♠ SUGURU ♠

Le parole di Luca mi hanno scosso nel profondo. Ora quando guardo Sato sono in grado di scorgere la sua fragilità. Pensavo fosse una divinità indistruttibile, l'asso del basket che tutti adorano. Perfetto.

Avevo dimenticato che ogni essere vivente è costituito da luce e ombra. Lo avevo messo su un piedistallo come fanno gli altri, ignorando la persona tormentata dietro quella maschera.

Grazie a Luca riesco persino a rivivere il momento in cui mi aveva voltato le spalle quasi con tenerezza. Era un ragazzino impaurito, fragile, soffocato da adulti stupidi ed ignoranti capaci solo di giudicare senza capire.

Ora posso abbracciare quel Satoru e riportarlo alla luce, pian piano. Fargli riscoprire parti di sé soffocate dalla paura.

Essere sé stessi, in una società giudicante come la nostra, è veramente difficile. Soprattutto se non hai una rete di salvataggio intessuta con fili di relazioni sane ed equilibrate. 

Lo aiuterò a tessere nuove trame. 

Voglio vivere questi pochi mesi che trascorreremo insieme trasmettendogli serenità e amore incondizionato. Non mi limiterò più. Lascerò il mio cuore libero di esprimersi senza remore.

Ai cocci penserò dopo la sua partenza.

Stamattina abbiamo entrambi gli allenamenti prima dell'orario scolastico. Evento raro come la congiunzione tra Saturno e Giove. Apro la porta ancora immerso nei pensieri e scorgo un'ombra tremolante davanti all'ingresso.

«Ciao» lo saluto.

Titubante alza uno sguardo smarrito su di me.

Improvvisamente mi sento come Wendy quando incontrò i bimbi sperduti.

♥ SATORU ♥

È sabato e Strabucks è affollato da far paura, non pensavo che nel week end ci potessero essere persone già sveglie alle 7 del mattino. Sono stordito dal rumore della folla che parla tutta insieme. Un paio di ragazzine si avvicina al tavolo ridacchiando. Forse se le ignoro non cercheranno di scambiare due parole. Alzo lo sguardo sulla folla al bancone e scorgo Sugu che svetta sopra tutte quelle magliette fucsia con la sua imponente altezza.

Perché queste donne sono tutte vestite uguali? Cerco di leggere la scritta di quelle sedute al tavolino accanto al mio, ma è coperta dalla bevanda.

«Oggi c'è la maratona per la lotta ai tumori al seno» Sugu appoggia i nostri caffè sul tavolo e si siede.

«Ecco spiegato il mistero» 

«Tu che orari hai?» recupera un elastico per capelli dal polso e se li lega in una coda, resto ammaliato dai suoi gesti sicuri e dalla chioma che fluttua leggera.

«Credo che avremo un'esercitazione sul tema» di solito non andiamo a scuola il sabato, ma in previsione degli esami i professori ci hanno chiesto di inserire un paio d'ore per fare delle prove. Ovviamente i nostri rispettivi club sportivi hanno colto l'occasione della scuola aperta per inserire allenamenti extra. Un ottimo metodo per farci arrivare distrutti al diploma.

«Io ho matematica invece. Quindi tu sarai impegnato per quattro ore mentre io per due» 

Che peccato, avrei voluto tornare con lui.

«Ti va se pranziamo insieme?» mi inchioda con quegli occhi penetranti.

«Mi piacerebbe ma... dovresti spettarmi per due ore» come vorrei che lo facesse.

«Ok. Andrò a farmi un giro in libreria con Peter e poi ti raggiungo davanti a scuola»  

Il cuore salta un battito. Sono felicissimo per questa svolta improvvisa ma nello stesso tempo l'ansia quasi mi soffoca: se il coach dovesse vederci? O se qualche mio compagno del club facesse la spia?

Non voglio rinunciare a passare del tempo con Sugu. Ingoio il boccone amaro della paura e sorrido «Ok. Posso scegliere io cosa mangiare?»

L'altro giorno mi hanno consegnato il volantino di un poke che ha appena aperto. Vende anche ravioli cinesi e bao. Sugu adorava i bao quando eravamo alle medie, spero che i suoi gusti non siano cambiati col passare del tempo.

(•ᴗ•) Note:

È un capitolo un po' corto, lo so. Ma volevo descrivere gli stati d'animo dei due ragazzi che recuperano un nuovo equilibrio dopo l'ennesimo colpo al cuore. 

Nella mia mente questa settimana ci sarà un doppio capitolo (°◡°♡) speriamo che gli eventi del mondo esterno non interferiscano!