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Insert coin... Choose your character

Dovevano sicuramente essere impazziti quella sera, ma... L'adolescenza è il periodo più burrascoso della vita. Ma con gli amici sembra assai più facile divertirsi, fare nuove esperienze; vivere.

Era da tempo che Annaré l'adolescente, il genio della matematica era sfumata nell'aria come un colore troppo scuro, ma i suoi amici ancora occupavano quella parte del suo cuore dove c'era un frammento della sé stessa ragazza, che a tratti ancora condivideva con loro. E così, davanti a quel vecchio Coin Op, non riuscì a non ricordare.

«Ripetetemi ancora perché abbiamo deciso di venire qui. Questa è solo una casa abbandonata, non c'è nulla di anormale» sbuffò contrariata. Non avrebbe mai ammesso che, sotto sotto, le tremavano le ginocchia dalla paura. Dopotutto era bravissima a nascondere i suoi pensieri dietro le ciglia scure.

Ma i suoi amici la conoscevano bene. JP, Yuri, Jamal, McH... Tutti loro leggevano alla perfezione i pensieri che le si incastravano tra le ciglia.

«Sai bene cosa JP ha visto, ieri sera» le rispose Jamal. Annaré e Yuri non potevano sapere dello scherzo imminente. Jamal, McH e JP non stavano più nella pelle.

«Allora, cosa aspettiamo?» esclamò Yuri, impaziente di iniziare l'esplorazione. Era un credulone, ma sembrava non spaventarsi facilmente. Se solo avesse saputo... Forse si sarebbe addirittura offeso, di solito era lui ad organizzare gli scherzi più strani e divertenti.

Christian sorrise. «Allora diamo ufficialmente il via alla nostra avventura!» esclamò, prima di entrare a passo di carica nella villa fatiscente.

Il bianco sporco delle mura diventava grigio illuminato dalle torce dei ragazzi, Annaré si sforzò di mettere un piede davanti all'altro. Polvere e ragnatele ricoprivano ogni angolo dell'androne, il pavimento coperto da un tappeto blu consunto. Non c'erano decisamente segni di vita, e i fantasmi non esistevano, ricordò Annaré. Le fantasie di JP e Yuri sarebbero presto sparite, così avrebbero potuto tornarsene a casa e dormire in santa pace.

Christian, in testa al gruppo, sorrise e lasciò cadere appositamente l'ultimo pezzo necessario a completare McH 2.0, la sua fantastica creazione. Era solo un vecchio tappo di bottiglia, che sfuggì ad Annaré ed anche a Yuri, che cercava invano qualsiasi segnale di attività paranormale. Al contrario, Jamal e JP, colsero al volo il segnale.

Veloci come saette i tre ragazzi spensero le torce e cominciarono a gridare ad invisibili mostri di lasciarli andare. Jamal si divertì per un bel po' a ballare, simulando tentativi di liberazione da fantasmi inesistenti, prima che Yuri e Annaré trovassero le torce.

Fu allora che JP, Christian e Jamal fuggirono a nascondersi. Erano stati in quella villa innumerevoli volte da quando avevano architettato il tutto, per vendicarsi per bene. Anche al buio, conoscevano ogni angolo della villa.

«Yuri, dove... Dove sono gli altri?» chiese Annaré spaventata. Razionalmente, sapeva che doveva esserci una spiegazione, ma faticava a trovarla. Yuri non faceva altro che correre in tondo per la stanza, come una delle strane creazioni di McH. Blaterava di fantasmi e roba soprannaturale, ma Annaré voleva solo tornare a casa. Se Yuri era spaventato, anche solo in minima parte, non lo dava a vedere. I due amici puntarono le torce davanti a loro e partirono alla ricerca degli altri tre.

«Jamal, ricordi il tuo compito?» chiese Christian al suo amico, nell'ultima stanza in fondo al corridoio, dove si erano riuniti insieme a JP.

«Perfettamente» rispose il ragazzo, che anche allora indossava una tuta Adidas. Era proprio fissato! JP gli batté il cinque. «Falli correre un po', divertiti, basta che non rovini il tutto con la tua Boombox.»

«Sarà tutto perfetto» lo rassicurò Jamal, con un sorriso. Intanto McH sbuffò. «Dovevi per forza portartela dietro?» indicò l'apparecchio, che giaceva ai piedi del ballerino di hip hop.

«Sì, per forza» fece lui inflessibile. JP fece un sorriso. «Non perdiamoci in chiacchiere» intervenne «piuttosto, McH, pronto per testare la tua nuova invenzione? Prima controllo il motore, prima potremo spaventarli per bene, quei due.»

McH annuì. «Vado io per primo, mi assicurerò che stiano lontani dalla stanza di fronte, così voi potrete lavorare» intervenne Jamal, prima di schiacciare il pulsante sul suo orologio, modificato da McH. Chi avrebbe mai pensato ad un orologio provvisto di torcia?

Jamal raggiunse presto Yuri e Annaré, che li stavano ancora cercando. «JP, Jamal, McH! Dove siete?!» stava dicendo Annaré, che ormai cominciava a spaventarsi per davvero. Voleva solo i suoi amici di sempre, quelli a cui voleva bene a volte anche più che a sé stessa. Sperò in silenzio che stessero bene, tutti loro.

Jamal fu tentato di rivelare il tutto, ma non poteva più tirarsi indietro. JP avrebbe inviato il segnale solo ad operazione conclusa, facendo lampeggiare la torcia per attirare Yuri e Annaré nella trappola.

Dopo due lunghi minuti, JP inviò il segnale.
«Annaré, guarda lì! Forse è uno di loro, potrebbe essere un codice Morse o qualcosa del genere!» esclamò Yuri, correndo a vedere. «Andiamo subito a vedere!» gli rispose lei di rimando, prima di correre verso il fascio di luce a intermittenza.

Dietro l'angolo, JP diede il segnale. McH diresse la sua creatura allo scoperto, mostruosa mascherata dal buio. «Ma che cosa...» Annaré si voltò verso lo strano rumore di ingranaggi, ma prima che potesse davvero mettere a fuoco la creatura, scorse JP semi-nascosto.

Fu allora che l'intera situazione acquistò un senso. Era uno scherzo, un dannato scherzo! Le sue abilità di logica erano davvero imbattibili. Quella strana... Cosa, era di sicuro una delle creazioni di McH, e JP e Jamal lo avevano aiutato a spaventarli.

Purtroppo, al povero Yuri capitò di peggio. Il buio e la luce della torcia a intermittenza fecero apparire la creazione di McH come un vero mostro, ai suoi occhi. Così si prese un bello spavento. Le sue urla da femminuccia superarono decisamente quelle di Christian.

«Ragazzi!» disse allora Annaré, svelando, in pochi secondi, lo scherzo dei suoi amici.

«Adesso sì che siete nei guai!» esclamò.
Guai molto grossi, aggiungerei.

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