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Capitolo 2

E andiamo con il secondo capitolo! Troppo bella questa storia, e non potete immaginare quanto sia bello tradurla! Un po' sboccata come linguaggio, ma con quello che si sente in giro dubito che rimarrete scandalizzati! Al prossimo aggiornamento amici!

"Il Dr. Louis Tomlinson prende come nuovo cliente il cantante Harry Styles."

Dopo il suo ultimo grande successo nell'utile intervento alla recente abbuffata di alcol e droga di Lindsey Lohan, il Dr. Louis Tomlinson deve ora affrontare la più grande sfida della sua carriera terapeutica: Harry Styles, l'ubriaco cantante diciannovenne ossessionato dalle droghe, malato di sesso e dei party selvaggi, vincitore di X Factor nel 2010. Dopo la recente esperienza di Styles vicino alla morte a causa di un'overdose, il management del giovane cantante ha deciso di metterlo nelle mani del giovane terapista ventiduenne. Dopo aver bucato (senza doppi sensi) la vetta della classifica degli psicologi a Oxford, Tomlinson si è laureato in anticipo e solo l'anno scorso ha ricevuto il suo PhD, ma è già diventato un volto noto nell'area di Londra e Manchester. La sua attitudine al rifiuto del nonsense e la profonda capacità di comprendere le persone sono state le caratteristiche principali della sua precoce carriera. Tomlinson, benché giovane, si è già occupato di numerosi casi esclusivi e Styles è solo la nuova aggiunta alla sua lunga lista di clienti - di cui tutti hanno chiaramente mostrato il grado di successo della terapia con la loro sobrietà e aderenza alle linee guida del terapista, ma anche attraverso la loro abilità nello stare sotto i riflettori ma lontano dai tabloid - a differenza di un certo cantante dai capelli ricci. Harry Styles è andato fuori controllo con le sue costanti uscite notturne con donne poco vestite, le furiose invettive, la sua non troppo discreta predilezione all'iniezione di strane sostanze all'interno del suo corpo, e la sua completa mancanza di qualsiasi senso di moralità e comportamento in pubblico. E' difficile credere che il giovane sarebbe potuto emergere con il testo strappalacrime di "Two hearts, One soul" o l'allegro motivetto di "What makes you beautiful". Mentre il cantante riposa e recupera le forze in ospedale, è stato riferito che durante la settimana il Dr. Tomlinson stesso farà una visita al ragazzo. E' tempo ormai per il dottore di incontrare il suo paziente più impegnativo. E' l'ultima occasione di Harry Styles e la più grande di Louis Tomlinson.

La cigolante apertura della porta della sua stanza interruppe Harry Styles dai suoi incubi e si preparò a dimostrare furiosamente la sua scocciatura per il disturbo, quando si trovò faccia a faccia con gli occhi più belli che avesse mai visto. Un po' snervanti, a dire il vero. L'intensità di quell'azzurro, fermo, penetrante. Si riscosse velocemente dalle sue fantasie e protestò indignato per l'interruzione.

"Chi cazzo ti credi di essere, per entrare nella mia stanza e distogliermi dai miei pensieri meravigliosamente, fottutamente incasinati? Vattene subito, prima che chiami la sicurezza."

"Taci, razza di coglione," fu la clamorosa risposta che ottenne dalla sua invettiva. Gli occhi azzurri rimasero fermamente concentrati sui suoi, una volta verde smeraldo, ora appannati.

Harry rimase a bocca aperta da quell'atteggiamento di sfida. Non aveva mai incontrato qualcuno che fronteggiasse così tranquillamente le sue parole ostili e gliele ributtasse contro. Dire che era irritato sarebbe stato un eufemismo. Dire che era scioccato sarebbe stato troppo tenue.

"Per rispondere alla prima domanda, sono Louis Tomlinson, e sono il tuo nuovo terapista. Ora, Harold Edward Styles, a meno che tu non voglia ritornare alla tua noiosa vecchia vita e lavorare in un panificio di una piccola città dove nessuno sa come ti chiami e non hai né soldi né futuro, faresti meglio a tacere e sentire quello che ho da dirti."

"Da adesso fino a quando dura la tua sospensione dalla SYCO, sei bloccato con me. Questo significa che per due ore al giorno, tre volte a settimana, dovrai vedere la mia splendida faccia. Significa anche niente droghe, niente alcol, e niente puttane. Non roteare gli occhi, Harry. Pensi davvero che una donna di trentadue anni sia interessata a te per la tua personalità zuccherina? No. Ora, abbiamo davanti a noi dei giorni davvero difficili se non fai esattamente come ti dico. Sei la barzelletta dell'industria discografica al momento. Lo capisci questo? Come hai potuto ridicolizzare Simon, che ha messo tutta la sua fede ed energia nel supportarti? Ora, dacci un taglio con la cazzata del bastardo pieno di sé, segui le mie linee guida, e sono sicuro che saremo in grado di tornare insieme sulle montagne russe della vita."

"DIO SANTO. PENSI CHE STARO' AD ASCOLTARE UN GIOVANE TERAPISTA DI SUCCESSO CHE E' QUALCUNO SOLO PERCHE' HA FOTTUTO LINDSEY LOHAN FACENDOLE SEGUIRE LE SUE LINEE GUIDA? NON PENSARE NEMMENO PER UN FOTTUTO SECONDO CHE IO STARO' QUI A SENTIRE QUELLO CHE HAI DA DIRMI..LASCIAMI DA SOLO A FOTTERMI. MI HAI FATTO INNERV.."

*beep*

Le parole di Harry furono troncate dal suono del pulsante che schiacciò Louis per chiamare l'infermiera. "..non dovresti.." lo avvisò Harry nervosamente.

"Hai perso le parole, Styles? Il gatto ti ha mangiato la lingua? O dovrei dire la micia?" Louis sogghignò, realizzando di averla finalmente avuta vinta.

Il silenzio nella stanza fu interrotto dall'entrata dell'infermiera che era nelle vicinanze. "Sì, signore?"

"Il paziente sembra essersi sforzato eccessivamente per oggi. Non vogliamo danneggiare le sue corde vocali più di quanto non abbia già fatto. Penso che un lungo, piacevole riposino sarebbe perfetto per Harry."

L'infermiera iniettò del calmante nella flebo di Harry e lasciò la stanza. Harry guardò Louis con un nuovo rispetto e, prima che i suoi occhi sonnolenti si chiudessero, Louis lo sentì mormorare, "..bastardo.."


1 settimana dopo

"Oww! Toglimi le mani di dosso, coglione!"

Louis sentì una maledizione smorzata ed improvvisamente la porta del suo ufficio si aprì, un corpo magro e spettrale si buttò dentro, e la porta si richiuse sbattendo.

"Mi fa piacere vederti entusiasta per la nostra prima sessione insieme, Harry. E sei solo quarantacinque minuti in ritardo."

Harry mormorò una vaga risposta e si diresse verso il divano di fronte la scrivania di Louis, dove si gettò, con il suo interminabile busto e le sue lunghe gambe a protendersi oltre il mobile.

Louis si prese un secondo per gettare uno sguardo d'apprezzamento al nuovo look rasato di Harry. Cercò di ignorare il modo in cui la maglietta bianca del suo paziente si adattasse perfettamente al suo torso scolpito, o al modo in cui i suoi pantaloni fossero pericolosamente abbassati sui fianchi dell'appena diciannovenne. Per non parlare, del modo in cui i suoi ricci color cioccolato ricadessero perfettamente, incorniciando il suo volto ora pallido e smunto. Spettralmente bello erano le parole che vennero in mente al Dr. Tomlinson, in merito al suo nuovo cliente.

"Visto abbastanza?" fece con un ghigno dalle labbra più piene e incredibili che avesse mai visto. Era un vero peccato che dicessero così tante merdate, osservò Louis silenziosamente. Fece un gran sospiro e rivolse la sua attenzione all'arrogante imbecille di fronte a lui.

"Allora, Harry, perché pensi di essere qui?" iniziò la sessione Louis.

"Perché il maledetto management mi ha obbligato. Non c'è niente che non vada in me. Tutti vanno alle feste, tutti bevono, tutti prendono droghe, e tutti fanno sesso. Si chiama vivere. Non lo saprai mai, stando sempre qui in questo minuscolo ufficio, con la tua minuscola sedia, e il tuo lavoro noioso, e i tuoi clienti noiosi..sei fortunato ad avermi. E' difficile trovarmi."

"Sì, Harry, non sei niente di speciale," mormorò Louis sarcasticamente. "Dunque, per cosa hai vissuto finora? Perché, per quello che ricordo, tu eri il dolce, carismatico e sfacciato diciassettenne a cui non sembrava vero di avercela fatta ad andare in TV, e addirittura vincere X Factor."

"Beh, è cominciato all'incirca un anno dopo i singoli, i Brits e tutta quella merda che non significa nulla. Bere ti riempie (letteralmente), ti dà amici (anche se momentanei), e ti aiuta a dimenticare che sei solo..non che mi importi. Bevo solo perché è divertente e mi porta, come tu gentilmente le hai definite, alle puttane. Preferisco chiamarle romantiche storielle da una notte. Andiamo, doc, procediamo con le domande. Mi chiederai dei miei sentimenti adesso?"

"Bene, Sig. Styles, considerando quanto sono consapevole dei tuoi sentimenti, specialmente dopo il tuo piccolo scatto d'ira fuori dalla mia porta, lascerò questa parte alla tua immaginazione. A meno che, ovviamente, tu non voglia condividerli" rispose Louis con calma.

"Sì, ho un sentimento. Di repulsione. Per te. Non mi piaci."

"E che cos'è che non ti piace di me?"

"Sei uno stupido, spocchioso, imbecille che pensa di sapere tutto su di me."

"Okay, Harry. Ma non è questa la vera ragione per cui io non ti piaccio, vero?"

"..no.." rispose tranquillo. "Non mi piaci perché ti servi della mia merda per rilanciarmela contro. Non te ne frega niente dei miei sentimenti, e puoi andare a fare in culo. Suppongo che tu non mi piaccia perché..tu mi vedi attraverso."

"Ora, stiamo facendo progressi. Bel lavoro, Harry."


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