V_Jackie
Autrice: V_Jackie, buona fortuna!
Bran
[...] La ragazza aveva la pelle bianca come la neve sui monti d'inverno ed era così..minuta. Per un attimo ho temuto di farle male ed era la cosa che avrei voluto di meno al mondo. Forse sarà stato quello il motivo, o forse no, ma sta di fatto che mi sono fermato e la ragazza si è voltata verso di me.
I miei occhi hanno incrociato un paio di iridi viola acceso, dolce e..colmi d'amore.
Normalmente sarei fuggito dinnanzi a quello sguardo o avrei mentito per spezzarle il cuore dopo,ma quella volta..quella primissima volta, ho sentito una strana sensazione nel mio petto.
Calore.
Ma con la stessa rapidità di come è venuta, quell'elfa meravigliosa ha lasciato il posto all'umana che mi guardava preoccupata per assicurarsi che tutto andasse bene.
Quello è stato l'orgasmo più difficile da raggiungere in tutta la mia miserabile vita.
Sionnach
Sono arrivati.
Lo sento.
[...] Quando arrivo alla spiaggia, vedo una grossa nave attraccata e molte persone scendere da essa. Vi sono figure umanoidi di differenti razze, alcune sconosciute ai miei occhi. Hanno l'aspetto sporco e disordinato e terribilmente minaccioso.
Ma come una falena attratta dalla luce, mi avvicino cautamente, mantenendomi a debita distanza.
Il mio cuore batte così forte...
Ad un tratto, sento un rumore tra la vegetazione.
Mi giro spaventata e vedo un elfo che mi sta fissando intensamente.
Brann
Sono nervoso,sembra tutto troppo tranquillo.
Mi sono allontanato furtivamente , ma non ho notato nulla di sospetto. Sto per tirare il fiato quando sento un fruscio tra le foglie.
Afferro la mia spada e mi volto in direzione del rumore per poi accorgermi, con mia grande sorpresa, che si tratta solo di una volpe.
Una piccola e magnifica volpe.
Mentre rinfodero la mia spada, accade una cosa inaspettata : la volpe si trasforma, rivelandosi essere una bellissima elfa dai capelli rossi.
La mia elfa dagli occhi viola.
Il mio amore, la mia signora.
Colei che ho sempre cercato senza saperlo.
Sionnach
Senza rendermene conto, eccomi in forma umanoide dinnanzi a lui ad osservare quei lunghi capelli neri..neri e lucenti come le ali di un corvo.
Il mio corvo.
E ora che l'ho trovato, non m'importa a quello in cui andrò incontro.
Lui è il mio destino e io voglio lasciare che si compia.
Eámanë
[...] Sono viva.. dopotutto.
Dopo alcuni tentativi malriusciti, riesco finalmente a tenerli aperti.
Sono coricata su una morbida superficie - penso sia erba; dal dolore non riesco nemmeno a contrarre i muscoli della mano - e sopra di me vedo un bel cielo azzurro contornato da rigogliosi alberi.
Dunque devo essere in una radura.
Provo a muovere il collo per guardarmi intorno,ma soffoco a stento un urlo; ho veramente troppo male.
Dove mi trovo?
Non ricordo niente.. provo a sforzarmi ,ma non ci riesco..vedo solo una mano che mi spinge..il caos..e poi il nulla.
Che siano stati loro?
Che mi abbiano trovata?
Dopo tutto questo tempo...
Nella mia vita ho conosciuto solo sofferenza. Dolore. Tristezza.
Non ho mai amato, ne sono stata mai amata.
Ho provato solo un odio.. un odio incondizionato. Accecante.
Odio.
Lo sento che s'insinua dentro di me,aprendo una ferita mai rimarginata; più forte di qualsiasi dolore fisico , più forte di qualsiasi altro sentimento.
..Non è colpa mia se sono nata coi capelli neri anziché rossi ..
Avrei dovuto morire lì, al freddo, anziché essere rimasta in quella Comunità druidica.
Non mi hanno mai accettata. Per una colpa non commessa da me.
..Non è colpa mia se mia madre era una puttana!!
Con rabbia stringo una manciata d'erba per soffocare un urlo, ma il gesto mi costa caro.
Quando riprendo i sensi è quasi buio.
Ho caldo e mi sento spossata, ho la febbre,forse dovuta a qualche infezione. Cerco di tirarmi su incurante del dolore, ma senza successo. E' come un 'onda che mi afferra e mi fa finire ripetutamente sott'acqua cercando di affogarmi.
Di questo passo , morirò di certo. Ma non m'importa granché perché ho fallito... Ho provato a lasciarmi il passato alle spalle, ma mi ha trovato lo stesso. E' come le emozioni.. ti riescono a trovare ovunque tu sia.
[...]
Mi sento sempre più debole.. ho sonno...
Un rumore confuso, per sin fastidioso, giunge alle mie orecchie e tenta di strapparmi dall'oblio in cui sono caduta poco prima.
Per favore Elhonna, fai smettere questa voce!
Ma Lei non ascolta la mia richiesta e la voce continua imperterrita, facendosi sempre più chiara e prepotentemente alta.
<< Ehi! >> ha un timbro dolce e squillante, appartenente probabilmente ad una giovane ragazza. << Per amor di Corellon Larethian , svegliati! >>
Lasciami dormire, stupida ragazzina..
Improvvisamente mi sento toccare in qualche punto impreciso del mio corpo e il mio primo istinto è quello di schivare e di attaccare, ma non riesco a fare niente di tutto ciò, bloccata dall'ennesima, lancinante fitta.
Apro gli occhi e mi aggancio allo sguardo di una giovane elfa, esattamente come avevo supposto, la quale mi guarda con due enormi occhi grigi, colmi di preoccupazione.
Vorrei poter fare qualcosa, vorrei poterla mandare via o semplicemente insultarla, ma , appena apro bocca, ho un conato di vomito.. e sangue.
Per nulla scandalizzata, la giovane elfa dei capelli blu mi sostiene saldamente, girandomi su un fianco per evitare di strozzarmi col mio stesso vomito.
.. E' stato il primo gesto gentile che io abbia mai ricevuto in vita mia. Nessuno mi ha mai aiutata. Mai.
<< Non ti preoccupare >> mi dice in elfico cercando rincuorarmi << A te ci penso io. >>
"cosa può fare una ragazzina come te" vorrei chiederle. Ma sto troppo male, non mi resta che fidarmi di quegli occhi apparentemente sinceri o morire in questa radura per davvero.
<< ..Grazie.>> rispondo con un soffio.
E richiudo gli occhi.
.... Quello è stato il mio primo incontro conSilmarwen.
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