I grandi Giochi del Coso III
Ramolo era uno scrittore. O almeno ci provava. Si era pure iscritto a un "Coso di scrittura creativa" per provare a buttar giù due parole in croce, ma ogni volta che gli veniva assegnata una traccia, cadeva con la testa sulla tastiera del computer producendo sempre e solo "gggggggggggggg" con il suo nasino a punta, sfidando puntualmente l'ira delle Ambassadors.
Remolo era uno scrittore. Gli era sempre venuto facile scrivere. Si era pure iscritto a un "Coso di scrittura creativa" per vantarsi con gli altri delle proprie abilità con il lessico e la grammatica. Ogni volta che gli veniva assegnata una traccia, imponeva le mani sulla tastiera del computer, come il più virtuoso dei pianisti, e cominciava a comporre prose e versi che mandavano in brodo di giuggiole le Ambassadors.
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