IL PESO DELLA NECESSITÀ: 1. LE REGISTRAZIONI
I nemici che possono riescir pericolosi
sono sempre abbastanza scaltri per non esporsi al pericolo. (Napoleone Bonaparte)
(The Heavens Are Telling, Haydn, Mormon Tabernacle Choir)
<<Vain? Sybil Vain, dice? No, mai sentito nominare. - ... - Perché mai dovrebbe chiedere anche a mia figlia? Se le hanno detto che è stato qui non so che farci, né io né Maria conosciamo questo Vain e comunque non mi segno certo i nomi di tutti quelli che entrano nel mio bar. E ora, se non deve prendere nulla, mi lasci lavorare.>>
<<Ridevo perché parli di quel tizio, sì, un tizio che vede il futuro, no? Ne ho sentito parlare, ma non ci sono mai andato...dicono abbia le visioni...se è lui, vive da queste parti, ma a quanto ne so è un senzatetto e un vecchio pazzo. Secondo me quelle sui poteri sono tutte stronzate messe in giro da qualche scemo. - ... - Lo trovi su una laterale della Quinta Avenue, vicino alla Sessantaquattresima Strada, non ho ancora capito come faccia a stare in una zona così costosa, ma probabilmente quando riesce ad accalappiare qualcuno ci guadagnerà di più, comunque ti basta chiedere là intorno. - ... - No, non ho idea di come si chiami. Ti ho già detto che non ci ho mai parlato, no? Vacci e cercatelo. - ... - Ancora? Ti ho detto che non lo so. Ehi amico, dovresti imparare quando è il momento di smetterla.>>
<<Ecco, se non ricordo male: è questo. Lo chiamo immediatamente. Sono passati più di tre mesi ormai, spero di non farti perdere tempo mandandoti nel posto sbagliato...ah, aspetta, il Night Hotel è in linea, dammi un attimo per confermare l'informazione. - ... - Figurati, ho ricevuto la mail dell'organizzazione e visto che John mi ha procurato questo lavoro nonostante il modo in cui ho perso il posto di segretaria personale, questo è il minimo che possa fare. Ma perché lo cercano? Voglio dire, credevo che John avesse un contatto diretto con lui... - ... - Capisco, non è necessario che tu mi dica altro, ad ogni modo gli ho già riferito che ho sentito il capo parlare di Vain con uno dei nostri migliori clienti. Gli consigliava di andarci per risolvere un qualche problema, perché qualche tempo fa "l'Oracolo" ha salvato l'immobiliare da uno scandalo che l'avrebbe fatta chiudere. A quanto pare il direttore ci tiene parecchio a proteggere la sua identità e vista la situazione temo che anche volendo non riuscirò a raccogliere altre informazioni, ma posso quasi scommettere che Vain ci abbia guadagnato un alloggio pagato a tempo indeterminato. - ... - Sì, capisco, ma non è proprio possibile, mi spiace. Il capo non vuole farne parola con nessuno di cui non si fidi ciecamente, persino io ho dovuto origliare le sue conversazioni e controllare la sua agenda di nascosto. Non sono sicura che l'hotel in cui si sono incontrati fosse quello in cui ha alloggiato, perché è stato molto attento a non lasciare tracce a parte una piccola nota del loro appuntamento, ma magari una volta sul posto avrai più fortuna. Se vuoi un consiglio comunque non fare domande troppo dirette, perché potresti metterti nei guai e vorrei rivederti presto. - ... - Fai attenzione allora e chiamami quando sei libero, a presto Dee!>>
<<Vain, Sybil Vain, giusto? Non mi è nuovo e potrebbe essere che abbia alloggiato qui, ma perché lo cerca? Ha forse fatto qualcosa che non va? - ... - Capisco, se è per un servizio sugli hotel preferiti dalle celebrità e mi assicura che il signor Vain non ne sarà infastidito, non può essere che una buona pubblicità. Controllo subito le registrazioni degli ultimi mesi. - ... - Sì, ecco, circa tre mesi fa è stato qui e ha alloggiato alla Penthouse per una settimana. - ... - Adesso che ci penso, era un tipo tranquillo ma molto riservato e ha scelto la nostra stanza migliore, avrei dovuto immaginare che si trattasse di un V.I.P straniero, comunque tutto quello che posso dirle è che ha pagato in contanti. - ... - Certo che può prenotare la stessa sistemazione, è disponibile per quelle date. Si figuri Mr. Green, spero di esserle stato d'aiuto e che avrà una buona permanenza qui al Night Hotel. >>
<< Oh, sì, uno così non lo si dimentica! La vecchia dice che faceva paura, ma secondo me era bellissimo! Peccato parlasse così poco...e se ne stava sempre chiuso in camera...a lavorare, penso, davvero non so cosa facesse, ma la mattina era sempre tutto pulito e in ordine. Lasciava la camera uno specchio! Ah, non mi ha notata neanche per sbaglio...che peccato...ma tanto mi sa che uno così è bello solo da guardare. - ... - No no, non è venuto nessuno a cercarlo, ma un giorno l'ho visto giù al bar con un uomo di mezza età che pareva un imprenditore e un altro con una bella ragazza italiana. Avevo il sospetto che potesse essere dell'altra sponda, ma dopo averlo visto con lei, chi lo sa...Patricia invece è sicura che quella donna fosse una prostituta e lui il cliente, comunque sia in camera non l'ha portata, perciò mi sono tranquillizzata. - ... - Beh, credo che fosse biondo come un nordico, ma teneva i capelli sempre nascosti, sa...pareva magro e slanciato, anche se vestiva largo all'orientale. Gli occhi...scuri, direi, ma li teneva spesso chiusi, infatti all'inizio ho pensato che potesse essere cieco ma l'ho visto una mattina che leggeva un libro accanto alla finestra: era così affascinante! Deve essere un tipo romantico...se solo mi avesse chiesto di fuggire con lui, l'avrei fatto! Invece non mi ha neanche mai parlato...ora devo andare o è la volta buona che la vecchia mi fa licenziare. È stato un piacere David, a dopo!>>
<<Un tipo losco, le dico. Alto, con la faccia da pazzo. - ... - No, no, con gente del genere è meglio stare attenti a quello che si dice. Stava tutto il giorno, ma le dico tutto e che Dio mi fulmini se non è vero, chiuso in camera a drogarsi. Se ne vedono tanti di giovani ridotti così da queste parti, figli di papà che sanno solo sperperare i soldi delle famiglie e questo era uno dei peggiori. Per fortuna è rimasto poco. Non parlava, non usciva, mangiava solo in camera e stava sempre con gli occhi mezzi chiusi. Per me si era ridotto a un vegetale; pensi che quando al mattino lo si salutava, neppure si girava, come se si stesse parlando a qualcun altro. Quello là o era invischiato in brutti affari o si era bruciato il cervello con le droghe, non ho dubbi. - ... - Ho visto l'uomo al bar, non ricordo bene cosa diceva e poi ho pensato fosse pericoloso sapere certe cose, perciò mi sono allontanata subito, ma parlavano di soldi. Tanti. Faccia conto che non ne ho mai visti così tanti in vita mia...la ragazzina che è venuta il giorno dopo poi aveva un accento italiano e secondo me qualcosa a che fare con la mafia e l'ho vista che incassava un assegno. Di sicuro volevano rapire qualcuno o rapinare da qualche parte o peggio. Comunque spero il più lontano possibile da qui. - ... - Patricia. Patricia! Dove vai con quella roba? Mi scusi, ora devo andare. Patricia, hai finito con la stanza di Mr. Green?>>
<<Per il nome non saprei ma, se cerchi un indovino, c'è il vecchio che sta nel vicolo là in fondo; parla sempre dell'apocalisse e cose così...dice di vedere il futuro e campa coi soldi che gli danno per le sue previsioni. È famoso da queste parti, sai, e dicono che sia bravo. Io ci sono stato una volta e devo ammettere che ci ha preso. Se vuoi parlarci, lo trovi anche adesso, l'ho visto prima. - ... - Eh? No, no, non è biondo, forse lo è stato ma ormai ha la sua età. - ... - Se parla?! Ammazza se parla! Anche quando non lo vuoi ascoltare e gli dici di tacere, lui continua ma è così che trova i clienti, che ci vuoi fare? A vederlo non gli daresti due soldi e non si fermerebbe nessuno. - ... - No, non ti preoccupare non è un tipo pericoloso, niente a che fare con la droga e tantomeno con la mafia, è uno tranquillo e non ha mai fatto male a nessuno. - ... - Bah, forse quando gli va bene ce li avrebbe i soldi per pagarsi un albergo, un giorno o due, ma poi come fa? Lavora per strada e dorme dentro uno scatolone, se facesse abbastanza soldi, sarebbe ancora là secondo te? Comunque credo che per lui sia una specie di missione, quello che fa.>>
<<"L'Oracolo", Sybil Vain, ha detto. V-A-I-N, giusto? Attenda in linea. - ... - Allora: il recapito postale non ci è mai stato comunicato perciò sono spiacente ma non posso fornirle l'indirizzo. Ad ogni modo c'è un recapito telefonico per prendere appuntamento. - ... - D'accordo, glielo detto: [***]. - ... - Sa, per la nostra agenzia "l'Oracolo" è un pezzo d'oro, perché ha una fama notevole in città e persino all'estero. I più ferventi sostenitori dicono che non sbagli mai e che sia una divinità incarnata. Sono sicura che sarà soddisfatto del consulto, Mr. Green, e se ne avrà ancora bisogno, saremo felici di aiutarla. Buona serata.>>
<<Sono spiacente, ma questo è il numero dello studio "l'Oracolo", non il numero privato di Sybil Vain. Se ha bisogno di un consulto, invece, ha chiamato il posto giusto e può prendere appuntamento. - ... - Allora per domani, lunedì 15 maggio, alle quattro va bene? - ... - Bene, avrei bisogno del suo nome e di un recapito telefonico. - ... - Ci mancherebbe, è il mio lavoro. Allora, a presto e buona serata signor Green.>>
Arrivato all'ultimo audio, il registratore del telefono fu interrotto da una chiamata in arrivo. Green rispose immediatamente.
- Buongiorno caro Dottore, come ti trovi a New York? Hai qualche novità riguardo la nostra piccola faccenda in sospeso? Sono soltanto due giorni che sei arrivato ma con le nuove informazioni che ti abbiamo mandato, dovrebbe essere molto più facile ottenere dei risultati. - ... - Hai ragione, se solo fossi arrivato con un giorno d'anticipo, sarebbe stato tutto più semplice, ma sono certo che riuscirai a trovarlo comunque. Piuttosto, che te ne pare della sistemazione? Vista la situazione ho ritenuto che sarebbe stato un buon incentivo permetterti di alloggiare nella sua stessa stanza al Night Hotel, dopotutto l'organizzazione non bada a spese per questo incarico. - ... - Hai ragione, avrai tutto il tempo per rilassarti dopo, anzi con questo lavoro potresti addirittura andartene in pensione anticipata. Ti abbiamo già versato una cifra a sei zeri e il pagamento completo ti sarà addebitato in seguito sul tuo conto a Singapore. Comunque, giacché è così semplice, goditi un po' questa vacanza a spese nostre. - ... - Suvvia, non essere così formale. Anche se non ci siamo mai incontrati di persona, sono anni che lavori per me e sono un tuo fervente ammiratore. So che sei il migliore in quello che fai e mi rendo conto che tu sia scettico e non voglia lasciare nulla al caso. Vain è sempre stato un tipo riservato e nemmeno io sono mai riuscito a vedere il suo vero aspetto, perciò non mi sorprenderei se avesse una copertura. Tanto più che, dopo averci pestato i piedi, ha una valida ragione per nascondersi. Ad ogni modo se dovessi avere dei problemi, avrai il mio pieno supporto. L'organizzazione ha più risorse di quanto non sembri e sono disposto a ricorrere a qualsiasi mezzo per risolvere la questione. - ... - Ahah, non dirmi che hai paura dei suoi poteri paranormali? Comunque, se lo ritieni più sicuro, trova la casa e prenditi il tempo necessario, ho piena fiducia in te. - ... - Ci sentiamo, sì, piuttosto già che sei in un posto in cui sei libero di farlo, trovati una donna e goditela finché puoi. -
Sfiorato lo schermo dell'I-Phone, Dee si lasciò ricadere sulla poltrona. Come da copione alloggiava alla Duplex Penthouse del Night Hotel di Theater District, una lussuosissima suite su due livelli con tanto di spazioso balcone. Al suo secondo giorno di permanenza, sembrava aver trovato l'oggetto della sua ricerca ma l'improvvisa facilità nell'avvicinare "l'Oracolo" non lo convinceva. Picchiettò le dita sul bracciolo di pelle scura, quasi si trovasse già nella sala d'attesa dello studio con cui aveva preso appuntamento. Deciso a non lasciarsi suggestionare, respirò a fondo rilassando la bella bocca.
A uno metodico come lui non piaceva per niente la prospettiva di trovarsi di fronte un soggetto ambiguo come Sybil Vain. Nella sua ricerca d'informazioni si era rivolto a un'agenzia specializzata in discipline esoteriche, ma non si sarebbe certo aspettato che gli avrebbero dato il suo numero di telefono professionale. Inoltre gli era rimasta in testa la reazione eccessiva del barista, al Caffè che gli era stato suggerito di controllare. L'uomo poteva essere semplicemente maleducato ma il fatto di non aver potuto parlare con la figlia, su cui avrebbe potuto sfruttare il proprio fascino e raccogliere eventuali informazioni, era qualcosa d'irrisolto nel suo perfetto schema mentale. Sentiva di aver bisogno di maggiore preparazione per affrontare Vain nel migliore dei modi.
Rassettò i suoi appunti e ripose gli occhiali da lettura nella custodia elegante. Amava studiare a fondo i propri incarichi e prepararsi accuratamente, per non avere sorprese sgradite e non commettere errori banali. Di norma, prima di agire voleva conoscere tutte le sfaccettature possibili, le abitudini, le ambizioni e le paure del suo obiettivo, dove andava, chi frequentava e come si muoveva nella vita di tutti i giorni erano dati necessari per poterlo gestire al meglio. Le sue analisi precise e i modi chirurgici gli avevano fatto guadagnare il soprannome Dottor Dee.
Poteva anche essere che la segretaria di John avesse spifferato in giro qualcosa sul tatuaggio che si era fatto a sedici anni, ma era molto più onorevole pensare di aver ricevuto quel nome per via della professionalità.
Purtroppo Sybil Vain era un enigma vivente.
Al suo polso l'orologio Louis Erard 1931 segnava le dieci, quando si tirò su per concedersi la cena. Decise di distrarsi uscendo e preso il soprabito s'incamminò. La porta si richiuse alle sue spalle e, abbandonate sul tavolino, rimasero le annotazioni nella sua grafia elegante.
***
Sybil Vain è una personalità "astratta", nel senso che ha la capacità di sapersi astrarre. Nell'ambiente esoterico si dice che padroneggi la "leggerezza" al punto da poter essere definito un'apparizione, si dice che non sia mai nato né possa morire, che nessuno possa trovarlo, anzi sia lui stesso a scegliere e dare appuntamento ai propri clienti, fornendogli le indicazioni necessarie tramite terzi. Pare non conosca il significato della parola "necessità" e, per aver a che fare con lui, si debba sottostare ai capricci del suo carattere volubile.
Si dice anche che sia un angelo, bellissimo e regale, ma coloro che si vantano di averlo incontrato lo descrivono come un vecchio malandato e nella maggior parte dei casi sono rimasti col dubbio sull'identità della persona con cui hanno parlato. I pochi che hanno avuto il coraggio di esporsi e scendere in dettagli forniscono opinioni contrastanti e incerte su aspetto e modi. Ad ogni modo è opinione comune che possa vedere il futuro e che questa sia la sua fonte di sostentamento.
La versione ufficiale de "l'Oracolo", inaspettatamente disponibile sul sito internet dedicato, è di aver preso un mese di vacanza, dal 14 Aprile al 14 Maggio.
Nello stesso periodo, in accordo alle informazioni della polizia, Sybil Vain, un uomo orientale sulla trentina che ha dichiarato di poter prevedere un attentato terroristico, sarebbe stato trattenuto in una clinica per curare i suoi disturbi mentali. Una volta che i sospetti riguardo al suo coinvolgimento nell'esplosione sono caduti, l'uomo è stato rilasciato.
Quest'ultima è senza dubbio la fonte più attendibile. Sfortunatamente buona parte delle informazioni sono state occultate dalla polizia stessa e non è possibile risalire a dettagli utili per la ricerca. Dal 14 Maggio Sybil Vain è sparito senza lasciare traccia.
La mia opinione è che non sia un personaggio capriccioso o illogico ma un manipolatore molto bravo a nascondersi, con più contatti del previsto e svariate coperture.
Al momento ho confermato che ha alloggiato al Night Hotel dal 6 al 14 Febbraio, ritengo probabile che abbia avuto contatti con il gestore del caffè Palermo e che una delle sue coperture sia un anziano senzatetto, che vive tra la Quinta Avenue e la Sessantaquattresima Strada. Inoltre ho motivo di credere che si nasconda in uno degli appartamenti di proprietà dell'immobiliare Urbanliving.
A scanso di equivoci ho prenotato un appuntamento con lo studio "l'Oracolo" per confermare la mia teoria che anch'esso sia una copertura.
(Dalle note di David Green)
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