-Blair, cos'è successo prima in mensa?- Dama Cassandra andava avanti e indietro per il suo studio torturandosi le mani. Dal rumore frequente dei suoi tacchi sul parquet Blair dedusse che la dama era molto nervosa e preoccupata.
-Io... io non lo so, Dama Cassandra... davvero- Blair era era seduta su una sedia di velluto rosa con ornamenti d'argento. Non era mai stata nello studio di Dama Cassandra e questo significava guai seri. La dama era famosa per la sua severità: una volta aveva sospeso un'alunna solo perché aveva chiesto la gomma ad una sua compagna durante una verifica. Per cui Blair era molto in ansia e non sapeva che punizione le avrebbe dato stavolta, anche perché era molto peggio della richiesta di una gomma durante una verifica e quindi non sapeva che cosa la aspettava.

-Signorina Willous, ormai le regole le dovrebbe conoscere bene, dato che sono parecchi anni che studia in questa accademia. Le regole di una principessa perfetta sono sempre il sorriso sulle labbra, cortesia e gentilezza nella voce, gesti aggraziati. E scaraventare una tua compagna dall'altra parte della mensa non è certo fra questi!- disse sottolineando con la voce l'ultima frase. -Tuttavia, non mi ha ancora spiegato cosa è successo e come ha fatto.-

-Il fatto è che, Dama Cassandra, neanche io so come ho fatto! E' stato come... non so... non riesco a spiegarlo bene, ma... sembrava più una sorta di istinto... ma il mio corpo si è mosso in automatico, io non l'ho controllato! Credetemi, sono confusa quanto voi...- se Dama Cassandra provava a dire che era una bugiarda, si sbagliava di grosso. Blair non stava mentendo. Era davvero confusa e non riusciva a spiegarsi neanche lei.

Dama Cassandra si lasciò cadere sulla sedia, appoggiò il gomito sul bracciolo e la testa sulla mano. -Blair, cosa devo fare? Cosa devo fare?? Spiegami cosa devo fare io adesso che mi hai fatto una cosa del genere, dopo che ti ho istruita per anni, ti sto facendo diventare una principessa a regola d'arte!- si raddrizzò sulla sedia e guardò Blair negli occhi. Il suo sguardo era carico di preoccupazione. -Mancano solo quattro anni al raggiungimento della tua maggiore età.- disse in tono grave -Sai che significa, vero?-

Blair annuì. -Erediterò il trono di mia madre e diventerò la nuova regina di Defira. Me l'ha detto un sacco di volte.-

-E questo significa anche che prenderai nelle tue mani il destino del regno. Io sono sicura che portai farcela, Blair, ma non devi fare errori clamorosi come questo! Cosa le hai fatto? l'hai spinta violentemente?-

-Impossibile, dama. Non l'ho neanche sfiorata.- rispose lei.

Dama Cassandra aggrottò la fronte. -Com'è possibile? Allora, spiegami bene cos'è successo nella tua versione. Poi sentiremo anche quella di Tiffany Devin.-

Blair si morse il labbro. Non voleva raccontare a Dama Cassandra tutta la verità.

-Signorina Willous! Non rovinarti le labbra mordendole!-

-Mi scusi- si affrettò a dire Blair. -Prima in mensa io e Tiffany stavamo solo... litigando- era la verità. Una parte della verità. Dama Cassandra arricciò le labbra non molto convinta della risposta della ragazza. Ma non riuscì a dire altro perché una persona comparve sulla soglia della porta dell'ufficio di Dama Cassandra, alle spalle di Blair. La dama sbiancò e si irrigidì sulla sedia. Si alzò in piedi scoccando un'occhiataccia a Blair del tipo: "Parla e sei fuori dall'accademia, stupida principessina viziata e indisciplinata!". Sì, con Dama Cassandra aveva sempre avuto buoni legami, così per modo di dire. La dama fece un lieve inchino. -Benvenuta, vostra altezza-

Blair ebbe l'impressione che la temperatura della stanza si fosse abbassata, perché si sentì gelare. Nella stanza entrò una donna con un elaborato vestito verde e bianco e i lunghi capelli raccolti in una rigida crocchia. La donna chinò leggermente la testa in segno di saluto.

-Cassandra- la sua voce era calma, profonda e trasmetteva sicurezza. -Puoi rispiegarmi bene perché sono stata chiamata qui?-

-Ma... ma certamente, altezza. Vede, oggi abbiamo avuto una certa... situazione molto particolare che ha preso in causa due delle vostre allieve. Al momento, una si trova in infermeria con Miss Jennifer, ma le assicuro che non è grave, e l'altra coinvolta è qui presente nel mio studio. Vi ho chiamata perché possiate affrontare voi l'argomento con lei.-

Blair cercò di farsi sempre più piccola sulla sedia, nell'invana speranza di poter scivolare via da quella situazione. La donna annuì. -Allora mi faccia parlare direttamente con la signorina...- si girò verso la ragazza e sgranò gli occhi. -Blair?-