Capitolo 18
Oggi a scuola è stata una vera noia mortale. Ero talmente stanca che per poco non mi addormentavo sul banco. Avrei fatto volentieri un pisolino, ma Lara continuava a stuzzicarmi. Quindi ho passato la maggiorparte del tempo a disegnare o a giocare a battaglia navale insieme a lei. Proprio per questo, non ho minimamente idea di quello che abbiamo fatto oggi. Ma sinceramente ora non mi interessa, non vedo l'ora di arrivare a casa e farmi una bella dormita.
L'unica cosa positiva di questa giornata è stata la verifica di scienze. Credo di avere risposto correttamente a quasi tutte le domande, sono orgogliosa di me. Non vedo l'ora che mi consegni la verifica per sapere che voto ho preso.
E poi manca solo un'ora di scuola e potrò finalmente schiacciare un bel pisolino.
Il prof di arte ci porta in laboratorio perchè vuole farci disegnare. Ha intuito che eravamo tutti un po' stanchi e quindi ci lascia svagare.
E' per questo che lo adoro con tutto il mio cuore. Oltre ad essere super bello è anche super gentile. La sua fidanzata deve essere proprio fortunata.
«Allora ragazzi, qui ci sono i fogli, i pennelli e le pitture. Prendeteli e disegnate ciò che volete. Alla fine della lezione scrivete il vostro nome e cognome e lasciateli sul banco. Quando saranno asciutti li porterò in classe e i più belli saranno appesi. Martedì prossimo li guarderemo è ognuno spiegherà il significato del proprio. È tutto chiaro?»
«Si» rispondiamo in coro
«Perfetto, ricordatevi delle verifiche di dopodomani. Buon lavoro a tutti!»
Mi metto subito al lavoro e inizio a disegnare.
Voglio disegnare una città bagnata dalla pioggia, ma con un bellissimo arcobaleno che si forma vicino a quelle nuvole scure e torbide.
Verso la fine dell'ora posso dire di aver finito, sono soddisfatta. Mi avvio verso la porta per andare a lavare i pennelli che ho usato.
Mentre raggiungo l'uscita mi giro per vedere cosa sta disegnando Marco. Sul suo foglio compare un prato visto dall'alto, è pieno di fiori bellissimi. Non pensavo che fosse così bravo a disegnare. Devo ammettere che sono alquanto stupita.
Quando mi giro Michelle mi rovescia addosso della pittura gialla. La mia maglia e la mia faccia sono cosparse di colore.
«Ops» è l'unica cosa che riesce a dire.
Sento la rabbia salire, in questo momento se fossi in un cartone animato mi rappresenterebbero con il fumo che esce dalle orecchie. Questa volta non starò ferma, ha esagerato e gliela farò pagare. Prendo la prima cosa che mi capita a tiro: la tinta blu.
Mentre lei è intenta a ridere, io tolgo il tappo al barattolo e svuoto il contenuto sopra i suoi capelli.
Quanto se ne accorge inizia a urlare come una gallina e le scendono le lacrime.
Mamma mia se godo, penso sia la cosa più bella che abbia mai fatto in tutta la mia vita. Dovrei farlo più spesso.
Marco mi guarda incredulo e sul suo volto compare un sorriso.
Beccati questa gallinaccia dei miei stivali.
Sofia 1- Michelle -1
Il prof si accorge di quello che abbiamo fatto, il pavimento è cosparso di colore. Ia tinta blu sta gocciolando dai capelli della mia perfida nemica e oltre ad averla imbrattata tutta ha raggiunto pure il pavimento.
Sembra un polipo, ops.
«Datevi un pulita e andate dalla preside! Avete esagerato ragazze, mi dispiace ma non posso tollerare un tale comportamento»
«Ma ha iniziato lei!»
«Non è vero ha iniziato Sofia» dice quella stronza con le lacrime agli occhi
«Non mi interessa. Assumetevi le vostre responsabilità e andate dalla preside immediatamente!»
Andrò dalla preside ma almeno mi sono vendicata. Non c'è niente di più appagante.
Dopo esserci sistemate raggiungiamo l'ufficio della preside ed entriamo.
«Il professore di arte mi ha comunicato ciò che è successo durante la sua lezione. Questo comportamento oltre ad essere infantile è molto irrispettoso, sia nei confronti del professore interessato sia verso l'ambiente scolastico» si ferma per un attimo
«Ovviamente sarete punite in modo adeguato. Siccome la vostra media è abbastanza alta e durante gli anni avete sempre tenuto un comportamento rispettoso, vi propongo due alternative» altra pausa
« Dovete scegliere se saltare la gita scolastica che si terrà in Inghilterra oppure presentarsi questo pomeriggio per pulire la classe. In più, sabato mattina dovrete aiutare la bidella a pulire la palestra e presterete servizio in mensa per tre giorni. A voi la scelta»
Questa è tutta pazza! Per un po' di pittura io devo praticamente ristrutturare la scuola e diventare cuoca. Oltre a questo devo passare il tempo con quest'oca. Evviva!
«Allora?»
«Va bene preside, aiuterò a ripulire»
«Bene signorina Bianchi»
«Io non ci penso minimamente a pulire. Abbiamo delle bidelle per questo!» sbraita Michelle
«Signorina, non si rivolga alla sottoscritta con questo tono o oltre alla gita sarà anche sospesa»
«Mi scusi. Aiuterò anche io»
«Benissimo, vi aspetto alle due nel mio ufficio per essere certa che ci siate. A dopo»
Usciamo entrambe dall'ufficio senza aprir bocca.
«E' tutta colpa tua!» urla Michelle in corridoio
«Mia? Ma se sei stata tu la prima ad iniziare! Vorrei ricordarti che chi la fa l'aspetti»
«Questo non sarebbe successo se tu avessi tenuto gli occhi a posto! La prossima volta che ti azzardi a guardare il mio fidanzato, ti strappo gli occhi con le mie stesse mani»
«Scusa non sapevo che Marco fosse una tua proprietà privata. E comunque io guardo chi mi pare e piace e se a te non va bene... prego quella è la direzione per fanculo. Ci saresti dovuta andare già parecchio tempo fa, ti stanno aspettando» detto questo mi volto e ritorno in aula di arte per prendere le mie cose.
Spero che Hanna mi abbia aspettato, non voglio tornare a casa da sola.
Per fortuna appena metto piede fuori dalla scuola la scorgo in lontananza, che sollievo.
La raggiungo e mentre percorriamo la strada verso casa le racconto di quello che è successo dalla preside.
Mi aspettano dei giorni intensi e un pomeriggio lunghissimo. Spero solo di fare in fretta perchè ho danza e non posso permettermi un ritardo.
Non oso immaginare la reazione dei miei quando verranno a sapere cosa ho combinato.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro