30 - Merry Xmas
- Joyce... Non sono pronto per arrendermi. Non puoi chiedermi questo. - supplica, la voce di un angelo in caduta libera.
Cerco di espirare tra le lacrime.
- Vedi che non capisci? Arrendersi è un termine da battaglia e qua non c'è nessuna battaglia. Sto cercando di costruire un rapporto con Chris e non ti permetterò di distruggerlo. - affermo.
I suoi occhi sono bui, nessuna traccia del verde brillante che ho sempre adorato. I lineamenti del viso sembrano tagliati dalla luce, come se un Picasso immaginario lo stesse trasfigurando secondo le leggi del Cubismo.
E non c'è niente, nella forza causa disperazione che cerca di dimostrare, che mi provochi qualcosa di diverso dai brividi. E non in senso positivo.
Inizio ad avere paura a stare qui sola con lui, con questa atmosfera buia che mette inquietudine.
- Non mi lasci neanche tentare? - scuote la testa - Quello là non lo conosci neanche, cazzo!
La sua voce è come una canzone che ho ascoltato troppe volte e che non voglio più ascoltare.
- Lasciami.Il.Polso. - scandisco.
Lui stringe ancora con più forza, facendomi fare un grido di dolore.
Strattono il braccio e mi allontano di diversi metri.
- Ma cosa sei diventato? - le mie parole riflettono le lacrime che sto cercando di fermare.
In quel momento la sua espressione cambia.
Cambia radicalmente.
È come disconnesso, lo sguardo fisso su un punto sul muro, concentrato.
Conosco quell'espressione: sta ragionando su qualcosa che potrebbe risolvergli un problema, come durante matematica.
- Cosa sta succedendo qui?
Chris è subito spaventato perché vede il mio viso umido attraversato dalle lacrime.
Mi asciugo le guance e spero che il trucco non sia sbavato tutto. Meno male che ne ho messo poco.
- Che gli prende?
Chris mi fissa interrogativo.
- Perché stai piangendo? - domanda.
- Io... Ti spiego dopo. - mormoro.
Lasciamo Ben da solo a congetturare e torniamo in palestra, con una piccola deviazione ai servizi per permettermi di aggiustare i danni del pianto.
Stanno ballando praticamente tutti, così mi lascio trascinare anch'io da Christopher.
- Ehi, non voglio vederti piangere. Mi rendi triste, così. - sussurra lui, vedendo che la mia mente è rimasta con Ben.
Chissà a quali conclusioni sarà arrivato, cosa avrà capito.
Non saperlo mi rende inquieta.
- È una festa di Natale e dobbiamo divertirci, okay?
Alzo gli occhi su di lui.
- Ti rivelo un altro segreto: sei più bella quando sorridi. - la sua voce dolce mi stordisce un po'.
Riesco a sorridere appena.
Non si può restare impassibili di fronte alla sua tenerezza.
Appoggio la testa al suo petto e lascio che sia lui a guidare i nostri movimenti, vagamente consapevole della musica che risuona.
Ogni tanto mi lascia un bacio sulla fronte o sui capelli. Adoro questi piccoli gesti.
La consapevolezza che fa di tutto per prendersi cura di me, che mi ha regalato il suo cuore e che nonostante tutto e tutti è deciso a restarmi affianco, mi smuove qualcosa nel profondo.
Il turbinio di pensieri ed emozioni convoglia in una scarica elettrica che mi percorre tutta come un brivido e io mi sento un po' più vicina a lui.
***
È la mattina di Natale e l'unica cosa che la mia mente ha voglia di ricordare è la sensazione delle labbra di Chris sulle mie, prima di lasciarmi entrare in casa a notte fonda.
I miei non hanno voluto lasciarmi festeggiare il Natale con lui, dato che secondo loro ci vediamo troppo e la festa di ieri sera è sufficiente, perciò sono arrabbiata con loro: non capiscono che il tempo con lui non basta mai?
Non posso stancarmi di stare con lui.
Invece di alzarmi dal letto e aiutare mia madre a preparare il pranzo di Natale, decido di stare a letto per un'oretta a curiosare tra i social.
Sarei rimasta così anche un'altra ora se mia madre non fosse entrata a spalancare la finestra e urlare di alzarmi.
Sempre la stessa storia, anche a Natale.
- Buon Natale, mammina. - dico, ironicamente.
- Sì sì, buon Natale, ora alzati. - taglia corto.
Roteo gli occhi.
Meno male che c'è Christopher a ricordarmi cos'è la dolcezza.
Nel freddo così freddo che più freddo non si può, arrivo all'armadio e prendo il maglione rosso con motivi natalizi che ho comprato recentemente, un paio di leggings felpati dentro e i calzini rossi di lana.
Oggi a pranzo saranno presenti entrambe le mie nonne e le due sorelle di mamma con famiglia. Il fratello di mio padre invece ospita a casa sua il parentado di sua moglie. Meglio così, ci sarà già troppa gente.
Verso mezzogiorno arriva nonna Mary, la fanatica del pulito, e appena cinque minuti dopo nonna Lydia, con i suoi capelli tinti del rosso che la caratterizzavano quando era giovane.
Zia Lily, la sorella giovane e biondissima di mia madre, arriva con i due gemelli di tre anni e suo marito James. È sempre stata la mia parente preferita, perché a) riesce a far incazzare mamma in un modo tutto suo e b) non mi fa domande imbarazzanti davanti a tutti, ma viene a parlarmi in privato quando vuole sapere qualcosa di personale.
Segue in ultimo zia Rachel, capelli rossi come la nonna e figlio al seguito. Drew ha un anno in più di me, capelli scuri come il padre e atteggiamento tipico da adolescente in crisi esistenziale che non trova altro sfogo se non la ribellione.
Ho sentito più volte i miei parlare dei complessi di zia Rachel al riguardo.
Avrebbero dovuto esserci anche il padre di Drew e suo fratello Alan, ma suppongo che siano stati trattenuti altrove. La loro famiglia è sempre stata problematica, sotto ogni punto di vista.
Quando ci mettiamo a tavola, tutti iniziano a farmi domande e considerazioni, proprio come temevo.
Dio, dammi la forza.
- Allora Joy, come va la scuola? - inizia nonna Lydia.
I miei confabulano piano per decidere se è meglio servire prima l'insalata verde o mista.
- Ahm... Bene. Tutto come al solito. - faccio un sorrisino.
Leggo nel viso di Rachel l'avidità di notizie più interessanti, materiale su cui spettegolare.
- Sì sì, la scuola va bene ma Ian dice che ha problemi con il fidanzato. - commenta acidamente nonna Mary, con un tono che esorta altri commenti.
Grazie eh, sempre la migliore nonna.
- Ah, si? - si accende Rachel - E chi è questo ragazzo? State attraversando un periodo difficile?
Porco tofu.
Ma perché adesso dobbiamo parlare della mia vita sentimentale?
- Signore, la questione è un po' contorta. - si intromette mio padre, con l'aria di chi sta per spiegare i piani di guerra di Hitler con le sue variazioni in base a vittorie e sconfitte.
Gesù, se mi senti, chiedo il tuo aiuto.
Mi posso anche inginocchiare, se è necessario.
Sii buono, prenditi cura di questa povera martire tra gli impiccioni!
Una volta che tutti gli antipasti sono sistemati in tavola, mia madre si siede e prende parte all'accesa discussione che si è creata da quando mio padre ha iniziato la sua versione dei fatti.
- Mmmmh, questo Christopher non me la dice giusta! Io sono d'accordo con te, Ian, dobbiamo incentivare l'altro ragazzo. - annuisce con veemenza zia Rachel, in direzione di mio padre.
Ma. Perché.
- In realtà...
- Io dico che lei dovrebbe restare con il figlio dello sceriffo: è più grande, è biondo con gli occhi azzurri e ha una buona posizione sociale. - si esprime nonna Lydia.
- Nonna, i tempi in cui la posizione sociale dettava le regole sono finiti. - ribatto, tentando di contenere l'acidità.
Mia madre mi lancia un'occhiataccia, come per dirmi di continuare a tacere.
Ah, devo farmi sotterrare dalle opinioni di tre vecchie pettegole in combutta con mio padre mentre sparlano del ragazzo che forse amo e discutono della mia vita sentimentale come di una partita a Monopoly?
Ma dove siamo, nel Medioevo?
- Oh sì, sono d'accordo con Lydia! Joy deve stare con un ragazzo più grande di lei, senza alcun dubbio. Mica posso andare in giro a dire che mia nipote sta con uno che ha la sua stessa età, anzi dei mesi in meno! - si indigna nonna Mary.
- Veramente è più grande di me. - osservo.
- Joyce, vai a prendere il sale da mettere in tavola, per favore. - ordina mia madre, glaciale.
Non la sopporto.
Rachel e mio padre prendono fuoco contro le nonne, mentre mia madre impegna zia Lily in una conversazione boriosa sul servizio da tavola e in particolare i bicchieri. Mossa astuta, mamma, tenere occupata la mia unica alleata.
In tutto questo Drew si fa ampiamente gli affari suoi con il telefono in mano e i gemelli si rincorrono da una parte all'altra della stanza, urlando e schiamazzando, mentre James li rincorre senza successo.
Non potrei desiderare più ardentemente di avere Christopher qui con me.
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Secondo voi chi sarà il primo della storia a capire chi ha ucciso Margot?
Nel flashback che pubblicherò questo weekend vedremo un'altra faccia di Margot. Preparatevi 🙈
Piccola curiosità: il ghiro era l'animaletto domestico di Will, una delle Witch. Ho preso ispirazione da questo 😂
Domandina random: quand'è il vostro compleanno?
A presto 😙
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