AVVERTENZA: Questo capitolo è esplicitamente erotico e potrebbe urtare la vostra sensibilità. Quindi se siete minorenni, o benpensanti, saltate al capitolo successivo.

#trash   #erotico   #porno

RICORDA: Se avvii la colonna sonora godi di più.

Caldo e bagnato avvampa tra le mie cosce. Una lingua stuzzica la clitoride con colpi secchi e veloci. Scende: stende la vischiosa saliva sulle labbra. Scende: arriva allo sfintere e lo lecca. Cerco di trattenere i gemiti di piacere, non ci riesco. Risale e avvolge l'intero pudendo muliebre. È una lingua immensa. Sento la vulva gonfiarsi, allargarsi, sbocciare come un fiore. Entra dentro e struscia lungo le pareti mucide e spugnose. In profondità. Fino a scovare il mio punto G. Perdiana! Ma com'è possibile una cosa del genere? Quale maschio è capace di tanto? La lingua esce fuori. D'improvviso, con fastidiosa brutalità. Sento ringhiare. Poi abbaiare.

- Cazzo! È un cane! - grido aprendo gli occhi.

Mi guardo attorno. Un paio di colleghe mi stanno fissando esterrefatte. Io non aggiungo niente, non azzardo nessuna spiegazione (tanto lo sanno tutti che sono una spostata); tolgo la mano da dentro l'armadietto della troietta pervertita e me ne torno in classe.