[ Cosa ne pensate del TRAILER? ⬆🙈 ]

Lo stadio della città, dove si terrà fra poco la partita, è pieno di ragazzi, ragazze e genitori con figlioletti urlanti vicino.

Mio padre è andato via poco fa, promettendomi che sarebbe passato prendermi quando al primo squillo di telefono.

Prendo posto in terza fila e compro un sacchettino di alette di pollo fritte.

Entrano in campo le cheerleaders e fanno i loro patetici numeri, con tanto di mascotte che gira intorno.

Poi entrano le squadre.

Individuo subito la testa bionda di Chris, con Ben alla sinistra e Sean dietro. Gli altri sono volti conosciuti, ma di poca importanza.

I nostri indossano la divisa rossa, gli avversari quella blu.

Il centrocampista della nostra squadra effettua il calcio d'inizio e ha inizio la partita.

Mangiucchio un'aletta di pollo mentre osservo Ben, il quarterback, segue l'azione con altissima concentrazione e dà istruzioni a tutta la squadra.

Chris fa parte degli attaccanti ed esegue senza fiatare gli ordini di Ben.

Sean, il running back, si tiene pronto per eventuali passaggi e fa continue corsettine in funzione di chi corre con la palla.

Continuo a mangiare le alette di pollo finché non finiscono, con gli occhi incollati ai muscoli di questo o quell'altro.

Quel campo è una concentrazione di fattori perturbanti per gli ormoni.

Ti partono i neuroni in mezzo secondo, basta focalizzarsi su un bel culo o una maglietta alzata per pulirsi dal sudore.

I corpi sudati, dalla distanza in cui mi trovo, sono un gran bel vedere, perché la pelle è lucida e si nota meglio il contrasto chiaroscurale dato dai volumi dei muscoli.

E che volumi.

Chris ha arrotolato le maniche sulle spalle.

Dio, le sue braccia.

Odio vederle con questo distacco.

Non molto tempo fa mi ci accoccolavo senza farmi problemi.

Stavo così bene...

Joyce, non ti perdere. Resta concentrata.

Oddio, Chris ha fatto touchdown!

Scatto in piedi ed esulto insieme alla folla.

Lui si volta nella mia direzione e incrocia il mio sguardo.

Fa un mezzo sorriso, doppio pugno sul petto e mi indica col dito.

Il mio cuore si riempie di gioia.

Ah, mi ha dedicato il touchdown!

Saltello felice sul posto, con un sorrisone stampato in faccia.

Il corso della partita riprende e a fine primo tempo la nostra squadra è in vantaggio, grazie alla coordinazione dettata da Ben, l'impegno assoluto di Chris e la precisione di Sean, che non ha mancato un passaggio. Anche l'amico di Ben, Roger, è stato decisivo per l'esito attuale. 

C'è la pausa e io ne approfitto per cercare Chris e fargli i complimenti.

Lo intercetto appena prima degli spogliatoi, mentre si toglie la maglia e la usa per asciugare il collo dal sudore.

Vista niente male, devo dire.

Il mio sguardo si sofferma forse più del dovuto sulla tartaruga ben delineata sul suo petto e passo la lingua sul labbro inferiore.

- Sei stato... wow. Hai giocato benissimo. - gli dico, non riuscendo a trattenere il sorriso per il touchdown che mi ha dedicato.

Mordicchio il labbro, nervosa.

È imbarazzante fare questa scenetta davanti a tutti i suoi compagni che sfilano vicino a noi per entrare nello spogliatoio, metà già senza maglietta.

- Sì, mi sono impegnato. - ammette, sorridendo anche lui.

Annuisco, mentre il mio sorriso diventa più dolce.

Avevo dimenticato quanto mi rende felice la sua presenza, così spontanea e allegra.

- Per te. - sussurra, facendo un passo verso di me.

Il mio sorriso tocca le orecchie, mentre abbasso lo sguardo ai piedi.

Poggia una mano sulla mia guancia e rialzo gli occhi.

- Potresti essere meno provocante, però... Impazzisco a vederti così. Se sorridi anche mi ammazzi. - ridacchia.

Rido.

- Mi ammazzi qui, - indica la testa - ma soprattutto qui. - indica il cuore.

Faccio uno scatto verso le sue labbra e mi ci fiondo, assaporando il contatto per qualche istante.

Scuote la testa. - Non possiamo.

- Shh, sono stata io a rompere il patto. Non potevi seriamente pensare che avrei resistito fino a giugno senza neanche un bacetto innocente. - cantileno.

- Innocente, dici? - alza un sopracciglio, divertito.

- Ah-ah. - sussurro sensualmente all'angolo della sua bocca.

Attacca con un bacio che di innocente non ha proprio nulla e muove le labbra in modo tormentato, deciso e provocante.

Siamo senza fiato quando ci distanziamo.

- Vai e vinci, campione. - sussurro, per poi scappare via.

Questa volta riesco ad infilarmi in prima fila e mi faccio prestare un pon pon rosso e bianco da una cheerleader della scuola per fare il tifo.

Lei si volta di nuovo verso di me qualche secondo dopo.

- Ma tu non sei la ragazza di Bowers?

- No... Siamo solo amici. - le rispondo, sorpresa dalla domanda.

Da quando faccio parte dei gossip scolastici?

- Ero convinta che avessi una cotta per lui! Andate sempre in giro insieme e si pensava...

Lascia la frase in sospeso, il resto chiaramente sottinteso.

Faccio cenno di no.

Continuo a seguire la partita e sono contenta che stiamo vincendo.

La squadra avversaria sta perdendo, ma con dignità.

Ad un certo punto vedo un ragazzo fermare Ben e dirgli qualcosa, che deve essere stato un turbo per lui: da quel momento diventa tutta un'altra persona.

È come se non ci fosse nient'altro che la palla per i suoi occhi e ci si precipita senza pietà per nessuno, facendo punti su punti.

Chris ha a malapena l'occasione di fare un solo touchdown.

Ben infligge il colpo decisivo alla squadra avversaria sbaragliando completamente metà squadra, scansando i tackles più potenti ed eseguendo un touchdown aggressivo.

Quando si volta verso i compagni, dopo il fischio dell'arbitro, è euforico e gioioso, ma fa quasi paura.

Vedo anche Chris un po' sorpreso.

Scavalco il bordo con l'annuncio pubblicitario e mi avvio verso di lui, che si gira a guardarmi proprio in quell'istante.

Sorrido.

Poi accade una cosa inaspettata: Ben si fionda ad abbracciarmi e mi fa volteggiare, poi mi mette a terra e, preso dall'euforia, mi stampa un bacio sulle labbra.

Io rimango impietrita.

Ma cosa sta succedendo? Che gli prende?

Gli metto le mani sul petto e lo spingo via con tutta la forza che ho in corpo, assolutamente contrariata.

Non stiamo insieme e io sono innamorata di Chris, quindi non ha nessun diritto di baciarmi.

- Pezzo di coglione stronzo... Io ti ammazzo! - si leva la voce di Chris, alta e furiosa.

La sua espressione è indescrivibile.

È fuori di sé.

Sta correndo in questa direzione e io, spaventata, mi allontano da Ben di diversi passi.

Non mi piace come si prospettano le cose.

Ben ha il coraggio di fare un sorrisetto cattivo.

Se è vero che "can che abbaia non morde" allora bisogna correre ai ripari, perché Chris non abbaia. Lui morde.

Sferra un pugno dritto sulla mascella destra di Ben, con una potenza che mi fa tremare al solo rumore.

Il gancio che segue è devastante.

Ben cade a terra.

Chris si butta su di lui con una serie di pugni indemoniati, senza pietà.

- Chris! Basta! Lo uccidi così! - urlo.

Negli spalti la gente rimasta osserva la scena.

In fondo al campo qualcuno si accorge di quello che sta succedendo e accorre, anche attirato dalle mie braccia che sventolano in aria.

- Chris, ti prego! - lo supplico.

Ben si è difeso poco, più che altro devastato dai primi colpi e poi bloccato dai continui pugni successivi. Chris è stato inarrestabile.

Ferma il braccio e si alza, guardandomi.

Sembra tornare in sé, riacquistare umanità.

- Chris... non c'era bisogno di ridurlo così. - sussurro, sinceramente dispiaciuta per Ben.

Ha fatto una cosa sbagliata, sicuramente, ma non è giusto rispondere con questa violenza.

Lui lancia un'occhiata al mio amico.

- Se provi a baciarla ancora una volta...

Ben rantola.

- Se provi a baciarla ancora una volta... - gli tira un calcio negli stinchi - giuro che non mi fermo più. Hai capito? Lei è mia. Non importa se in questo momento non stiamo insieme, è soltanto mia. Chiaro?

La sua voce crudele non produce risposta in Ben.

Allora tira un altro calcio, doppiamente potente rispetto al primo e nello stesso punto preciso. Ben ha una fitta e geme.

- Chiaro?

- C-chiaro.

Sono a bocca aperta, senza parole.

- Hai bisogno di un passaggio a casa? - domanda Chris, affiancandomi e facendo in modo che io mi volti.

Lancio un'ultima occhiata a Ben, che si è tirato su col gomito e ci fissa.

Nei suoi occhi bruciano le fiamme dell'inferno.

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Vi è piaciuto il capitolo? 💓

Nel prossimo verrà ripreso il racconto della sera in cui Lane è morto, ma non dal punto di vista di Margot. Se non ricordate bene la parte, tornate al flashback dopo il capitolo 20 a dare un'occhiata.

#askme:

Visto che mi è partita la ship... Nicole e Ben si mettono insieme?

No. Nicole e Ben, a parer mio, sono piuttosto incompatibili. Non riuscirei a scrivere di loro due insieme 😂

Posso spedire il papà di Joyce in Antartide con Ben? SENZA JOYCE.

Un viaggetto insieme se lo farebbero volentieri... per pianificare il matrimonio tra Ben e Joyce.
Sempre secondo le loro idee 🤗

Qual'è la coppia che ti piace di più e quella che ti piace di meno?

Joyce e Chris sono quelli che preferisco come coppia, sicuramente.
Purtroppo non ci sono altre coppie 😂
Ipoteticamente, odierei quella Ruth - Ben.
La Ferragni zitella a vita, grazie.

Mi compri i pop-corn?

In cambio voglio Edoardo, sappilo.

Tra quanti capitoli scopriremo chi è l'assassino? E secondo te sarà molto scioccante la rivelazione della sua identità?

L'assassinio di Margot viene narrato in un flashback finale, dopo il capitolo 70.
Tuttavia, la verità viene fuori già al capitolo 62, con chiarimenti in seguito.
Non credo che sarà molto sconvolgente, dato che avete provato tutte le ipotesi e una di esse è giusta per forza 😂

Quale, tra le storie che hai scritto, è la tua preferita?

Domanda difficile.
Cady, Shawn 365 e Into You sono sicuramente quelle che mi piacciono di più.
Penso comunque di preferire Confident al momento, perché rappresenta un punto importante per me.

Di quale personaggio trovi più difficile scrivere?

Ben.
Mi sono impegnata e mi sto impegnando parecchio per scrivere di lui, ma sono soddisfatta di come sta venendo fuori.
È giusto che voi lo odiate per il ruolo distruttivo che ha nella coppia Chris - Joyce, ma non è facile rendere "umano" il terzo incomodo e suscitare comunque emozioni positive nel lettore sul suo conto.
È un lavoro che non finisce in questa storia, tra parentesi.

Chi ti somiglia di più tra tutti i tuoi personaggi?

Cady, ma in misura minore rispetto a quando scrivevo di lei.
Ora come ora forse Joyce, con un pizzico di Jess.

Hai mai i cosiddetti "blocchi dello scrittore"? Se sì come li affronti?

Non mi capitano spesso, a dire il vero, perché generalmente faccio parte del caso opposto, cioè quello in cui si hanno. troppe idee e non si sa dove metterle.
Tuttavia, ricordo di essere andata nel panico verso la fine di Ask Her, perché non riuscivo a trovare un finale soddisfacente. Quindi ho abbandonato la storia (male, non si dovrebbe fare!) e ho scritto altro, riprendendo poi un mese dopo con il finale scritto di getto.
Sforzarsi di far uscire qualcosa dalla pagina bianca non serve a niente: io sono dell'idea che il blocco mandi un messaggio, ovvero quello di vedere le cose da un altro punto di vista.
Per superarlo ognuno trova la sua strada: c'è la musica, ci sono i film, esperienze che capita di vivere o semplicemente osservare la realtà quotidiana con occhio critico, ma allo stesso tempo curioso.

Se ci sono altre domande, commentate sempre con #askme.

Love you 🍭