Recensione #3 @vincenzo14599
Oggi recensirò una storia bellissima che mi ha toccato profondamente.
Stranamente non è una storia su Harry...strano vero!?
Parlo di "Nel gelo" di vincenzo14599, inizio col dire che non è ancora terminata, ma sono sicura che Vincenzo continuerà a scrivere perché si vede che è motivato.
Per prima cosa la storia è proiettata nel futuro. "Nel gelo" narra di un uomo che si ritrova a dover affrontare l'era glaciale che sta facendo strage nel mondo.
Hans (il protagonista) è sposato con Carla, una donna che ama molto ma con la quale negli ultimi tempi non va molto d'accordo. Come ogni mattina il nostro protagonista si reca a lavoro e quella stessa mattina viene licenziato, assieme ad altri dipendenti, perché la fabbrica in cui lavora non può più permettersi di pagare loro gli stipendi. Hans torna a casa per dare la notizia alla moglie. Carla in casa non c'è, ha lasciato una lettera nella quale gli dice che lo lascia.
Hans si ritrova senza lavoro e senza moglie nel giro di poco tempo.
Dopo una dozzina d'anni:
L'era glaciale si avvicina sempre di più e la Germania è scenario di combattimenti piuttosto violenti. Hans decide di scappare, di lasciarsi questo mondo alle spalle. Va dal suo amico Otto, con il quale ha progettato un piano per la fuga dal territorio tedesco.
Una notte Hans compie un'ardua missione: prendere l'olio che userà come carburante per il camper di Otto. L'olio si trova nelle cucine della base dell'esercito, ma ogni angolo è provvisto di pattuglie e quindi non è facile non farsi vedere. Hans giocando d'astuzia prende l'olio dalla base. Ma dei ragazzini cercheranno di rubargli le taniche d'olio senza riuscirci.
Hans e Otto partono per la Francia, ma il camper si ferma per strada e a loro manca solo una tanica di olio. Dei banditi trovano Otto e Hans, che decide di abbandonare il camper, mentre Otto preferisce restarci dentro perché vi sono tutti i viveri. Hans corre, corre lontano fino ad arrivare vicino a una casetta. Entra nella casa, che sembra vuota e vi trova un cadavere con una lettera. Legge la lettera che chiede la sepoltura a questo pover'uomo che è rimasto solo senza la famiglia. Prende il cadavere e gli dona una degna sepoltura. Hans vive per qualche giorno in quella casa. Ma la vita è dura, non vi sono cibo, acqua e il necessario per vivere. Esce a fare un giro, ma è senza forze e cade svenuto a terra. Delle persone che passano di li non si accorgono nemmeno della sua presenza, eccetto qualcuno. Sono profughi e viaggiano a sud-ovest, quindi nella sua stessa direzione.
Allora...non siete curiosi di sapere cosa farà Hans? Io si!!!
Vincenzo ha le idee ben chiare nella sua testa e lui stesso mi ha raccontato molte cose interessanti. Lascio la parola a lui:
La storia è nata perché volevo fare qualcosa di diverso dal solito. Insomma, intendo dire che ci sono centinaia e centinaia di storie post-apocalittiche ma erano tutte sempre uguali. Cosí ho deciso di fare qualcosa di completamente diverso. Ma cosa potevo mettere di diverso. Innanzitutto il protagonista. Tutti i protagonisti erano sempre duri si, anche il mio lo è. Ma erano sempre e comunque giusti, degli eroi. Lo so, non sempre è così ma spesso si trattava di estremi. Io invece ho provato a cercare di creare un personaggio del tutto indefinito, che ha il suo lato buono, ma anche tanti altri scuri, tipo quando manda a farsi fottere Otto, ma, man mano che la storia continuerà si vedrà ancora evolversi.
Comunque mi sono ispirato a qualcosa. Non è nato tutto dal nulla. Ho letto tanti libri e ho vista tanti film del genere. Ma tra tutti questi capolavori non mi sono ispirato ne a un libro ne a un film. Mi sono ispirato a un videogioco. Mi sono ispirato a "The last of us" . Ma la trama è completamente diversa, e voi vi chiederete: "allora a cosa ti sei ispirato? " Io mi sono ispirato alla sua essenza, al concept, al suo vero cuore. Mi riferisco al fatto che non è la storia del disastro, ma la storia dell'uomo che vive nella storia, e del suo rapporto paterno che sviluppa con l'altra protagonista. Spesso il protagonista si comporta in modo non umano, mosso sempre da giusti ideali, per fortuna questo aspetto sta scemando ora. Ma spesso si comporta in modo trascendente. Ma la maggior parte delle persone non si comportano sempre cosí. Ma la storia è quella di un umano. Spero di essere stato esaudiente.
Sei stato più che esaudiente! Grazie Vincenzo!!!
Bene, questa era la recensione di "Nel gelo".
A me non resta che consigliarvi di leggere questa storia perché è un bel lavoro creato da un ragazzo che ci sa fare con le parole
Spero che vi sia piaciuto.
Saluti a tutti, soprattutto a Vincenzo
Baci!!!! Angela
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