Capitolo 5
Che stronzo! Non può averlo detto veramente, sto sognando vero? E' solo un incubo...
Mi tiro un pizzicotto sul braccio, ma niente; è tutto reale.
Mi giro e me ne vado mentre nella mia testa mi ripeto: non piangere sofia, non piangere sofia, non piangere sofia.
Mentre mi allontano da casa di Marco vedo Toby, e lui vede me. Anche il mio migliore amico è pieno di lividi violacei che gli coprono gran parte del volto e ha un brutto taglio vicino al mento.
Oggi non me ne va proprio una giusta eh!
Faccio finta di niente e continuo a camminare, ma Toby mi raggiunge e mi dice:
«Si può sapere che cazzo ci facevi ancora da quello lì?» chiede con voce piena di odio
«E' così difficile da capire? Marco ti ha solo usata, probabilmente per attirare l'attenzione di Michelle e a lui non gliene frega niente di te. Niente, lo capisci? A me sembra di no, altrimenti non continueresti a vederlo»
«Grazie per avermelo ricordato... tu si che sei un vero amico»
«Scusami, non volevo dire quello. Solo ti prego non vederlo più, non ti merita» dice abbassando lo sguardo
«Tu invece puoi cercare capire che per me e difficile evitarlo. Sta sera ho anche una cena con la sua famiglia»
«Non andarci allora»
«La fai facile tu! Sai benissimo com'è fatta mia mamma...»
«Hai ragione. Io voglio solo che tu sia felice, non voglio vederti soffrire»
Gli sorrido, lui si avvicina a me e mi bacia.
Per un attimo mi sembra di tornare a respirare.
Ma cosa stiamo facendo!? Toby è il mio migliore amico, niente di più, per non parlare del fatto che piace ad An e io lo sto baciando. Che persona orribile che sono.
Mi stacco da lui e abbasso lo sguardo.
«Scusa...»
«Tranquillo,era solo un bacio insignificante» cerco di nascondere l'agitazione
«Sì sì, scusa ancora» per un attimo non gli credo, ma poi penso che quel bacio non vale niente, ci siamo solo fatti trasportare dalle emozioni.
Lo saluto con un cenno della mano e poi proseguo verso casa mia.
Quando arrivo a casa, mi rendo conto di essere in ritardo per la lezione di danza.
Dato che mia mamma oggi non lavora, le chiedo se mi può per piacere portare in palestra, lei annuisce così salgo in camera a prendere la sacca e lei va ad accendere la macchina.
Mentre ci dirigiamo verso la palestra, mia mamma mi chiede:
«Dove eri finita? Non avevi detto di essere stanca?»
«Sì, ma poi ho visto che era una splendida giornata e ne ho approfittato per fare una passeggiata» rispondo ma vedo lo sguardo di mia mamma e noto che non se l'è bevuta.
Per fortuna arrivo in tempo in palestra, altrimenti avrei dovuto fare cinquanta piegamenti.
Ad allenamento provo la coreografia di gara, i provinciali sono sempre più vicini. Quest'anno si terranno nella mia città, e ne sono molto felice. I miei genitori e mia sorella ci saranno di certo. Spero di qualificarmi così da poter accedere ai regionali.
Quando finisce l'allenamento ed esco dalla palestra, mi stupisco dal fatto di trovare mia mamma in macchina che mi sta aspettando. Non pensavo venisse a prendermi.
Salgo in macchina e dico:
«Ciao, mamma! Che ci fai qui?»
«Ciao amore mio! Dovevo passare in banca e quindi ho pensato di venirti a prenderti» risponde
«Grazie, se non ci fossi tu... »
«Chissà che guai» controbatte ridendo
«Come ti vesti per sta sera?»
«Un paio di pantaloni e una maglietta, penso. Perché?» chiedo infastidita
«Mah, troppo semplice. Poi dobbiamo fare bella figura con il collega di papà e la sua famiglia. Io metterei quel vestito bianco e nero che hai comprato qualche giorno fa, no?»
«Mamma, non devo mica andare a prendere un oscar» dico pensando a Marco
«Sofia, sono tua madre, pensi che non l'abbia capito? Guarda che sono stata anch'io giovane. Marco ti piace. Pensi che non me ne sia accorta?» dice facendomi l'occhiolino
Ma come fa? Non riesco proprio a mentire, mia mamma mi conosce troppo bene. E poi non mi dispiace parlarne con lei, mi ha sempre confortata e dato consigli utili. Io e lei abbiamo un bellissimo rapporto, è come se avessi una mamma per amica.
Durante il tragitto da palestra a casa, racconto a mia mamma tutto ciò che è successo tra me e Marco, dal suo arrivo fino a oggi pomeriggio.
«Sono sicura che in fondo gli piaci. Lasciagli tempo, i maschi sono duri di comprendonio. E poi anche se non fosse così, è lui che ci perde, non di certo tu» dice sorridendo
«E poi sono sicura che non durerà molto con Michelle» controbatte ed entrambe scoppiamo a ridere.
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