sephoraTVD
Autrice: sephoraTVD
Sapete... È strano vedere come la vita prende pieghe curiose, ti porta contro i tuoi stessi alleati, e ti unisce ai tuoi vecchi nemici.Da quando mi sono imbattuto nella vera natura dei poliziotti, il mio sogno si è infranto lasciando a terra tutti i cocci rotti che ancora oggi continuano a ferirmi. Ero conosciuto come "quello nuovo" al distretto di polizia ma non mi dava fastidio; ero eccitato ed orgoglioso di me stesso per essere riuscito a realizzare il mio sogno fino a quando non vidi dei movimenti strani durante un interrogatorio. Stavo assistendo dall'esterno e vidi il prigioniero che passava qualcosa di sospetto al mio capo che, appunto, lo stava interrogando. In seguito scoprii che erano soldi e non ne volli più sapere quando l'imputato fu dichiarato innocente.
Iniziai a conoscere persone poco raccomandabili ma con me si comportavano bene nonostante i miei precedenti da poliziotto; avevano capito che dall'ammirarli ero passato all'odiarli.
Iniziai a seguirli, immischiandomi sempre di più nei loro affari, fino ad arrivare ad uccidere; non pensate male, non uccidevo per divertimento. Io uccidevo i poliziotti corrotti, quelli che abusavano del loro potere, quelli che avevano distrutto il mio sogno.Mi sembrò strano essere inseguito da un capo all'altro del mondo dai miei vecchi colleghi, era una cosa nuova per me ma non me ne preoccupavo. Avevo imparato il mestiere proprio da loro e sapevo come ragionavano, per questo non sono mai stati capaci di rintracciarmi.
Passo in rassegna tutta la mia vita fino ad ora mentre, dopo aver scaricato il corpo di un piedipiatti nel lago, sistemo la mia macchina. Dovrei incontrarmi con i ragazzi tra mezz'ora al Danger Night, ho ancora un pò di tempo quindi accendo una sigaretta ed inizio a fumarla. Questa notte oscura, senza luna e senza stelle mi rispecchia; è vuota... Proprio come me, proprio come la persona che sono diventato.Una volta finita la sigaretta, butto a terra il filtro rimasto e salgo in macchina.
Ci metto meno di un quarto d'ora ad arrivare e, nonostante sia in orario, sono già tutti lì, seduti intorno al nostro solito tavolo. <<Hey, guardate chi è arrivato finalmente>> esclama il capo del gruppo, quello che in caso di guai è sempre pronto a difendere tutti quanti. In un batter d'occhio tutti gli occhi sono puntati su di me e i sorrisi dei miei nuovi amici mi scaldano e mi fanno sentire a mio agio. Dall'esterno sembriamo normali ventenni, non ci scambiamo sorrisi ambigui e credo sia ovvio che non abbiamo un cartello con su scritto "attenzione, sta arrivando un killer", siamo persone normali a cui piace divertirsi ma che forse, a causa del loro passato, fanno cose che possono essere considerate orribili da alcuni. Mi siedo al tavolo e osservo bene ogni dettaglio dei loro visi. Per primo incontro lo sguardo profondo di Coltello, (qui ci diamo tutti dei soprannomi e spesso non conosciamo nemmeno i veri nomi) quello sempre serio e calcolatore; subito dopo c'è Luxury, la seduttrice nata, è così che attira le sue vittime; accanto a lei è seduto Alfa, il capo, che è seduto vicino a me. <<Spina è tra noi vedo>> dice Lux mostrando un sorriso sincero al quale ricambio subito. <<potevo mancare? Oggi è il grande giorno>> rispondo riempiendomi il bicchiere di un alcolico di cui non conosco il nome.<<Hai ragione>> inizia a dire Alfa <<è per questo che siamo qui, per decidere come procedere>>. Senza darci nemmeno il tempo di pensare Coltello risponde <<ho già un piano, non ne serve un altro>> non avevamo dubbi, infatti ci ritroviamo tutti ad annuire contemporaneamente. <<Ottimo lavoro Tello, allora siete pronti?>> un coro di sì si alza intorno al tavolo e Alfa sorride compiaciuto <<ottimo, allora andiamo>>. Ci alziamo tutti contemporaneamente ed usciamo dal locale pronti per metter in atto un altro colpo, ma non sempre tutto va come ci aspettiamo. La vita è strana e, chissà come mai, non segue mai il corso che deve seguire.
Tra noi si nascondeva una spia e quello fu l'ultimo colpo che riuscimmo a fare tutti insieme, la famiglia che ci eravamo creati era stata distrutta da quelle stesse mani che avevano infranto il mio sogno e alla fine finimmo per mischiarci con i vecchi cocci rotti che vivevano ancora nel nostro cuore.
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