La mia crepa, ... il mio Natale!
Natale ha le luci per strada
Siamo tutti più buoni . . .
ma non sappiamo il perché . . .
Te lo chiedi da sempre anche tu:
perché ho una crepa nel cuore? . . .
È stato un amore o una delusione?
Ce lo chiediamo un po' tutti.
E' vero che la sentiamo dentro . . .
ognuno ha una crepa diversa, una sofferenza.
Sei sbagliato, sei inadeguato, sei matto,
sei completamente fuori di testa,
diversamente incomprensibile anche a te stesso.
Allora sei tu la causa della crepa
che coltivi nascostamente,
che cerchi di contenere.
Se ne deve tacere con tutti,
mostrare solo un finto sorriso,
e sorvolare sul vuoto interiore.
Oppure scagliarsi e svuotare il rancore
con qualunque cosa che sia esteriore,
manifestare per sfogare il proprio disagio.
Ma quella crepa di dentro rimane,
ancorata malamente alla mia vita,
purtroppo se ne deve ancora tacere.
"Sei giovane e bello non ti preoccupare
col tempo vedrai si rimarginerà
e solo un vago ricordo rimarrà"
Invece la crepa nera cresce con me,
ombra oscura sul muro interiore
si approfondisce e non mi lascia un istante.
Si allarga la malinconia, la patologia,
la depressione, i farmaci, ... e le cure migliori,
fan stare bene ad intermittenza, come le luminarie!
Sordo aspro dolore,
nostalgica mancanza,
inguaribile sentore . . .
🌠
E se fosse la mia crepa, . . .
la fessura del mio animo,
una lacerazione a me necessaria?
Perché quella ferita rimane?
Io sono altrimenti sano,
non ho bisogno apparentemente di altro! . . .
Ma se non mi accorgessi più della mia ferita,
se non mi rendessi conto del mio bisogno,
non potrei vedere che a Natale è venuto qualcuno.
Qualcuno che vuole passare attraverso la mia crepa.
Qualcuno che sa guarire veramente la mia ferita.
Qualcuno che sa curare e donare grazie anche a me.
E' una salvezza la crepa che odiavo.
Che non sapevo, e che non speravo.
E' una grazia avere Gesù che mi sa curare.
Questo è un Natale che non ho mai immaginato!
Questo è il Natale reale, pieno di gioia e sorrisi,
perché un amico bambino oggi è nato per me.
Nessuno poteva vedere la mia crepa,
solo Tu la vedi così chiaramente,
posso avere pace solo vicino a Te.
Grazie al Natale, ora so chi ringraziare.
Una cosa nuova è accaduta nel mondo.
L'unica cosa veramente nuova è accaduta per me.
Tu mi hai tolto la maschera sul cuore.
Ti sei fatto incontrabile, ed io ti ho incontrato.
Tu sei attrattiva e mi sono attaccato.
Tu bambino,
Salvatore,
Signore e Dio.
E' il tuo Natale,
. . . oggi Tu nasci,
. . . e rinasco pure io!
Grazie Signore mio!
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Prendetevi una pausa di riflessione ...
Solo dopo, dopo o quando volete, vi inviterei ad ascoltare anche questa toccante poesia in tema con il mio scritto:
Io e Dio - di Piero Infante
(NON di Trilussa come è erroneamente indicato su moltissimi siti e video come questo in giro su Internet)
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