È il 30 Agosto 1950. Antonio Pierpaoli ha l'abitudine di svegliarsi presto, per vedere l'alba della sua bella Rimini, insieme alla compagna Ginevra. Ma non oggi. Oggi l'alba non è più la stessa, e nemmeno la spiaggia. Lei se n'è andata dal bel paese, per cercare fortuna in America... "Chissà cos'ha l'America più dell'Italia..." Pensa lui, amareggiato. Antonio osserva il sole che pare spunti piano, e invece... Lei è sparita veloce.
Nella mano destra stringe qualcosa, che non è la mano di lei, ma bensì qualcosa di gelido. "Ti restituisco al mare Amore mio". Sospirando guarda la bottiglietta di vetro nella mano. Poi, per l'ultima volta, srotola il foglietto che aveva inserito al suo interno. Manca poco, e il sole spunterà del tutto. Antonio abbassa gli occhi ed inizia a leggere i suoi pensieri:
"Amore, arrivederci. Ti Amo e non lo dimenticherai. Mi sono permesso di dedicarmi una poesia allegra, per alleviare la mia sofferenza, e per accettare il fatto che "è la vita". Bene; Spero di essere d'aiuto anche a chiunque, nel tempo, la leggerà. Ciao Amore, ti auguro di cadere e di rialzarti, sempre.
Giro giro tondo, casca il mondo,
casca la terra, tutti giù per terra!
Giro giro tondo, il mare è fondo,
tonda è la terra, tutti giù per terra!
Giro giro tondo, angelo biondo,
biondo il grano, tutti ci sediamo!
Giro giro tondo, ora ti circondo
come una ciambella, tutti giù per terra."
Antonio non si firma. È l'ultima volta che vede quelle parole, poi... Via, dentro al mare. Che strana traiettoria fa la bottiglietta, prima di tuffarsi... Un mezzo giro tondo.

Grecia, 4 Giugno 1975.
Le spiagge di Creta sono più limpide che mai. Jacopo, un giovanissimo bagnino della zona, nota questo cambiamento respirando a pieni polmoni, la prima aria del mattino. Sono le 5:45. Sta per iniziare il suo turno di lavoro quando vede qualcosa in riva alla spiaggia. Si avvicina attratto da un bagliore... "È solo una bottiglietta." Dice. Ma guarda meglio e vede un foglio nell'interno.
Lo toglie in fretta e lo legge....
"Wow!" Jacopo è fuori di sé dallo stupore, tanto che istintivamente corre a prendere la sua chitarra. Si siede in riva al mare e rilegge la meravigliosa poesia venuta dalle acque... Inizia a suonare. Suona molto... Suona fino al tramonto, e poi... "Ho trovato la melodia!" I bambini della spiaggia sentendo questo, improvvisamente si mettono a saltellare allegri. Anche loro sono presi dalla poesia. Ballano e saltano fino a sera insieme a Jacopo, il quale si unisce a loro ridendo e cantando. Ma arriva la sera, e con essa, il buio. A Jacopo non va di tornare a casa. Così prepara un falo, per rimanere ancora un po' a giocare con i bimbi. Mentre accende la fiamma, si accende anche un'idea...
"Bambini! Ora vi mostro il balletto del giro giro tondo! Prendiamoci per mano e formiamo un cerchio!" I bambini felici obbediscono, girando insieme attorno a quel fuoco, artefice di una geniale idea destinata a non spegnersi più.

Fu così che da spiaggia a spiaggia, da parco a parco, da scuola a scuola, tutti i bambini tramandarono il giro giro tondo. Il mondo finalmente aveva la sua filastrocca; quella che tutt'oggi i bimbi canticchiano allegri, senza sapere da dove viene. Ma forse è meglio così.
Buon giro tondo a tutti, piccoli e grandi, da Sunsandra.
Kamaleonte