Capitolo 4
Ieri sera ho raccontato ad An la giornata passata con Marco, era felicissima per me. Lei mi ha parlato di quando Niccolò fosse gentile e simpatico, ho insistito sul fatto che avesse una cotta per lui ma lei continua a negare. Devo assolutamente scoprire cosa mi nasconde.
Oltre a questo, Hanna mi ha comunicato che oggi non ci sarebbe stata a scuola perchè non si sentiva bene.
La mattinata non potrebbe iniziare peggio di così. An non c'è, mi sono alzata tardi e Kate non vuole uscire da questo maledetto bagno. Ho la sensazione che la giornata andrà di male in peggio.
Quando mia sorella si decide finalmente di uscire dal bagno, ci entro per darmi una sistemata e poi scendo di sotto. In cucina mia mamma, mio papà e Kate stanno facendo colazione, io prendo una mela saluto tutti ed esco.
Durante il tragitto ascolto un po' di musica e mi preparo psicologicamente per la lezione di matematica.
Appena metto piede a scuola, assisto ad una scena che mi lascia letteralmente a bocca aperta. Michelle e Marco si stanno baciando. Mi tremano le gambe, il cuore mi batte all'impazzata e non riesco a trattenere le lacrime. Marco mi vede, si allontana da lei e viene verso di me; io corro in bagno, chiudo la porta e mi lascio cadere a terra con le spalle rivolte alla porta.
Non ci posso credere, sono solo una stupida. Michelle è riuscita ancora una volta a rovinare tutto e io non posso farci niente. Per una volta, una cazzo, avevo la sensazione che le cose andassero bene. Io e Marco non abbiamo iniziato con il piede giusto ma stavamo iniziando a conoscerci e invece sono la solita illusa. Mi sono lasciata andare, ho aperto il cuore a qualcuno dopo tanto tempo e...
Io credevo veramente ci potesse essere qualcosa, che idiota che sono. Come ho potuto abbassare la guardia? Come ho potuto lasciarglielo fare di nuovo?
Lui ha giocato con i miei sentimenti, lo sapeva che c'era una parte di me che era attratta e io mi sono fidata. Stupida, stupida,stupida!
Non lo voglio più vedere, anzi non voglio più avere a che fare con entrambi.
Le lacrime non smettono di scendere e di rigarmi la faccia. Sono calde e io sento che portano con sé tutto il dolore che sto provando.
Dopo tutto il tempo che è passato, lei ha avuto il coraggio di rifarlo di nuovo. Mi ha vista debole e mi ha attaccata. Chi non lo farebbe? Chi non colpirebbe il nemico proprio quando è vulnerabile?
L'amore o qualsiasi altro sentimento che ne sia in relazione rende fragili.
''Amare significa distruggere e essere amati vuol dire essere distrutti'' le parole di Jace, uno dei miei personaggi preferiti di Shadowhunters, mi riecheggiano nella mente.
Quanta verità...
La giornata è iniziata malissimo ma questo non significa che debba per forza continuare con questa piega. Mi dispiace solo non avere An al mio fianco.
Mi alzo, faccio un grande respiro, esco dal bagno e mi sciacquo la faccia. Mentre cammino in direzione della classe Marco mi raggiunge.
«Hei sofi, aspetta! Posso spiegarti...» dice con voce tremante
«Non hai nulla da spiegarmi» rispondo con tono duro e faccio di tutto per trattenere le lacrime ma loro non hanno intenzione di ascoltarmi.
Entro in classe con gli occhi rossi e lucidi e quando Toby mi vede, corre verso di me e mi abbraccia forte. La campanella però suona e lui torna al suo banco controvoglia.
A pausa decido di andare a prendere qualcosa di buono alle macchine per tirarmi su di morale. Michelle mi vede e mi raggiunge, ovviamente seguita dalle sue cagnoline.
«Ciao mia cara dolce e bella Sofia, come stai? Posso parlarti?» dice con tono gentile ma letale
«Cosa vuoi?»
«Camilla, Lizzy potete andarvene. Aria!»
«Certo tesoro» dicono andandosene
«Volevo semplicemente sbatterti in faccia la mia vittoria. Marco è mio, è il mio fidanzato. Anche lui ha scelto me, proprio come ha fatto Michele. Quindi vedi di girare alla larga da Marco o te la farò pagare. Ciao ciao sfigata!» dice con tutto il veleno che ha in corpo e poi se ne va trionfante
Toby corre verso di me e mi abbraccia fortissimo.
«Cos'è successo?» chiede
Gli racconto tutto, ma solo allora mi accorgo di aver fatto la cosa più sbagliata del mondo.
«Ora me la paga»
«No, ti prego. Cosa pensi di risolvere?» dico quasi urlando
«Niente, ma almeno placherò la mia voglia di fare a pugni»
Gli afferro il polso per trattenerlo ma lui riesce a liberarsi facilmente.
Toby raggiunge Marco che stranamente è in compagnia di Michelle e gli sferra un pugno, così inizia una rissa.
Tutti sono paralizzati, nessuno muove un dito, ridono, scherzano, incitano. Ma che razza di persone sono, nessuno li ferma. Corro e mi metto tra di loro.
«Basta! Non siete dei bambini! Che cazzo vi prende?» dico urlando, così facendo attiro l'attenzione della preside
«Marco, Toby subito nel mio ufficio e voi andate subito a lezione» dice incazzata nera.
Il resto della mattinata passa abbastanza in fretta, il mio pensiero passa da Marco a Toby per tutto il tempo. Non ero mai stata il motivo di una rissa e credo che non vorrò mai più esserlo.
Stasera devo andare a casa di Marco per una cena, a quanto pare i nostri genitori sono molto amici e il caso vuole che i nostri padri siano addirittura colleghi, che meraviglia!
Quando torno a casa non mangio quasi niente, non ho fame. E' come se avessi un enorme buco nello stomaco.
Mia mamma non è una cretina e si accorge che c'è qualcosa che non va.
«Amore mio, tutto ok?»
«Sì sì, tranquilla. Sono solo stanca»
«Se c'è qualcosa che non va puoi dircelo, lo sai vero?» chiede mio padre
«Certo, ma sono solo stanca»
«D'accordo» dicono in coro
«Piuttosto parliamo di stasera» dice Kate cambiando discorso, deve aver intuito che non ne volevo parlare
«Io vado in camera a riposare» affermo e poi mi alzo dal tavolo e mi dirigo verso camera mia.
Non ho voglia di parlare di questa cosa con nessuno, non voglio essere consolata, non voglio vedere nessuno, voglio solo mettermi le cuffiette e... fanculo tutto.
Quando arrivo in camera mia, mi affaccio alla finestra e vedo il sole che splende alto in cielo.
Così decido di andare in giardino, sotto il sole si riposa meglio, giusto?
Appena arrivo in giardino trovo Marco che sta saltando la recinzione? Che cazzo ci fa qua?
Ha il viso coperto di lividi e un labbro tagliato, è bello anche quando è messo male.
Non posso farci niente, sono attratta da lui nonostante tutto.
«Sofi, ti prego ascoltami!» mi supplica
«No, io non ti voglio più vedere. Non ti è chiaro?» mi avvicino a lui e gli tiro uno schiaffo
Oddio, cosa ho appena fatto? Non posso crederci. Non è una cosa da me, ma per un attimo mi sono sentita sollevata.
«Capisco che sei arrabbiata ma ascoltami» dice disperato
«Parla!» dico alzando la voce
«Non è meglio andare a casa mia? Non c'è nessuno» chiede
Come mai a casa sua non c'è mai nessuno, dove stanno questi qua tutto il giorno?
Marco mi guarda supplichevole, con degli occhioni grandi grandi. Alla fine mi faccio convincere e rispondo scocciata:
«E va bene»
Arriviamo in fretta a casa sua e appena entriamo dice:
«Non era mia intenzione illuderti e tanto meno farti soffrire. Mi piace Michelle e non posso farci niente, lei è bella e popolare. Non provo nulla per te, sei fantastica, sei simpatica e gentile ma...»
Il mio cuore piano piano si sgretola in mille pezzi, come uno specchio che si frantuma. Marco mi piace, e sentirsi dire queste cose mi fa davvero male. Mi sento piccola e stupida.
Non dico niente e mi giro per andarmene ma Marco mi afferra il polso, mi guarda e dice:
«Ma sono uno stupido, tengo tanto a te e ti voglio bene. Odio quando Michelle ti tratta male. Ti giuro non volevo farti soffrire, sono un cretino e Toby ha fatto bene a picchiarmi. Questo ovviamente non vuol dire che non lo odii» dice tutto d'un fiato.
Dove lo trova il sarcasmo in questa situazione lo sa solo lui...
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