Coraggio - II
Sotto un cielo trapunto di stelle, le due anime si trovavano sdraiati sulla sabbia, il rumore delle onde che si frangevano dolcemente sulla riva. I loro sguardi si perdevano nel vasto universo, ma i cuori battevano all'unisono, colmi di parole mai pronunciate.
La brezza notturna accarezzava i loro cuori, ma c'era un silenzio carico di tensione tra di loro. Una delle due rubò un'occhiata all'altra, le sue emozioni illuminate dalla luce della Luna.
Ogni volta che le loro paure si incrociavano, sentivano un nodo allo stomaco, un impulso irrefrenabile di dirsi ciò che provavano. Ma la paura di rovinare quel momento perfetto li trattenevano.
L'altra anima, a sua volta, sentiva il cuore pulsare forte. La presenza di un'altra anima, forte come quella che osava guardare, le dava una sicurezza indescrivibile, ma le parole sembravano sfuggirle.
Riuscivano a immaginare un futuro insieme, dove i loro cuori si sorridevano a vicenda, ma il timore di spezzare il filo rosso che, a poco, a poco, li avvicinava sempre di più, li bloccava.
La sabbia calda sotto di loro e il canto delle stelle creavano un'atmosfera magica, ma la loro vulnerabilità e il dolore erano comunque sovrani dei loro cuori.
«Guarda,» disse ad un tratto una delle due anime, indicando una stella cadente. «esprimi un desiderio!»
L'altra chiuse gli occhi, pensando a quanto avrebbe voluto condividere i suoi sentimenti, ciò che provava davvero, tutti i mostri che la divoravano e la tenevano incatenata al passato. Sapeva che, se solo avessero trovato il coraggio di parlare, avrebbero potuto trasformare quella dolce tensione in qualcosa di reale.
«E tu?» domandò, tentando di rompere l'atmosfera che si era creata.
La sua anima gemella sorrise, ma il suo cuore si serrò. Provò a parlare, ma le parole le morirono prima ancora di nascere.
Perciò prese tutto il coraggio che era riuscita a trovare nel vuoto della sua sofferenza e, cercando di non sembrare troppo innamorata, l'anima esordì:
«Non so... forse desidero che questo momento non finisca mai.»
Le sue parole, velate di significato, fecero sentire le due anime, i due cuori, i due dolori, come se avessero toccato un accordo profondo tra di loro.
La notte continuava a scorrere, e mentre i pensieri di entrambe si intrecciavano sotto il manto stellato, la consapevolezza che l'amore li univa diventava sempre più evidente.
Perchè quei fili rossi, apparentemente invisibili, erano come il dolore: prima non li vedevi, poi, diventando sempre più spessi, non si può fare a meno di notarli e cercare di reprimerli.
Ma, come il dolore, l'amore non può essere represso, ma solo affrontato.
Ma, in quel momento, rimasero avvolti nel loro silenzio, sperando che, un giorno, avrebbero trovato il coraggio di trasformare quel sogno in realtà.
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