55 - Win her heart
La settimana è passata lentamente.
Con Chris lontano, il tempo è parso dilatarsi all'infinito.
Mi ha scritto in tutto tre messaggi.
Tre messaggi in una settimana.
Mi sento infreddolita dentro, abbandonata.
Capisco un po' di più Nicole, anche se quello che sto vivendo io non è paragonabile a quello che ha sofferto lei.
Me ne sto in silenzio, cupa, proprio come lei.
Ogni tanto al nostro tavolo si ode qualche risata, ma dura poco.
Senza Chris è tutto più triste.
Odio quella che sono senza di lui.
Vorrei quasi prendermi a sberle.
- Joy, tutto a posto? Ti vedo un po' giù di morale ultimamente. - mi dice Sean dopo il pranzo.
Annuisco appena.
- Ti va di venire al cinema sabato? Proiettano Fast & Furious 8!
Faccio cenno di no.
Non ho voglia.
Sarebbe troppo sforzo: al cinema ci sono tante persone e questo significa che devo prepararmi bene, il che implica scegliere vestiti, che è già un'impresa, truccarsi e sistemare i capelli. No, troppa fatica.
Pigiama e musica depressa, grazie.
Tra l'altro, sabato torna Chris. E non so se ci vedremo.
Tutto questo mi mette già ansia.
- Dai! Non puoi tornare ad essere così depressa! Ah, ci sono: colpa di un ragazzo, di nuovo.
- Sì, e non sei tu. Quindi non puoi risolvere il problema. - concludo scocciata, girando i tacchi.
Va bene che è mio amico e si preoccupa per me, ma non ho voglia di stare a sopportare le sue moine.
Sono già abbastanza incazzata con me stessa per come mi sono comportata con Ben.
E per come Chris si sta comportando con me.
Insomma, perché non possiamo tornare a baci e abbracci come prima?!
O perlomeno, ad essere fidanzati come prima.
Sembra quasi che non gli importi più di me.
Prendo posto a lezione di chimica e aggrotto la fronte alla scritta "Principio di Le Châtelier".
Ma chi me l'ha fatto fare di venire a scuola?
Non so proprio cosa mi trattenga dallo sbattere la testa contro il banco, ora come ora.
Una fitta improvvisa mi colpisce lo stomaco poco dopo.
No.
No.
No.
No no no no no no no.
Non può essere
Non posso essere così sfigata.
Il ciclo a lezione no.
***
Non appena arrivo a casa, dò libero sfogo alla crisi di nervi repressa nelle ultime ore.
E per quanto ridicolo sia, mi ritrovo a piangere.
Esaurite le lacrime, porto una scorta di cibo spazzatura in camera e inizio a mangiare di fronte ad uno dei reality show più stupidi della Terra.
Se non altro, funge da distrazione.
Quando i dolori si fanno insopportabili, vado a prendere una pastiglia e poi mi metto a dormire.
Niente di meglio di una sana e massiccia dormita.
Ah, beato Sagi che dorme da mesi!
Come mi manca adesso che vorrei sfogarmi con qualcuno.
Appoggio la testa sul cuscino e tiro su la coperta fino al naso.
Cleovante bussò alla porta della principessa in piena notte.
Il giorno a seguire avrebbe previsto l'inizio dei preparativi per il matrimonio.
- Rosalinda? Rosalinda, dormite? - sussurrò.
La fanciulla respirava regolarmente.
Era un angelo, con la pelle candida illuminata dalla luna e l'espressione serena in volto.
Il principe si sedette sul bordo del letto e la scosse leggermente.
Lei sussultò.
- Mi dispiace dovervi svegliare, ma il mio sonno non trova pace senza una risposta alle domande che affliggono il mio animo. - si scusò il principe.
- Dite pure. - annuì la fanciulla, seppur frastornata.
- Voi... desiderate sposarmi? Odierei costringervi a farlo, se il vostro cuore appartiene ad un altro.
Un sospiro.
- Non ne sono sicura... E non è colpa vostra, voi siete quanto di più nobile e meraviglioso si potrebbe sperare in un marito. Forse gradirei conoscervi prima di prendere una decisione. Mi par di andare alla cieca sì facendo, tutt'al più non sarebbe giusto nei vostri confronti negarvi l'opportunità di farvi valere. Vi par sensato attendere un poco?
Il volto del principe s'addolcì.
Aveva temuto il peggio.
- Siete una fanciulla ponderata e di buon cuore, per voi mi parrebbe sensato attendere tutta la vita. - si pronunciò.
Lei sorrise, lusingata.
- Convincerò il re a posticipare le nozze, per non spegnere la speranza in lui. Sarete voi stessa a dirmi quale decisione avrete presa. Mi congedo.
- Buona notte. - sussurrò la principessa.
- Sogni d'oro a voi.
La porta si richiuse alle spalle del principe, che mai aveva provato una gioia simile.
Il candore, l'ingenuità, la cortesia e il gentil aspetto della fanciulla avevano fatto breccia nel suo cuore.
Camminò lentamente per i corridoi del castello, il cuore pieno d'amore che mandava scariche d'euforia in tutto il corpo e febbricitava la mente.
Insieme al desiderio di avere la fanciulla tutta per sé, maturò anche una leggera delusione rendendosi conto della libertà offertale.
Avrebbe accettato di sposarlo?
Avrebbe apprezzato quanti sforzi egli avrebbe fatto per mostrarle che l'amava?
Avrebbe vinto il suo cuore?
__________
Eh già, il mito delle protagoniste senza ciclo non vale per me.
Nel prossimo capitolo torna Chris 🙊
Non ha ancora piantato niente, ma io ci vedo un progetto hitleriano. Aspettate solo le SS di gatti randagi.
#prayforverduren
Love you 🍭
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