La memoria di Ceri - Nell'abbraccio della follia
Correva nel bosco più veloce che poteva. Il vestito nero la intralciava in ogni movimento, il corpetto le toglieva quasi il fiato, ma non poteva fermarsi.
I muscoli delle gambe le bruciavano come a contatto con le fiamme, la testa pulsava minacciando di scoppiare. Poteva ancora sentire le cantilene dei Cacciatori. Per fortuna non erano riusciti a completare il Sigillo Proibito.
I ricordi di Ceri erano radicati così a fondo che avrebbero dovuto ucciderla se volevano conoscerli. Ma se lei fosse morta non avrebbero più potuto risvegliare il potere della Fiamma Eterna.
Quello che l'avrebbe trasformata per sempre in una Dracaenae, distruggendo il mondo intero. I Cacciatori erano degli illusi se speravano di poterla controllare, una volta trasformata.
Quando la bisnonna di Ceri aveva rotto il sigillo il mondo aveva rischiato di estinguersi. Lei avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non risvegliare quel potere.
Si concesse solo un secondo per guardare indietro, ma non vide altro che una rete fatta di rami e foglie.
Nessuna traccia di Drake. Lui l'aveva pregata di fuggire e lei l'aveva ascoltato, ma non si sarebbe perdonata se fosse morto.
Era riuscito ad infiltrarsi tra i Cacciatori un paio di mesi prima e a riferire cosa avevano in mente. Quando fu chiaro che volevano il potere di Ceri, avevano cercato di portarlo via di lì, ma la ragazza era stata catturata.
Se non fosse stato per Drake l'avrebbero torturata per completare il sigillo. Era riuscito a farla scappare, ma ormai la sua copertura era saltata.
Ceri sperava di vederlo sano e salvo, prima di attuare quel piano folle.
Nel caso fosse stata costretta a rivelare il sigillo, Aria le aveva fornito un piano B, che non era riuscita a spiegare bene a Drake. Comunque, lui sarebbe stato contrario.
Si trattava di una siringa di Propranololo: una sostanza chimica che, mischiata ad alcuni inibitori, le avrebbe totalmente cancellato la memoria.
Tutti, Daisy compresa, le avevano detto di fermarsi e riflettere prima di accettare. Che, insieme al sigillo, avrebbe dimenticato tutto: amici, famiglia e Drake, il ragazzo che amava.
Ma Ceri avrebbe fatto di tutto per salvarlo.
Il cuore le si appesantì; cercò di credere che fosse vivo. Ormai il portale che Yuno aveva aperto era vicino, ma Ceri non l'avrebbe attraversato senza di lui.
I Cacciatori erano sempre più vicini, se la ragazza avesse rallentato l'avrebbero presa; e a giudicare dal rumore erano circa cinquanta.
L'ennesimo ramo sporgente le lasciò un altro graffio, ma strinse i denti. Ormai aveva le braccia piene di escoriazioni, ma non poteva mollare.
I capelli corvini al vento e gli occhi lucidi di adrenalina, continuò a correre, sperando che Drake l'avrebbe raggiunta al precipizio.
Non mancava molto, la foresta si faceva sempre meno fitta. Ceri non sapeva da quanto corresse, ma il cuore batteva così forte che minacciava di uscirle dal petto.
Frank non dovrà più trascinarmi in palestra per farmi allenare, pensò ironica.
Ceri sentì il rumore delle onde ancor prima di vedere l'enorme sperone di roccia. Il cielo notturno era quasi interamente ricoperto da nuvoloni grigi, segno che un temporale era vicino.
Sembra la notte perfetta per una tragedia, pensò, di nuovo agitata. Drake non c'era, e lei avrebbe preferito morire piuttosto che attraversare il portale senza di lui.
Arrivò fin quasi al limite del precipizio e guardò di sotto: il luccichio blu del portale si confondeva quasi con le onde del mare.
I Cacciatori ormai erano arrivati, riuscì a scorgerli da lontano, ma si avvicinavano velocemente.
Forza Drake, devi farcela! Pensò ancora una volta, quando il rumore di uno sparo troppo vicino la fece sobbalzare.
Un attimo prima che il proiettile la colpisse alla gamba, qualcuno le si lanciò contro, spostandola. Riconobbe subito il profumo di Drake. Ce l'aveva fatta! Lui era... Era vivo!
Ceri però si accorse subito che qualcosa non andava. Il ragazzo emise un lamento, e solo allora lei vide la chiazza rossa che gli si espandeva sulla gamba. Nel frattempo, prima che entrambi se ne rendessero conto, i Cacciatori si disposero a semicerchio intorno a loro.
«Spostati, traditore. Vogliamo solo la ragazza» ringhiò uno di loro.
Drake teneva stretta Ceri. Strinse i denti, cercando di non cadere. La sua pelle d'alabastro diventava sempre più pallida, e il sangue non smetteva di zampillare dalla ferita.
«Non la prenderete mai» ringhiò, gli occhi invasi da una rabbia quasi animale.
Il Cacciatore rise. «Allora morirai» disse. Puntò la pistola e si preparò a sparare, ma questo fece smuovere Ceri.
«No!» urlò, frapponendosi tra loro.
«Ceri, non è il momento di fare stupidaggini» la ammonì Drake, prendendola per un braccio; la sua voce sempre più sofferente.
«Troppo tardi» sorrise lei, il cuore a mille, il sudore freddo che le colava dalla fronte. Indietreggiò più che potè, il rumore sempre più forte delle onde contro gli scogli; poi tirò fuori la siringa.
Drake ne identificò immediatamente il contenuto, quindi guardò Ceri sconvolto, e anche parecchio arrabbiato. «Non ci provare nemmeno!»
Ceri sorrise, ormai sicura. Era l'unica soluzione, anche se folle, e forse irreversibile. Non c'era modo di sapere se avrebbe recuperato i suoi ricordi, ma almeno avrebbe tenuto in salvo tutti per un po'. Il Cacciatore minacciò di sparare ancora, ma questo non la fermò.
«Riportami indietro» disse, rivolta a Drake. Poi infilò l'ago nella pelle e spinse lo stantuffo.
I ragazzi si lasciarono cadere all'indietro, nel portale che li avrebbe riportati a casa.
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