4.
La sveglia come sempre irrompe i miei cari sogni.
"prima o poi la dovrò buttare dalla finestra quest'aggegio"
Il suono della sveglia continuava a infastidirmi e con un movimento lento della mano la spensi subito, successivamente la mia mano rimase fuori dal letto mentre io continuavo a dormire nei miei più cari sogni, come ho sempre detto oltre ad avere la sveglia ho anche qualcun'altro che mi sveglia. Come al solito mio padre entra in camera mia buttandomi, con una delicatezza di un elefante, la divisa della U.E adosso, mi alzai di scatto tra poco mi faceva venire un infarto.
- Muoviti... Alzati, c'è la scuola per te oggi che ti aspetta - mi disse con tanta freddezza, la freddezza di mio padre era una freddezza positiva, era apatico ma comunque faceva vedere le sue emozioni,era diventato così per mezzo del lavoro, lavorava 24 ore su 24 in ospedale solo qualche volta si concedeva due giorni di riposo.
-Potresti non far rischiare a tua figlia un infarto cardiaco? - gli domandai - ah... Se non ti avrei svegliata saresti arrivata alla U.E in ritardo, adesso muoviti e alzati- detto questo se ne andò da camera mia.
Mi guardai allo specchio, la mia faccia era sempre rimasta la stessa, pelle pallida occhiaie leggermente profonde occhi marroni scuro e i capelli corvini che ormai mi arrivavano all'altezza di metà collo, la frangetta mi rendeva più carina del solito.
"Ahh... Questo aspetto troppo carino mi da fastidio.."
Purtroppo per questo aspetto troppo "carino" alle medie ero stata mira di molte ragazze. Ma pensando a noi che ore sono? Quanto tempo ci ho messo a vestirmi?
Guardo l'orario, e sgrano gli occhi.
-Oh dio mio! Sto facendo tardi - metto i calzini in fretta e furia e successivamente mi metto le scarpe, beh..come tutti gli altri giorni non ci mancava la caduta per le scale,sento mio padre che si avvicina alle scale e si affaccia dalla porta.
- Ti ho sentito sai? Sei la solita ritardataria, la prossima volta non pensare troppo sopra al gabinetto - detto questo si mise a ridere e mi mise lo zaino in mezzo alle scale.
- Pà! Non prendere in giro a tua figlia - detto questo mi alzo e prendo lo zaino in fretta , esco fuori di casa e i miei occhi cadono subito sull'appartamento del mio ex amico.
"speriamo che la fortuna sia con me in questa giornata" sbuffai e velocemente prendo la mia bici.
Arrivata a destinazione e per fortuna non troppo tardi, entrai in quel immenso palazzo che più di una scuola sembrava qualche agenzia.
I miei occhi sbirciavano da tutte le parti ero meravigliata, finché il mio sbirciare della scuola sparì quando vidi una signora, probabilmente stava cercando di dedicarmi attenzioni da molto tempo.
-oh.. Scusatemi, non vi ho vista, volete chiedermi qualcosa? - l'anziana rise e si fermò - non ti preoccupare cara, stavo giusto aspettando te su andiamo in sala professori, sai il professore Aizawa ti sta aspettando da molto tempo- dopo ciò che aveva detto iniziò a camminare.
[Sala professori]
-Mi scusi per il mio ritardo sensei, non volevo farla aspettare così tanto mi dispiace - mi inchinai due volete all'uomo davanti a me, dall' aspetta sembrava fatto di qualche sostanza ma l'eroe che stava davanti a me era un uomo del tutto... Normale? Si può dire.
- Basta che non sei arrivata troppo tardi, comunque andiamo- detto questo l'uomo si alzo trascinando con sé qualcosa di giallo che io mi limitai soltanto a guardarlo e non fare nessuna domanda.
"cavolo come è strano questo tizio.."
Arrivati davanti alla porta della classe senti la tensione salire, ero agitata e al massimo, guardai la porta e poi l'uomo davanti a me.
-Ti dico io di entrare, aspetta un attimo qui - detto ciò apri la porta e la richiuse.
" Almeno mi ha lasciato fuori per riprendermi" quando finii di pensare la porta si apri rivelando davanti a me la figura di prima.
-Forza, entra! - disse con un sonoro tono di fredezza.
-s.. Si.. Certo- con un rapido movimento ero già dentro la classe, e non ci mancavano gli sguardi di tutti adosso,abbasai la testa per l'imbarazzo in quel momento erano più interessanti le mie scarpe che non i miei compagni, mi avvicinai alla cattedra con il professore che intanto si mise da parte e disse solo alcune cose.
- Abbiamo una nuova alunna.. Presentati - detto ciò, ci fu un attimo di silenzio e decisi finalmente di presentarmi, cioè che vidi davanti a me era spaventoso per me,Bakugo e Izuku che al mio sguardo era meravigliato successivamente il mio viso passo a quello di Bakugo che oltre ad essere meravigliato lo vedevo completamente terrorizzato.
Mi inchinai verso i miei compagni e mi alzai.
- Mi chiamo Fuun Shoato sperò che saremmo amici e sperò anche che la mia presenza vi piaccia, la mia uncità è dei quattro elementi. Vi ringrazio per avermi ascoltato - mi inchinai di nuovo e mi alzai con il capo successivamente mi giarai verso l'uomo che mi indico un tavolo dietro al biondo scorbutico.
"mi voglio tirare i capelli dalla disperazione, proprio lì mi dovevano mettere"
Con tutta la calma del mondo mi andai a sedere al mio posto che dovrò occupare per tutti gli anni che dovevo fare in questa scuola.
Mi sistemai velocemente e al sol girarmi a destra a sinistra sentivo e vedevo gli sguardi dei miei compagni che mi guardavano e che mi salutavano silenziosamente.
Ora di merenda e sapete cosa significa per me.... Mangiare, la cosa più che mi piace fare.. Eh.. Si proprio così non ci posso fare nulla. Stavo controllando se la mia merenda era stata messa da quel apatico del mio genitore ed ecco qui l'avevo proprio trovata, i miei cari onigiri al salmone,iniziai ad aprirli con delicatezza ma qualcosa o qualcuno o alcuni avevano deciso di disturbare.
- Hey... Shoato! - mi sorrise una ragazza dai capelli corti marroni e dal viso tenero, era davvero una bella ragazza, sembrava che cacciasse felicità da tutti i pori.
-umh... Ciao- subito notai a fianco alla ragazza il verde e successivamente vidi un altro ragazzo sembrava che venisse da una famiglia benestante, la ragazza in questione si mise affianco a me anche i due ragazzi.
-vuoi venire con noi? - mi disse il verde mentre mangiavo di conseguenza annui.
Dopo che avevo mangiato i miei cari onigiri mi affrettati a parlare subito.
- scusatemi, non mi sono presentata- dissi ai due davanti a me la ragazza sorrise.
- Non ti preoccupare, io mi chiamo Ochako Uraraka - mi porse la mano - mentre io mi chiamo Iida Tenya sono il rappresentate di classe e un piacere conoscerti - si inchino il corvino - È un piacere conoscerti - dissi al rappresentare di classe, successivamente il corvino aspetto al verde che si presentasse ma egli non avvenne subito guardo male a Izuku e con un rapido gesto delle braccia le iniziava a muovere verso al povero Deku.
- Midoriya e da scostumati non presentarsi.. Presentati subito su! - il verde iniziò ad imbarazzarsi e alzo le mani insegno di non avere colpe.
-oh... Iida guarda che ci conosciamo già - i due che non erano a conoscenza di ciò fecerò una faccia sorpresa.
-EH!? -
-Era la mia amica d'infanzia - rise imbarazzato il verde.
Il ritorno da casa diventò un incubo per me, ero apppenna uscita da scuola e affiancata dalla mia bicicletta la camminata non risultò piacevole visto che davanti a me si parò la bomba esplosiva.
Mi fermai per non farmi vedere visto che era girato di spalle, ma non ebbe successo visto che si giro subito.
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