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🎤INTERVISTA A @ANDREABAFFO🎤

Era una notte buia e tempestosa, le imposte sbattevano senza sosta producendo un ritmico rumore che aveva conciliato il sonno della Strega e poco importava se Vale era alla seconda camomilla perché, al contrario della sua coinquilina, quel tempo da lupi insieme a tutto quel frastuono lo trovava insopportabile facendole saltare i nervi.

Un'improvvisa scampanellata la fece sussultare, guardò l'orologio, erano le 23.00, "Chi sarà mai a quest'ora?", aspettò ancora qualche minuto, ma al secondo scampanellio decise di andare a svegliare deliartemisia.

Vale bussò discretamente, ma non ricevette risposta e visto che il visitatore scampanellava sempre più insistentemente, entrò nella stanza.

La Strega dormiva placidamente e per un attimo alla coinquilina quasi dispiaceva svegliarla, poi si rese conto che il vento aveva smesso di far sbattere le imposte e subito dopo deliartemisia era sveglia e vigile.

«Ma chi è che bussa in modo così insistente?» Poi si accorse di Vale e rimase a fissarla con sospetto: «Ah, sei tu! Scusa per un attimo avevo dimenticato che non sei più bionda, ma rossa. Forza! Andiamo a vedere chi è, così in quattro e quattr'otto lo incenerisco e torno a dormire!»
Così le due andarono decise alla porta d'ingresso.

Il piano consisteva che Vale avrebbe aperto la porta e deliartemisia avrebbe lanciato l'anatema per incenerire il malcapitato disturbatore, ma quando la rossa aprì la porta e la Strega stava per pronunciare la terribile formula, rimase di sasso per poi lanciare un urletto: «Andrea! Sei tornato!»

«Perdonate l'orario.»

«Ciao Andrea!» Intervenne Vale.

«Ciao amiche!!!» Diede un bacio sulla guancia ad ambedue,«Eccomi qui! Sono ancora in tempo per l'intervista?»

«Ma certo!» Risposero all'unisono le due.
Lo accompagnarono nella stanza degli ospiti.

«Mettiti comodo, domani mattina preparo una bella colazione e poi faremo l'intervista.»

«Ma non ti preoccupare!» Rispose con troppa fretta Andrea, «per farmi perdonare il ritardo per l'intervista e per l'orario poco consono del mio arrivo ho chiesto a Sally Spritz di prepararci una ricca colazione per le 9.00.»

Il resto della nottata passò tranquillamente.

L'indomani mattina di buon'ora i tre amici erano seduti a un tavolino nel giardino della locanda di Sally Spritz con una succulenta colazione.

«Bene,» esordì deliartemisia rivolgendosi ad Andrea, «Ti spiego brevemente: noi ti porgiamo le domande e tu quando e come puoi rispondi. Più che una domanda e risposta diciamo che è una chiacchierata.»

«Ok, perfetto.»

«Allora cominciamo. Posso porre io la prima domanda?» Chiese a Vale.

«Vai pure.»

«AndreaBaffo quando hai sentito per la prima volta il desiderio di scrivere?»

«Credo sia accaduto intorno ai 12-13 anni, un'età in cui iniziai a maturare l'interesse verso formule di scrittura particolari come i poemi epico-cavallereschi che mi invitarono ad iniziare il mio primo percorso di scrittura in versi; percorso che - devo confessare - non ho più abbandonato e ho continuato a coltivare realizzando, di tanto in tanto, composizioni poetiche che sto raccogliendo e pubblicando distribuendole, in base a criteri tematico-emozionali, all'interno dei quattro album poetici che compaiono sul mio profilo WP.» Fece una pausa per bere il caffè. «Tornai a farmi ammaliare dalla scrittura - questa volta in prosa -, appena qualche anno più tardi, durante la lettura (impostami come compito scolastico) di due romanzi distinti con stili narrativi un bel po' fuori dallo standard. Da lì, partirono le mie prime esperienze di scrittura in prosa con le quali ogni tanto continuo ancora maldestramente ad approcciarmi.» Fece una pausa e poi con aria interrogativa: «Ragazze, così può andare bene come risposta?»

«Va benissimo.» Lo rassicurò Vale.

«Bene, grazie per l'intervista ragazze: breve e indolore. Quando la pubblicate?» Fece per alzarsi, ma rimase a metà.

«Dove vai? Abbiamo appena cominciato! Mettiti comodo, abbiamo tutto il tempo. Scopriremo i tuoi più oscuri segreti.» Lo fermò la Strega con una risatina che ad Andrea sembrò diabolica, ma tornò a sedersi.

«Quando parli di al di fuori dagli standard a cosa ti riferisci?» Continuò lei imperterrita.

«Ma... questa domanda fa parte dell'intervista o è curiosità tua personale?» Rispose scherzosamente lui, poi aggiunse: «Per esempio... all'utilizzo di linguaggi gergali, informali; e di una punteggiatura che si discosta dagli schemi canonici.» Poi si fece serio: «Vorrei che specificaste in corsivo le domande ufficiali e in carattere normale quelle fuori intervista, grazie.»
«È una domanda formale e ufficiale.» La Strega sbuffò «Uh... quante storie... rilassati. Stiamo facendo una chiacchierata.» Poi con nonchalance indicò la rossa, «non fare caso a Vale che sta affilando l'accetta.»

«Mi sa che tra le tue pozioni e la mia accetta non vede l'ora di scappare.» Rise la Vale, «non temere Andrea, ho finito.» Ripose il suo gioiello nella custodia.

Poi: «Ritornando alla questione dei linguaggi informali e gergali e una punteggiatura non nei canoni. Vorrei domandarti: "hai qualche opera dove hai utilizzato questo metodo di approccio?"»

«Certo! Nella mia raccolta "DONKEY ShoTs" compaiono opere narrative brevi nelle quali emerge un concentrato di tutti quegli aspetti che caratterizzano il mio "spericolato" stile narrativo: da forme di linguaggio confidenziale, alla comparsa di punteggiatura a volte fuori dai canoni, dai contorti flussi di pensiero alle armonizzazioni dei periodi coadiuvate da parole ed espressioni metaforiche e quasi musicali. Spesso bacchettato dalla critica per questo mio stile "spregiudicato e inconsueto", ma - altresì - molto apprezzato dalla stessa per la finezza, l'irriverenza e lo spessore narrativo.
Ne sono un esempio: "Zucchero di Canna", "L'asciugacapelli", "Muta"... per citarne alcune.
Ci tengo a sottolineare che il "Contestionario" mi ha offerto innumerevoli occasioni per far emergere questo mio stile; nella mia raccolta "DRABBLEs (max 100 parole)", infatti, sono al momento presenti oltre una ventina di opere brevissime e di veloce lettura che possono rappresentare bene un concentrato di ciò che caratterizza il mio stile narrativo. Anzi, invito i Vostri lettori WP a provare ad assaggiare queste mie opere lasciando un commento e una propria opinione, qualunque essa sia. Ne sarei davvero lieto.»

«Io ero tra quelli che ti hanno "bacchettato" perché alla prima lettura ne sono rimasta spiazzata.» deliartemisia bevve il caffè. «Con il tempo, però, ho saputo apprezzare il tuo stile perché in fondo la genialità e l'innovazione se all'inizio trovano difficoltà a farsi spazio, in seguito trovano sempre un modo per affermarsi ed essere apprezzate. Consiglio a tutti di leggere le opere di Andrea.»

«C'è un autore a cui ti ispiri?»

«La verità? La risposta è no...non sono mai stato fanatico di un autore piuttosto che di un altro ma indubbiamente il mio stile risente di tante influenze - com'è naturale che sia - e autori come Pirandello, Salinger, Joyce, hanno senza dubbio avuto un ruolo determinante nello sviluppo del mio stile narrativo. E, come loro, tanti altri, magari in misura minore...»

«Per continuare con la domanda di Delia, il tuo genere preferito invece sia nella lettura che nella poesia qual è?»

«Il mio genere preferito sono i manuali di sopravvivenza e le mappe cartacee dei sentieri escursionistici che adoro consultare quando faccio trekking in mezzo ai boschi sui miei Appennini.» Rise all'espressione stranita delle due amiche. «Vabbè, dai, era un modo scherzoso per confessare che non sono un così accanito lettore come potreste immaginare e volevo confidarvi qualcosa in più su di me, ovvero... che prediligo spendere una fetta maggiore del mio tempo in attività esplorative e all'aria aperta ammirando la natura piuttosto che chiudermi in uno stanzino con la testa chinata su fogli stampati.» Fece una pausa e resosi conto che le due lo guardavano non sapendo cosa rispondere continuò imperterrito. «Lo so, lo so, quello che sto dicendo è per Voi un grosso affronto... ma tant'è! D'altronde, sapevate a cosa sareste andate incontro intervistando il sottoscritto.» Sorseggiò la sua spremuta, poi con aria seria: «Non potrei indicare un genere in particolare: la narrazione deve prendermi, deve catturarmi, qualunque sia l'ambientazione. Adoro la suspance, i momenti descrittivi e d'azione narrativa ma anche i passaggi più riflessivi. Dev'esserci una buona dose di equilibrio, direi.
Riguardo la poesia... be', ammetto di essere un grande ammiratore di quei versi che scorrono come fossero musica, deve piacermi in primis il suono di ciò che leggo. Questo, sì, è un aspetto a cui presto particolare attenzione. Anche e soprattutto quando sono io a scrivere. Tipo: DIN, DON, DAN... DIN, DON, DAN... Ho reso l'idea?»

«Giuro Vale! Mai come questa volta non gli ho offerto nessuno dei miei intrugli!»

Con aria seria rispose ad Andrea: «Questa risposta ha un non so che di Leopardiano con un pizzico di profumo pascoliano con la malinconica visione di Antonio Machado.
L'unico chino sui fogli stampati è il topo con gli occhiali e considerando che il tuo amato gatto Leo se li mangiucchia i topolini.»

«Grazie per aver menzionato il gatto Leo, protagonista indiscusso di drabbles che scrissi per il Contestionario. A proposito... sarà il caso che mi metta al lavoro per proseguire con le sue avventure, ahahah.»

«Sono tanto affezionata al caro gattaccio Leo. Oh! Non sai quanto avrei piacere di ritornare a leggere le avventure del mio gattaccio preferito.»

«Dunque, possiamo dire che sei un lettore onnivoro.» Irruppe la rossa prima che la Strega si intenerisse troppo ricordando le malefatte di Leo. «E durante le tue passeggiate tra i tuoi amati Appennini ti è mai successo di aver visto qualcosa e ti abbia ispirato per un tuo scritto?»

«Certo che sì. Ciò che respiro e percepisco durante le mie rigeneranti escursioni sono una validissima fonte d'ispirazione per i miei scritti. La One-Shot Muta, all'interno della raccolta DONKEY ShoTs, ne è un esempio... anche per quanto riguarda l'ambientazione. E l'ispirazione non si limita al contesto, ma al flusso di pensieri e riflessioni che il cammino innesca dentro: pensieri che si trasformano in parole all'interno di tutte le mie composizioni scritte...»

«Ora mi è venuta una curiosità: qual è la cosa più strana o che ti ha lasciato esterrefatto nelle tue escursioni? Poi ti sei detto: "Questa è un'esperienza che devo scrivere!"»

«Dunque, se per cose strane intendi anche fortuiti e piacevoli incontri con stupendi esemplari di daini e caprioli, passaggi accidentali su dirupi e crinali in giornate di forte vento, avvistamenti di escrementi di lupo lungo il proprio percorso, orme strane, personaggi ambigui... e via dicendo... be', sì, questo tipo di esperienze ti lasciano spunti interessanti da cui partire...

Escursioni notturne mescolate ad aneddoti del mio paese e a vecchie storie paesane, per esempio, mi hanno ispirato la One-Shot "MazzaChévri" (traducendo dal dialetto romagnolo: "ammazza-capre") dal sapore un po' horror e il retrogusto angosciante.

Vorrei però anche raccontarvi di un episodio che mi ha lasciato davvero esterrefatto (come domandavi) ...ed è stato l'incontro con l'orso sulla transfagarasan (una bellissima strada a tornanti che gira fra le montagne boscose e panoramiche, in Romania): non mi era mai capitato che un orso libero in natura mi attraversasse la strada, così, all'improvviso. Fortunatamente, in quell'occasione non ero a piedi ma stavo viaggiando in camper: me lo sono trovato davanti al cofano. Vabbè, gli imprevisti delle vacanze itineranti, eheh.
A proposito di questo, però, non ho ancora scritto, quindi ho altro potenziale materiale per nuovi componimenti, ahahah.»

«Bella risposta!» Vale concluse. «Diciamo quindi che le tue escursioni sono fonte di ispirazione e anche un modo per allontanarsi dalla quotidianità e sfogare le ansie e gli stress delle varie giornate e sicuramente ne avrai di avventure da raccontare vista anche quella dell'orso che ci ha detto prima.»

«Tra tutte le tue opere c'è una alla quale sei particolarmente affezionato? Perché?»

«Ci sono diversi modi per fare ciò che dici; sicuramente - è vero - il trekking può risultare anche un ottimo metodo "depurativo"!
Partiamo dai perché e poi vi svelerò qual è.
Perché: è la prima vera opera narrativa "conclusa" fra quelle pubblicate (i drabble e le altre one-shots brevi che ho pubblicato le considero come parti di un qualcosa di più grande che dovrò ancora realizzare).
Perché: è una storia che nasce da emozioni mie personali vissute da bambino e quindi legata fortemente al mio background.
Sto parlando dell'opera in prosa "Le uova sono pronte", titolo bizzarro che vuole fungere da contrasto alla drammaticità della storia narrata.
Ma non voglio dire di più. Andate a scoprire voi stessi di cosa si tratta.»

«Beh, sicuramente quando si parla di un qualcosa che non è frutto della propria immaginazione ma si trae spunto da una vicenda/emozione vissuta ti senti più affezionato alla storia... lasciamo allora ai lettori la curiosità di scoprire di cosa tratta la tua storia.»

«Parlaci dei tuoi progetti.» Chiese deliartemisia.

«Ti riferisci a quel "qualcosa di più grande"? Ancora non ho ben chiaro nemmeno io ciò di cui sto parlando ma l'intento è quello di "utilizzare" alcuni drabble e one-shots pubblicati come parte integrante di un bel romanzo. Sogno o... utopia!? Si vedrà...»

«Sì. Mi riferivo proprio a "qualcosa di più grande". Comunque anch'io spesso ho usato le drabble per ispirarmi a racconti o per i racconti brevi.»

«Quali sono i generi con cui preferisci cimentarti nella scrittura?»

«Generi? mhm... thriller, erotico, sarcastico, psicologico-esistenziale, poetico... sono tratti, atmosfere, che la mia penna assai graffiante tende spesso a toccare ma, a dire il vero, non mi piace parlare di "generi" in quanto tali perché il mio intento è quello di rappresentare varie sfaccettature della vita e amalgamarne i sapori all'interno della storia; vorrei definire un nuovo genere che rappresenti appieno il mio modello di opera letteraria: un nuovo genere che oserei nominare "zibaldonesco"... Che ne dite?? Vi garba?...»

«L'ho detto io che tu sei un genio!»

«AndreaBaffo, come sei approdato a WP?» Chiese Vale.

«Era una notte buia e tempestosa. Squarci di luce strappavano qua e là il cielo in mille pezzi.
Io mi trovavo rilassatamente disteso sul divano con un calice di rosso in mano, quando... qualcuno bussò energicamente alla porta. Sobbalzai...
...e, nel risvegliarmi, scoprii di aver clickato inavvertitamente il touch del mio telefono aprendo - mio malgrado - una strana applicazione dal titolo impronunciabile: WATTPAD.
Andò più o meno così, mi pare... (continua...)»

«Avvincente! Specialmente la parte con il calice rosso!» Esclamò deliartemisia.

«Non vedo l'ora di scoprire il seguito di questa straordinaria storia.»

«Aspettiamo il continuo.» Aggiunse Vale.

«Mi sono sempre chiesto come avrebbe potuto reagire la gente a me estranea nei confronti della lettura di alcune delle mie composizioni, dunque mi serviva una strada per riuscire ad avere un pubblico riscontro e mettermi in gioco.

Avvenne dunque, in realtà, che durante una malinconica "November Rain" del non troppo lontano anno 2019, mi decisi a pubblicare, su questa a me sconosciuta piattaforma social, la mia prima opera completa, opera che avevo fino ad allora sempre tenuto segregata in un cassetto. Sto parlando della già citata "Le Uova Sono Pronte".

La pubblicazione di quest'opera ha raccolto molto gradimento da parte di diversi utenti, aprendo un bel canale comunicativo con alcuni di loro, permettendomi di conoscere altri scrittori della piattaforma, prima fra tutti la carissima Adele.

Maggio 2020. Fu proprio Adele ad invitarmi nel gruppo poetico (su Telegram) "Scripta Manent", laboratorio che mi ha consentito di coltivare e far fruttare la mia vena poetica ispirandomi svariate composizioni che trovate pubblicate all'interno delle mie 4 attuali raccolte in versi.

L'approdo su Telegram, mi ha permesso di affinare ed efficientare rapporti comunicativi con altri utenti scrittori, di stringere collaborazioni interessanti, partecipare alla condivisione di idee e riflessioni sulla materia, organizzare e partecipare a progetti da poter presentare nei tanti Contest su Wattpad.

Partecipai con esiti positivi a Contest di scrittura creativa sia narrativa che poetica, su Wattpad, e da qui nacque il desiderio di avviare un nuovo progetto...

Giugno 2020. Fondai, insieme ai miei due nuovi amici deliartemisia e Thesmo, un Laboratorio di Scrittura in Prosa chiamato "L'Ecciii - la Taverna dello Starnuto Creativo", che ci ha donato tante soddisfazioni e momenti memorabili (arricchendoci in termini letterari ed umani) e speriamo che possa continuare a farlo ancora negli anni a venire.

Luglio 2020. Il mio primo approdo al Contestionario di ValentinaVale98 con un drabble dal
titolo "Smargiasso". Questo originale Contest letterario mi ha spronato a scrivere tante brevi straordinarie composizioni che altrimenti non avrebbero mai visto la luce. Qui è nata inoltre la leggenda del gatto Leo, protagonista di diversi miei drabbles.

Ecco, dunque: il mio approdo su Wattpad e la mia discesa sul campo di battaglia letterario sono avvenuti proprio nel modo in cui vi ho appena raccontato.

Poi si fece giorno... Tuoni e lampi si placarono. Il mio bicchiere di rosso venne prosciugato e quando aprii la porta di casa non trovai nessuno, a parte il gatto Leo tutto infradiciato che s'intrufolò disperatamente in casa smoccolando bestemmie feline contro il sottoscritto.

Spero di aver risposto in maniera esaustiva e pertinente alla domanda.»

«Molto. Una bella avventura che ci auguriamo continui a lungo.» Concluse la Strega, poi aggiunse: «Sicuramente Leo, dopo tale affronto, te l'ha fatta pagare cara.»

«Un bel percorso ricco.» Si associò la rossa.

«Ricco ma non abbastanza da avermi consentito la realizzazione di un repertorio narrativo che possa di per sé risultare "spendibile" o presentabile sul mercato letterario. Questo passaggio/percorso mi manca. E sono alla ricerca del giusto stimolo per intraprenderlo. Arriverà?»

«Noi te lo auguriamo!»

«Qual è il genere che invece non riesci proprio a scrivere o leggere? C'è qualcuno in particolare che metti da parte?»

«Confesso di aver avuto parecchie perplessità nel momento in cui mi sono trovato di fronte alla richiesta di scrivere un pezzo "rosa" per un Contest di scrittura creativa su WP.
Fu la prima volta, per me: uno scoglio iniziale non indifferente perché non avevo esperienza in quel genere.
Posso però desumere di essermela cavata discretamente dal momento che vinsi quel Contest con un'opera che s'inseriva in un genere piuttosto fuori dalle mie corde. L'opera s'intitola "Sempre" e la trovate nella mia raccolta DONKEY ShoTs.
Dopo lo scoglio iniziale, mi sono dunque "sbloccato" riuscendo a scrivere anche qualche drabble dal sapore "romance".
Ora, quindi, posso dire che il mio pubblico non dovrebbe riscontrare alcun tabù di genere spulciando fra i miei scritti.»

Arrivò Sally: «Gradite qualcos'altro? »

«No, grazie. Era tutto buonissimo.» Rispose Vale.

«Anche per noi.» Le fecero coro gli altri due.

«Comunque io direi che ti abbiamo fatto abbastanza domande, non so se Delia vuole chiedere altro.»

«No no, va bene così.»

«Se per Delia è apposto così, come ultima domanda ti chiedo solo se ci puoi dire la tua esperienza al Contestionario e com'è stato completare la parola.»

«Il Contestionario, come già ho avuto modo di esprimere in precedenza, mi offerto una grandissima opportunità per allenarmi nella scrittura.

Mi sono trovato benissimo con tutti i partecipanti e - che dire - se in più consideriamo che le organizzatrici sono sempre carine e strabilianti... ho già detto tutto!

Completare la parola CONTESTIONARIO, per la prima volta, mi ha gratificato molto, come se avessi raggiunto un traguardo lungo il mio percorso di scrittore e chissà che non riesca a completarne altre in futuro... speriamo!
Grazie tante per questa opportunità che mi offrite e complimenti per questo bel progetto che state portando avanti da ormai parecchio tempo con risultati incredibili!»

«Grazie a te per la fiducia che ci dai e per il fatto che appena riesci passi sempre con qualche drabble.» Disse Vale.

«E grazie anche per l'intervista.» Aggiunse deliartemisia.

«A voi!»

Vale e Delia ringraziano Andrea
per l'intervista e tutti voi per
aver letto e conosciuto un po' di più
un partecipante del Contestionario

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