Come ogni giorno mi svegliai affamata e indolenzita. -non ne posso più di questo addestramento!- bofonchiai mettendomi seduta. Morivo di fame, così pensai di cercarmi qualcosa. Mi incamminai assonnata nel bosco. Mentre passeggiavo iniziai a pensare. Innanzitutto, non capivo, perché proprio a me? Insomma su sette miliardi di persone, dovevo proprio ereditare io quella roba?!? Inoltre non ero neanche brava. Avrei dovuto capire come si usasse questo potere, invece non ci riesco, e per giunta la mia magia va e viene... Vorrei essere brava come Firenight, lei non è neanche stata messa in questa simulazione, <<era già abbastanza preparata>>. Che nervi!  Lei in effetti il suo potere, il fuoco, lo sapeva usare, mentre il mio vento.... Ci provavo dalla seconda elementare, ma non ero capace e basta. -Ehy Windy, ti sei persa?- riconobbi quella voce immediatamente, era una voce che avevo odiato tanto quanto l'avevo amata. -Jason! Cosa ci fai nella mia simulazione?!?- chiesi piuttosto arrabbiata. -Ehy Windy, non ti scaldare!- disse con un tono arrogante. -primo, mi chiamo Windstorm, non Windy; secondo, tornatene a casa tua, cacchetta invisibile!- gli urlai contro. Era chiaramente un momento di odio. Non mi rispose più, così continuai. Trovai una lepre, il pasto perfetto. Il problema era come prenderla. Pensai di creare un vortice di vento, e poi intrappolarci l'animale per farlo arrivare fino a me. Ma quando ci provai il risultato non fu molto soddisfacente. Anzi, il tornado prese me e mi trascinò verso il cielo. Non di nuovo... Non verso l'uscitaaa!! Pensai mentre venivo inghiottita dal portale per uscire dalla simulazione. Atterrai rovinosamente nella sala comandi della base, dove Clara mi aspettava infuriata con Firenight, che si pettinava i lunghi boccoli rossi. Clara iniziò subito a sgridarmi: -Windstorm! Come hai fatto a uscire di nuovo? Non ci posso credere! Non puoi imparare a controllare il tuo stupido elemento??? Per fortuna abbiamo trovato un'alternativa.-. -Quale alternativa???- chiesi preoccupata. Non sapevo a cosa mi avrebbero sottoposta. -Abbiamo trovato una ragazzina con il tuo stesso potere, e lo sa usare molto bene, per non avere mai subito un'addestramento.-
Dopo queste sue parole nella stanza entrò una ragazzina che dimostrava più o meno 13 anni, aveva i capelli corti castani e molto ricci. I suoi occhi castano- verdi avevano un'aria emozionata... Clara la presentò: -Windstorm, lei è Ada, non ha ancora un nome in codice; è una ragazzina italiana, di Milano, e ha 12 anni.-. La ragazzina si avvicinò a me e mi strinse la mano, poi iniziò a spiegarmi la sua storia. -Avevo più o meno 7 anni, ed ero in vacanza a Santo Domingo con una mia amica. Un giorno giocando scoprimmo di avere il potere del vento, ma mentre io andai avanti a crederci, lei no. Così rimasi da sola. Mi esercito con il mio potere da quel giorno, e ho scoperto svariate cose. Ad esempio, se sei in un bosco o su una spiaggia il tuo potere funziona meglio, se sei in acqua o in città (senza prati, alberi o cespugli) non puoi fare alcuna magia.-. -Wow...- farfugliai. Quella Ada era un fenomeno! Com'è possibile che questa dodicenne sia più brava di me? Pensai. Poi la ragazzina mi prese per mano e mi trascinò su per una scala, che conduceva ad una radura in mezzo a un bosco. Un'altra simulazione. Lì Ada iniziò a mostrarmi i suoi poteri. Con un gesto faceva soffiare il vento fortissimo per poi, con un cenno, farlo finire bruscamente. Infine mi mostrò un'abilità nascosta che si poteva avere con il potere del vento: la corsa veloce. Ada ci riusciva benissimo, ma quando ci provai io caddi miseramente. Allora con la ragazzina decisi di iniziare un addestramento. Furono i mesi più duri della mia vita. La mattina mi svegliavo alle 5, poi facevo colazione, mi vestivo e mi allenavo tutto il giorno. Il 12 maggio, compleanno di MidnightWind, (era il nome in codice di Ada) il mio addestramento finì. Ora ero molto più brava, e quella sera, alla festa, ero determinata a mostrare a Jason di cosa ero capace. La serata arrivò, e io mi misi il mio abito preferito: un vestito lungo sul retro e corto sul davanti, completamente celeste, impreziosito con tante gemme riflettenti la luce della luna. Arrivata alla festa vidi Firenight, indossava uno scintillante abito a palloncino rosso fuoco, e aveva i capelli chiusi in un elaborata acconciatura. Era con Jason. Anzi era seduta su Jason. Sentii la rabbia montare in me. In quei mesi di addestramento avevo capito che lo amavo ancora. Non potendo sopportare la vista di quei due, andai a cercare Ada. La trovai seduta a un tavolo con un ragazzino poco più alto di lei. Aveva la pelle abbronzata e i capelli castano scuro, come i suoi occhi. Quando Midnight mi vide mi venne incontro, facendo tintinnare le migliaia di campanelle che aveva sul vestito blu scuro e tra i capelli. -Ciao Wind! Ti piace la festa? A me da pazzi, ma la cosa migliore è la torta! Comunque lui è Sebastian, il mio fidanzato.-. Mi presentò il ragazzo. Quando si erano messi insieme? Ah giusto, Ada aveva continuato a frequentare la scuola mentre non mi allenava. Ragionai. Erano molto carini insieme, e ciò mi faceva ancora di più pensare a Jason. Al momento della torta Jason si avvicinò a me e mi chiese se più tardi avremmo potuto ballare. -okay...- gli risposi timidamente. La torta era al cioccolato, e di conseguenza buonissima. La gustai lentamente, finché non partirono dei lenti. Jason mi si avvicinò e mi prese per mano, portandomi al centro della pista. Sarei dovuta essere arrabbiata con lui, ma come avrei potuto? Ballammo tutta la serata, anche mentre iniziavano a scoppiettare in cielo dei fuochi d'artificio luminosi. Mi guardai in torno, e vidi svariate coppie che si baciavano, non saprò mai perché, ma avvicinai la mia bocca a quella di Jason e ci baciammo. E devo dire, che fu il bacio migliore della mia vita.

_SPAZIOAUTRICE_

Cara Robertamellarkpotter , spero questo racconto ti sia piaciuto. Devo dire che è il mio preferito.❤️ Spero sia all'altezza degli altri, e di restare in gara...