Capitolo tre: Musica
Chi sa com'è vivere con un obiettivo. Uno vero, di quelli che faresti di tutto pur di realizzarli.
Io non ho obiettivi così grossi, ma a qualcuno ci ho pensato. Prima di tutto, devo capire cosa mi sta succedendo con Isabella, poi doveri cercare di arrivare integra al primo liceo, e ultima cosa ma non per importanza, devo arrivare preparata al saggio di musica.
Suono la chitarra da veramente poco, penso che farò un anno tra un paio di mesi. C'è una specie di band in paese coordinata da Nino, un uomo di mezza età con il fisico magrolino, senza accenni di stempiatura pur contando la sua età, che non riesce ad uscire di casa senza le sue amate cuffie bluetooth, una nuova scoperta che ha amato sin da subito. Secondo me lui è una delle classiche persone le cui cuffie si ingarbugliano sempre nelle tasche delle giacche, come per magia.
Nella band c'è anche Giulia, la mia migliore amica. Lei suona la chitarra da un paio di anni ed è bravissima, infatti suonerà una canzone tutta sua, Irene, dei Pinguini Tattici Nucleari.
Loro sono, tipo, la mia vita. Baso la mia intera esistenza sui loro versi, così simili alla mia realtà, e penso che anche per me arriverà un giorno in cui potrò avere una mia Irene.
Sono amica di Giulia dall'inizio delle scuole medie, prima ci conoscevamo ma non ci calcolavamo molto. Nonostante avessimo due gruppi di amici totalmente diversi siamo diventate praticamente sorelle, e le voglio un botto di bene.
Poi c'è Martina, che contro ogni stereotipo suona la chitarra elettrica insieme ad Andrea. Gabriele suona il basso da qualcosa come quattro anni ed è super bravo. Michele e Isabella sono le voci del gruppo, mentre Ludovica ha da qualche anno una passione per la batteria. Loro sono i miei amici più stretti da qualche tempo.
Ovviamente non siamo solo noi, ci sono altre due ragazze che suonano la chitarra classica, Ginevra e Aurora. E abbiamo anche tre pianiste, che sono Anna, Chiara e Benedetta.
Aurora, Chiara e Anna sono state le miei migliori amiche per molto tempo, e ci coprivamo le cazzate a vicenda. È da più o meno un anno che mi sono allontanata da loro, avvicinandomi agli altri. Forse dovrebbe dispiacermi, eppure non è così. Ero troppo diversa da loro per far funzionare veramente la nostra amicizia. Questo non vuol dire che non ci calcoliamo o cose simili, semplicemente non usciamo più tanto spesso insieme e non ci raccontiamo più i segreti a vicenda.
Proprio ora sono a musica, stiamo suonando Lake Washington Boulevard che, tanto per cambiare, è uno dei capolavori dei miei amati PTN. Bella ha insistito tanto per poterla cantare, e Giulia le ha dato corda tutto il tempo, seguita a ruota da me. Temo di averle leggermente contagiate con i miei gusti musicali.
Giù giù, su su
Giù giù, su su
Questo è ritmo del plettro che ripete all'infinito il suo movimento. La parte più cantata è un susseguirsi di mi minore, do e sol.
Sono incantata dalla voce di Isabella, che appare come una visione paradisiaca ai miei occhi. Improvvisamente dalle mie cuffie sento solo lei, lei e la mia chitarra, e penso che sia la cosa più bella che io possa sentire in questo momento. Cazzo, sto andando fuori tempo. Si sono fermati tutti sotto ordine di Nino, tutti tranne me e Bella. A quanti pare seguendomi stava andando fuori tempo anche lei
<<Olivia e Isabella, ma insomma! Siete fuori tempo dai primi tre versi, cosa vi è preso?>> dio, ti prego fa che non inizi con la ramanzina.
Intanto con la cosa dell'occhio vedo Giulia che mi guarda interrogativa. Gabriele, che ha capito tutto, mi guarda con un sorrisetto sulle labbra, mentre Andrea sbuffa e ci guarda male. Fa sempre così quando viene interrotto poco prima di uno dei suoi assoli. Ludovica che come al solito non sta attenta a quello che succede nella stanza guarda Gabriele, e Chiara sospira come a rimproverarci di non essere state attente. Ops.
<<Non voglio perdere altro tempo per dirvi che è tardi e dovete impegnarvi, spero che lo sappiate già>> dice Nino, forse ha capito che i suoi sproloqui non servono a molto. Però ha ragione, è il dodici di Giugno e il concerto si terrà dopo la Tipica, una festa di paese che si svolge intorno a ferragosto.
<<Dai su, riprendiamo dall'inizio. Isabella devi alzare un po' la voce, chiaro? E mi raccomando andate a tempo.>> dice, riservandoci uno sguardo ammonitore.
<<Ludo, quando vuoi dacci il via>>
Uno, due, tre e quattro.
🫐Heylà🫐
Sono tornata!
Scusate davvero, non riuscivo ad aggiornare e ho modificato il capitolo non so quante volte. Spero che possiate riuscire a sopportare questi miei ritardi.
Come vi è sembrato il capitolo? Ho pensato di introdurre un po' qualche amicx di Olivia, giusto per capire un po' il suo contesto.
Avevo dimenticato una cosa: come nel primo capitolo la foto è frutto del mio telefono (nel secondo mi è stata mandata) e quella bella personcina è @tilanciounsandalo che mi ha dato il consenso di pubblicarla.
Al prossimo capitolo!
Siete perfettx,
- Emma✨
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