Josh, ti consiglierei di lasciarla sola. Sai, anche se siete fratello e sorella, non siete per niente simili-
-Non ho bisogno del tuo consiglio Alesha-
-Fa' come vuoi. Ti potrebbe servire l' incantesimo protego, con quella lì non si sa mai...andiamo Draco- si rivolse a Malfoy che era stato per un breve tempo perso nei suoi pensieri –Ci si rivede Josh!- dopo avergli fatto l' occhiolino Alesha e Draco uscirono definitivamente dalla sala comune.
Vera si era già seduta dapprima su una poltrona e restò rigida fino a che suo fratello non le rivolse la parola –Alzati un attimo- La sorella corrugò le sopracciglia e non ottenendo nessuna risposta fece svogliatamente quello che le aveva chiesto. Lo guardò prendere il suo posto nella stessa poltrona e invitarla a sedersi sulle sue gambe. Gli sorrise debolmente e si lasciò circondare la vita dalle sue braccia; chiuse gli occhi.
-Vera, non sono venuto qui per farti dormire...- lei, controvoglia gli riaprì e se li ritrovò leggermente appannati –Perché hai lanciato quell' incantesimo prima? Contro di loro-
Si schiarì la voce –Mi andava-
-Non è il tipo di risposta che volevo sentire...-
-Che tipo di risposta vorresti sentire allora?- gli chiese girandosi verso di lui -Non so..."mi hanno fatto arrabbiare" o "ero già incavolata di mio e non volevo che nessuno mi rivolgesse parola, quindi li ho lanciato un pietrificus"....- lei si accoccolò ancora di più a lui dopo quell' ultima frase -...oppure "mi stavano prendendo tutti in girotondo"- La ragazza lo guardò stupita e rise contro la sua spalla e anche lui la seguì poco dopo.
-Dove l' hai presa questa?-
-Non mi ricordo dove l' ho sentita sinceramente...allora?- Vera prese un gran respiro- un po' tutte le cose che hai detto tu; ero già arrabbiata con Alesha perché...- nascose la testa nella sua spalla -Perché mi ha detto che in un certo senso usciva con te e...Roxie le ha tenuto la parte invece di tenerla a me. Poi mi sono scontrata contro Malfoy e...è arrivata anche Alesha e...sai insomma com' è andata a finire-
-Perché non vorresti che uscissi con Alesha?- le chiese sorridendo -Perché? Perché è una santarellina quanto tu-sai-chi è un nato babbano!- esclamò scaldandosi -...non mi piacciono le sue ideologie, ecco il perché-
-Capisco....comunque non è successo niente per adesso...in quest' ultima settimana ci siamo parlati un paio di volte e basta. Tu invece Vera che hai fatto? Roxie mi dice che ti vede strana da quando hai parlato con Potter...- Vera sbuffò -Non è solo lei che ti vede strana, anche io me ne sono reso conto e...-
-E' tutto ok-
-Dimmi la verità. Se ti da ancora fastidio quel Potter me ne occuperò io come ho fatto prima delle vacanze di Natale-
-Ho detto che è tutto ok- le tremò leggermente la voce –Te lo dirò se non riesco a...a gestire la situazione. Promesso-
-Va bene; non ti chiedo altro perché siamo già in ritardo di 10 minuti dalle lezioni. Forza, alzati- Lei annuì e lo ringraziò prima che si separassero
Ciao a tutte! Ecco qui la prima parte dell' ottavo capitolo in cui vediamo questa Vera abbastanza nervosetta, forse un po' troppo eh, e facciamo conoscenza di Alesha Turner! Simpatica, vero?
Ormai vi sarete rese conto che ho modificato l' effetto dello specchio delle Emarb, l' ho reso più pericoloso (?). Secondo voi anche Harry è vittima di questo effetto di dipendenza o solo Vera lo è?
Come ultima cosa vi volevo ringraziare per le visualizzazione che so non essere elevate ma mi fa comunque piacere vedere il numero salire e vi chiedo se potreste votare la storia, se vi è piaciuta, o commentare con qualsiasi cosa vi passi per la testa, anche una critica o un vostro pensiero su una frase, visto che è la prima storia che scrivo, di modo che io non possa solo associarvi a numeri guardando le visualizzazioni ma anche a profili e quindi a persone.
Detto questo io vi saluto e ci rivediamo lunedì prossimo con la seconda parte del capitolo. Ciaooo♡
~anirbas~
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