Chapter 28
Sofia.
Vedo tutto sfocato. Non so dove e con chi sono. Ma sento il suo profumo quindi mi tranquillizzo.
Ho un mal di testa tremendo e cerco di aprire gli occhi per trovare una bottiglietta d'acqua ed un'asprina per farmi passare questa emicrania.
Mi acceco guardando la luce che proviene dalla finestra. Sono in camera sua. Ho una sua maglia addosso e non ricordo assolutamente cosa sia successo e il perché io mi ritrovi qui.
Mi metto a sedere ma sento la mia testa girare e girare ancora e cerco di tenerla ferma con le mani ma non sto meglio.
Ho bisogno del bagno o vomiterò sul tappeto di Jason.
Mi faccio forza e mi alzo ma purtroppo non resisto e travaso tutta la mia anima poco distante dal tappeto della sua stanza.
Sento dei rumori e non so se sono io ad immaginarli o se sono veri.
"Sofia" dice entrando Jason poco dopo
"Mhh sto malissimo" dico asciugandomi la bocca sporca
"Non avrei dovuto lasciarti sola ieri..." dice
"Credo di aver dormito per tutto il tempo in cui sei stato via" dico
"Sofia, non ricordi nulla...Ti sei ubriacata con una bottiglia di Jack Daniel's" dice
"Sto troppo male per farmi anche sgridare dal mio coinquilino" dico alzandomi
"Non ti sto sgridando! Ti sto solo ricordando cosa è successo, è solo la metà di ciò che è accaduto ieri sera" dice
"Non sono sicura che sia importante dato che non ricordo nulla" dico
"Invece ti conviene ascoltarmi..." dice
"Lo farò. Ma prima ho bisogno di un qualcosa per il mal di testa e di andare in bagno o rischio di vomitare il resto del liquore qui" dico
Mi accompagna in bagno e mi sporge un'aspirina per la mia povera testa che sta scoppiando.
"Fino a dove ti ricordi?" chiede dopo che mi sono ripresa dal sesto episodio di vomito
"So che Ezra è andato via senza salutarmi e che tu sei andato in centro per delle commissioni. Poi ho il vuoto" dico
"Immaginavo" commenta
"Cosa è successo?" chiedo incuriosita
"Mi hai chiesto di farlo" risponde dopo un paio di minuti di silenzio ai quali non ho fatto caso dato che il mio cervello continua ad emettere suoni confusi
Sbarro gli occhi e non credo alle sue parole.
"Io e te abbiamo fatto sesso?!" chiedo
"No. Non potevo permetterti di compiere quell'errore...eri irresistibile e non sai cosa mi hai fatto provare quando cercavo di trattenermi dal farlo" risponde
Non ho parole e non immagino me stessa chiedergli di fare sesso in quelle condizioni.
"Ti ringrazio" dico le uniche parole che mi vengono in mente
"Non potevo usarti in quel modo. Eri ubriaca...e noi non stiamo assieme" risponde
"Già" dico immaginandoci assieme
"Mi dispiace di averti...insomma, di essere stata un problema per te" dico
"Non sei stata un problema, sono io il problema qui" dice
"No, Jason." dico alzandomi dal water sul quale mi ero accomodata
"Non sei il problema, tra noi non c'è nessun problema" dico andando verso di lui per poi reggermi ad un suo braccio
"Invece si" dice
"Quale?" chiedo
"Avrei voluto fare sesso con te se non fossi stata ubriaca e fossi stata d'accordo" risponde
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