Niente si ottiene in guerra se non per mezzo di precisi calcoli...Il caso da solo non è mai apportatore di successo. (Napoleone Bonaparte)

(Hallelujah, Handel, Mormon Tabernacle Choir)

Vain: Salve, non trovate che oggi sia una splendida giornata?

Norton: Mah, non è che io ami particolarmente vento e pioggia...

Vain: Capisco...dovrebbe godere d'ogni istante, ma non si preoccupi di sicuro fra poco l'aria si scalderà.

Smith: Purtroppo non abbiamo il tempo di ammirare la natura come fa lei, dato che siamo in servizio...vero, Will?

Vain: Così anche oggi moriranno in molti.

Norton: Siamo qui per impedirlo, è il nostro lavoro.

Vain: Ma fallirete.

Norton: La sua è una dichiarazione piuttosto estrema e negativa, signor...

Vain: Vain.

Norton: Signor Vain, dovrebbe avere più fiducia nelle forze dell'ordine.

Vain: Temo che la mia fiducia non faccia la differenza, ma a tal proposito vi consiglio di scendere quelle scale e recarvi subito alla sesta fermata della linea blu della metro.

Smith: E perché mai dovremmo?

Vain: Perché ho visto il futuro; è lì che moriranno in molti.

Norton: Di cosa sta parlando signor Vain? Non è una cosa su cui scherzare e potrebbe metterla nei guai.

Vain: Preferirei non scendere in dettagli ma, come da sua richiesta, vi sto dando più fiducia. Per la precisione vi sto dando la fiducia di duecentotrentadue persone.

Smith: Di questi tempi un atteggiamento come il suo non può essere preso alla leggera signor Vain, adesso mi mostri i documenti, la sottoporremo al controllo antidroga e dovrà rispondere alle nostre domande.

Vain: Temo di averli scordati e preferirei venire con voi alla centrale, se non vi spiace...non ne ho mai vista una di persona.

Norton: Perquisiamolo e portiamocelo, potrebbe essere in stato alterato e diventare pericoloso.

Smith: Sì, è una buona idea. D'accordo, esaudiremo il suo desiderio, soddisfatto?

Vain: Molto e vi ringrazio per la cortesia.

***

Mr. Green abbassò leggermente lo schermo del laptop dal quale stava leggendo, tamburellò le dita sulla scrivania scura e ripensò al fatto che se solo fosse arrivato prima le cose sarebbero state molto più semplici, ma dalla sua espressione non trapelò il minimo segno di nervosismo. Riposizionò lo schermo e, sistemati gli occhiali sul naso dritto, rilesse attentamente il file riservato.

***

REFERTO N°1:

Resoconto su vain (fonte in polizia)

Le informazioni che ho potuto raccogliere sono incomplete, alcune parti sono state occultate dai funzionari di grado superiore prima che potessi accedervi e anche la foto segnaletica è stata rimossa. Ad ogni modo questo è quanto:

Nome: Sybil
Cognome: Vain
Sesso: M
Nato il: NP*
A: NP*
Residenza: NP*
Stato civile: nubile
Professione: NP*
Statura: 180 cm
Capelli: bianchi
Occhi: neri
Segni particolari: tatuaggio di un occhio al centro di un triangolo rovesciato sulla pianta del piede sinistro; tatuaggio di un om sulla pianta del piede destro.
Oggetti personali:
100 $
1 pacchetto di sigarette
1 accendino
1 anello d'oro con incise delle lettere e una stella a cinque punte
1 opuscolo informativo "Il Fumo Uccide"
1 Manuale "Smettere Di Fumare In 30 Giorni"
1 libro (in ebraico) "Sepher Ha-Razim"
1 visit card: Sybil Vain, "L'Oracolo"

IL CASO:

Il soggetto, un maschio bianco-orientale intorno alla trentina, è stato condotto alla centrale di polizia in data venerdì 14 Aprile alle ore 13.40 a seguito delle sue dichiarazioni. Si trattava di un individuo in buone condizioni fisiche, con un aspetto stravagante ma piuttosto curato e un atteggiamento non aggressivo.

In accordo alle sue dichiarazioni era a conoscenza di un attentato verificatosi effettivamente alle ore 16.00, grazie alla sua capacità di vedere il futuro. Anche se al momento dell'esplosione si trovava in centrale, è stato trattenuto e interrogato per accertamenti.

Vain è risultato negativo a test alcolici e anti droga, non affiliato ad alcuna ideologia o organizzazione e privo di precedenti, ma era incapace di fornire dettagli riguardo il proprio domicilio e professione. Si ritiene possa essere affetto da disturbi di natura psicologica non pericolosi per il prossimo, pertanto è stato trasferito alla clinica psichiatrica congiunta, sotto le cure del dottor Von Haughman, e sarà trattenuto finché la sua relazione con l'attentato non sarà chiarita e i sospetti sulla sua persona caduti.

Qui di seguito è allegata la ricostruzione del dialogo con gli agenti Norton e Smith, che avrebbe portato Vain a essere trattenuto.
[...]

REFERTO N°2:

Trascrizione della registrazione del primo colloquio di Von Haughman e Sybil Vain (fonte segreteria di V. Haughaman), 14 Aprile 2017:

VH: Mi è stato riferito che ha accolto con entusiasmo la notizia del suo trasferimento qui...

SV: Esattamente, sono deliziato di poter essere suo ospite per qualche tempo.

VH: Qualche tempo?

SV: Credo che un mese dovrebbe essere sufficiente.

VH: Capisco...posso chiederle come mai tiene gli occhi chiusi? Ha forse qualche problema di vista?

SV: Vedo anche troppo, ma spesso preferirei evitarlo.

VH: A cosa sta pensando?

SV: Purtroppo, sto pensando al suo problema...avrei potuto darle un opuscolo e un manuale informativo su come smettere di fumare, ma mi sono stati sequestrati.

VH: È molto perspicace. Come si è accorto che fumo?

SV: Mi riesce piuttosto facile vedere cose che gli altri non vedono.

VH: Forse è questo il motivo per cui è giunto fin qui, cosa può dirmi dell'attentato?

SV: Nulla che lei già non sappia.

VH: Stando alle sue dichiarazioni, crede di aver avuto una premonizione a riguardo, è così?

SV: Suppongo che dal suo punto di vista scientifico chiamarla intuizione sarebbe più corretto.

VH: È solito avere questo tipo d'intuizioni?

SV: Ogni volta che permetto alla mia mente di speculare, si apre ai miei occhi un universo di possibilità.

VH: Sa, personalmente non credo che lei sia coinvolto nell'incidente.

SV: In caso contrario, dubito che saremmo qui a parlarne.

VH: Per buona sorte avremo occasione di farlo spesso. Perciò le do il benvenuto e mi auguro che il tempo trascorso qui possa esserle utile.

SV: Sono certo che lo sarà.

REFERTO N°3:
Trascrizione delle registrazioni dell'ultimo colloquio di Von Haughman e Sybil Vain (fonte segreteria di V. Haughaman), 14 Maggio 2017:

VH: Signor Vain, sarà lieto di sapere che i sospetti sulla sua persona sono caduti. I colpevoli sono stati identificati e arrestati e nessuno di loro sembra avere alcuna connessione con lei. I risultati delle mie analisi sono negativi e posso affermare che lei non è affetto da alcuna patologia, anzi le dirò di più, non mi capita spesso di avere pazienti così equilibrati e piacevoli. La polizia mi ha chiesto di informarla che è libero e incaricato di restituirle gli effetti personali che le erano stati sequestrati.

SV: Tempismo perfetto. La ringrazio per il complimento e mi rincuora il fatto di essere considerato clinicamente sano.

VH: Si figuri. Piuttosto dovrei scusarmi per l'inconveniente, a quanto pare la sua previsione era esatta e la sua permanenza forzata si è protratta a trenta giorni.

SV: Un mese di restrizioni è ben poca cosa se paragonato a un destino di morte e sono riconoscente agli agenti per aver trattenuto la persona sbagliata. Se per ipotesi, non avessero dato retta alle mie parole e avessero arrestato l'indovino della Quinta Avenue, io oggi non sarei qui e non avrei la possibilità di una nuova vita ad aspettarmi.

VH: Sono felice che abbia deciso di vedere l'aspetto positivo della vicenda e che la permanenza nella nostra clinica l'abbia resa una persona nuova. Dopotutto non si può mai sapere cosa aspettarsi dal futuro e non vale la pena di vivere nella paura, giusto?

SV: Personalmente ho una certa fortuna nell'indovinare il futuro, ma la paura genera mostri, io preferisco non farmi fuorviare dalle illusioni e non perdere di vista la verità.

VH: È un atteggiamento ammirabile ma, mi dica, è per via dei suoi sogni ricorrenti che ha finito per provocare la polizia, usando la sua intuizione sull'attentato? Sono certo che fosse consapevole delle conseguenze e un uomo equilibrato come lei avrebbe potuto evitarlo.

SV: Forse avevo bisogno di una scusa per arrivare alla sua clinica e poter cambiare il mio futuro, ad ogni modo è stato interessante conoscere il suo approccio scientifico all'analisi dei sogni e sperimentare nuove tecniche di controllo mentale.

VH: Sfortunatamente non abbiamo potuto far molto riguardo ai suoi incubi ricorrenti e se fosse possibile vorrei che restasse sotto le mie cure per qualche altra settimana.

SV: Potrei restare, ma ho degli impegni impellenti e temo che il fumo la ucciderà prima del nostro prossimo incontro.

VH: Non posso darle torto riguardo la pericolosità del fumo signor Vain, ma per un fumatore non è cosa gradita da sentirsi dire e dovrebbe saperlo anche lei, dato che le ho appena restituito il suo pacchetto di sigarette.

SV: Le sigarette sono un piccolo dono per una persona con cui ho appuntamento. Anche se a questo punto credo che non li userà vorrei lasciarle il libro e l'opuscolo su come smettere. Lei è molto gentile, ma al fumo credo non faccia differenza, è un vero peccato.

VH: Nonostante il suo particolare modo di esprimersi, potrei ricambiarle la lode e insisto sul fatto che preferirei poter approfondire il mio lavoro e aiutarla nella sua vita di tutti i giorni.

SV: Come le ho detto, è stato un piacere incontrarla, ma credo non ci sia molto altro da fare riguardo ai miei sogni e davvero non posso trattenermi oltre.

VH: Sybil, la prego di riconsiderare la sua posizione e lasciarsi assistere in modo da non incorrere in altri problemi.

SV: La prego io, abbia cura della sua salute e cerchi di non perdere la pazienza o la prossima volta potrebbe essere l'ultima.
***

Il terzo foglio conteneva una serie d'indirizzi, numeri di telefono e persone da controllare, che avrebbero potuto condurre all'Oracolo. Mr. Green sbuffò appena, le sopracciglia leggermente corrugate erano l'unico segno del suo disappunto. Non era entusiasta all'idea di avere a che fare con un personaggio così sfuggente e illogico. Allo stesso modo aveva chiaro il perché fosse stato scelto per quell'incarico, la sua granitica pazienza non sarebbe stata scalfita dalle bizzarrie di quell'individuo e tutto sarebbe andato liscio come sempre.