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Io,Tu. Noi?

Eternity_Hook Spero vada bene anche l' Original Ship. :3

Green era steso sul suo letto con gli occhi smeraldo rivolti al soffitto grigio della sua stanza,pensava,come ogni giorno, pensava senza sosta,senza via di fuga.

Pensava al suo rivale,l'eroe famoso anche oltre oceano,al suo amato corvino che,di punto in bianco,se ne era andato senza fargli sapere nulla.

Mai una lettera,mai una visita,neppure un addio e questo lo aveva ferito e lo stava distruggendo ancora.

Il castano amava quel ragazzo di poche parole con ogni singola fibra del suo corpo,con ogni frammento della sua anima e del suo cuore ormai in pezzi.

Pensare che forse lui,per il suo amato non valeva neppure la pena di un addio sbrigativo,lo aveva fatto andare in pezzi ed era così che era,era a pezzi,rotto,vuoto come fosse stato morto,come se gli fosse stata portata via la sua vita e in un certo senso era così, perché lui era la sua vita, lo amava davvero ma che importava,forse non lo avrebbe rivisto e anche se lo avesse fatto chi gli diceva che lo avrebbe cercato o che avesse anche voluto parlargli?

Anche quella mattina lui non c'era,se lo aspettava ma una piccola parte di lui continuava a sperare che un giorno Red sarebbe tornato,ne aveva bisogno perché se non avesse continuato a sperare non sarebbe riuscito neppure a respirare.

Si alzò e si accorse che era notte fonda,era crollato nel bel mezzo di quei dolorosi pensieri,si infilò la giacca,prese il portafogli,il telefono,le sigarette e l'accendino per poi dirigersi nel solito bar dove si ubriacava fino a non ricordare più nulla la mattina dopo,fino ad avere la mente totalmente sgombra e sentire,anche se per poco il cuore libero e leggero.

Si sedette al bancone in legno scuro e iniziò ad ordinare un drink dietro all'altro al proprietario di quel piccolo locale,ormai l'uomo di mezza età conosceva il motivo del tormento del castano dagli occhi smeraldo,una volta,da ubriaco,era stato Green stesso a parlargliene,perciò si preoccupava,sapeva fino a dove era capace di spingersi il giovane e non sopportava di vederlo rovinarsi con le sue stesse mai,ma cosa poteva fare lui,che diritto aveva di impicciarsi nella vita del castano in fin dei conti,semplice,nessuno.

Era passata la mezza notte da un pò,le strade erano deserte,la notte era avvolta da un solenne silenzio interrotto solo dal suono della pioggia che stava martellando l'ormai ubriaco ragazzo,i suoi occhi erano rossi e le occhiaie ancora più evidenti a causa del malessere che l'alcol aveva lasciato dopo un breve periodo di euforia insensata.

Le gambe di Green cedettero e cosi si ritrovò steso sul marciapiede,intontito,con un micidiale mal di testa e con un forte bisogno di vomitare mentre rideva,non era la risata di un ubriaco,perché era tornato sobrio già da un pò.

Quella era la risata di un disperato che aveva finito le lacrime da versare e che veniva divorato dal dolore ogni secondo della sua vita,la risata di chi è arrivato al limite e ride di se stesso,la risata di un pazzo capace di qualsiasi gesto estremo ed insensato.

Ecco,quella fu la risata che attirò l'attenzione dell'unico a passare in quella strada sotto la pioggia battente,uno sconosciuto dal cappello scarlatto,il corvino si avvicino al castano con passo lento e calmo,si abbassò alla sua altezza e gli porse una mano -Ti serve una mano?- chiese con una troppo familiare voce profonda e rauca,una voce che il castano sperava d'aver frainteso perché non voleva essere visto in quello stato proprio da lui,non voleva affrontarlo,non in quel momento o meglio non ne aveva la forza.

Red non si era sinceramente accorto che il ragazzo steso sul marciapiede fosse il ragazzo che tanto amava,ma quando se ne accorse alzò gli angoli della sua bocca in un mezzo sorriso che scomparve quando la sua mano venne spinta via con evidente odio,persino gli occhi smeraldini del ragazzo lasciavano trasudare solo il disgusto,la rabbia e una profonda tristezza.

Dunque Green lo odiava,come biasimarlo d'altronde,era quello ciò che pensò in quell'istante il corvino dagli occhi rossi come il sangue,sapeva di meritarselo,lo aveva praticamente abbandonato per dieci anni,non aveva mai avuto il coraggio di scrivergli,aveva avuto paura,troppa,ma lo rimpianse,rimpianse sia il fatto di essere restato via per così tanto,sia il fatto di non avergli mai fatto avere sue notizie,ma era troppo tardi,era già successo e per quanto gli sarebbe piaciuto,non poteva riavvolgere il tempo,era solo un umano come tanti e come tale commetteva errori,ma quello,lo sentiva,era stato l'errore più grande della sua vita.

Cosa avrebbe fatto se il castano l'avesse odiato,se non avesse più voluto vederlo?

Sarebbe morto,probabilmente,perché era la persona più importante della sua vita,una vita senza di lui non sarebbe stata tale e doveva ammetterlo,se le cose sarebbero andate nel peggiore dei modi la colpa era sua,sua e di nessun altro e ciò che lo faceva stare più male era il fatto che sapeva bene che la colpa era stata sua,della sua ambizione e del suo stupido egoismo e si odiava davvero per quello che aveva fatto.

Si odiava forse più di quanto Green già non facesse.

-Non toccarmi,non ti azzardare neanche a parlarmi,ti fai vivo dopo dieci anni sorridendo,cosa credevi,che ti sarei corso incontro,che ti avrei baciato e magari perdonato senza battere ciglio?- disse scuotendo la testa riprendendo fiato per poi continuare -Io ti odio,tu hai distrutto la mia vita,te ne sei andato senza dire nulla,poi dato che ti sei ricordato di me sei tornato,io non sono la tua cazzo di bambola Red,ora sparisci verme!- urlò quasi in lacrime il castano alzandosi per poi sparire nell'oscurità della notte verso casa.

Il corvino crollò a terra,il suo volto era stravolto,lo aveva ferito,aveva ferito colui a cui teneva più della sua stessa vita e ora lo odiava.

Il ragazzo si portò una mano sulla fronte mentre dondolava sulla fredda e ruvida superficie del marciapiede,la pioggia lo aveva reso fradicio dalla testa ai piedi ma non gli importava,aveva altro per la testa.

Le piccole e fredde gocce di pioggia si mescolavano alle calde e amare lacrime del ragazzo che era stato conosciuto ovunque come "l'eroe" che però aveva il cuore spezzato e in quell'istante era più fragile e rotto di chiunque altro,chiunque tranne Green.

Green si era buttato sul letto ed era scoppiato in un pianto furioso,tanto che quasi non riusciva a respirare,gli sembrava di star affogando nel proprio dolore quando poteva salvarsi facilmente,ma non poteva perdonarlo,non così facilmente dopo averlo distrutto,non poteva,doveva farlo per se steso,affinché l'altro capisse che non poteva comportarsi in quel modo.

Gold e Silver camminavano mano nella mano nonostante la tarda ora,erano felici troppo per poter dormire,ma si frenarono quando videro un ragazzo familiare sotto la pioggia,i due stringendo saldamente il loro ombrello si avvicinarono preoccupati -Tutto bene?- chiesero in coro,quando incontrarono i noti occhi cremisi dell'ex campione in lacrime lo aiutarono ad alzarsi e lo accompagnarono nella loro abitazione.

Con le mani che tremavano e la voce rotta raccontò quello che era accaduto poco prima con il ragazzo che amava così follemente.

Una volta che il castano dagli occhi ambrati lì lasciò soli per cercare di parlare con Green,il fidanzato,Silver parlò,anche se solitamente non parlava molto -Non puoi prendertela per la sua reazione,era naturale che avrebbe reagito in quel modo,è stato male per più di dieci anni,aspettandoti,era ovvio che non ti avrebbe perdonato così facilmente, ma ti ama questo è ovvio quindi ti perdonerà, in un modo o nell'altro.- -Grazie- susurrò il corvino con gli occhi ancora gonfi a causa del pianto per poi scattare in piedi.

Aspettò che il castano entrasse nella stanza per salutate la giovane coppia e correre via,per un paio di giorni organizzò tutto nei minimi dettagli,girò tutta la regione più e più volte per preparare lo scenario più romantico possibile,perché avrebbe fatto di tutto per poter baciare e stringere di nuovo fra le sue braccia l'amato.

In quei due giorni nei quali non aveva ne sentito ne visto il corvino si penti di quello che aveva urlato in faccia al suo amato,aveva paura che se ne fosse andato,di nuovo,ma quella volta la colpa era sua.

A quel pensiero sentì una morsa dolorosa stringergli il cuore e capì,anche se gli doleva ammetterlo,che senza il suo amato Red lui non poteva neppure respirare.

Si infilò la giacca e corse fuori casa,ma si fermò appena fuori la porta, dove lo avrebbe cercato,non lo sapeva e allora che senso aveva cercarlo si chiedeva triste come forse non lo era mai stato.

Stava per rientrare in casa quando si sentì chiamare -Green,aspetta!- si voltò trovandosi davanti Gold con una lettera fra le mani -È da parte di Red- si limitò a dire per poi correre via,lasciando lì il ragazzo terrorizzato al pensiero dell'abbandono da parte del corvino.

Mi dispiace Green.
So che sono stato uno stupido egoista e credimi me lo sono rimpianto ogni giorno di essermene andato in quel modo.
Ti amo.
Ti amo davvero e non mi arrendo così facilmente.
Quella reazione l'avrei avuta anche io,forse anche peggio,perché tengo a te più di ogni altra al mondo.
Quindi ora ti chiedo tu cosa provi per me?
Se vuoi stare con me,oppure anche se stai solo considerando l'idea ti prego,raggiungimi.

Red.

La lettera finiva con il luogo dell'incontro,il ragazzo dagli occhi color smeraldo non ci pensò neppure per un istante e andò nel luogo dell'incontro.

Arrivò con il fiatone e le gambe gli tremavano impercettibilmente,si ritrovò su una specie di collinetta dalla quale si poteva vedere la città.

Nel buio vide l'inconfondibile figura del suo ex,indossava dei jeans neri,una felpa rossa,un paio di convers e il suo inseparabile cappello,se ne stava in piedi tenendo le mani dietro alla schiena come se stesse nascondendo qualcosa.

Era incerto su cosa fare,ma il castano si avvicinò di qualche passo -Sei venuto alla fine Green,ne sono felice- sentì dire all'altro con quella voce che ogni volta gli faceva venire la pelle d'oca,in quel momento voleva solo farsi abbracciare dal corvino, allora capì,che anche se non voleva lo aveva già perdonato,perché lo amava,lo amava da impazzire.

Red si inginocchiò davanti a Green porgendogli un mazzo di rose rosso porpora -Ho rimpianto per ogni istante il fatto di essere partito,mi sei mancato così tanto che sentivo mi mancasse una parte di me. Cosa farei senza di te,sapendo che mi odi e che non vuoi più stare con me? Morirei,Green,perché tu sei ciò che rende la mia vita degna di essere vissuta. Quindi ti prego,per favore dammi una seconda opportunità, perdonami, ti prego.- il castano non aveva mai sentito il suo ex parlare così tanto e ciò lo stupì, gli occhi cremisi dell'altro tremavano leggermente trattenendo un pianto disperato e la sua voce era leggermente spaventata,fragile come se con una parola sarebbe potuto andate in pezzi.

Il ragazzo dagli occhi smeraldo aveva il batticuore,in quel momento era felice,felice come non mai.

Prese il mazzo di rose e lo appoggiò a terra delicatamente,il corvino abbassò il capo pensando di dover prendere quel gesto come un rifiuto,ma quando sentì le braccia di Green cingergli il collo in un abbraccio disperato quasi si ricredette e sorrise mentre accarezzava i capelli castani del suo amato cercando di tranquillizzare quel suo pianto così forte,un pianto che però era di gioia.

-Red,io ti amo così tanto. Mi dispiace,mi dispiace per quello che ho detto!- disse fra un singhiozzo e l'altro fra le braccia del suo amato
-Ehy,avevi tutte le ragioni per dire quello che hai detto,va bene così,OK?- disse fissando i suoi occhi cremisi in quello smeraldini del ragazzo che tanto amava per poi far incontrare le loro labbra che sembravano essere state distanti per troppo tempo.

La mano del corvino accarezzava la guancia del castano mentre le loro lingue si rincorrevano e si cimentavano in una frenetica danza nelle loro bocche umide fino ad esaurire del tutto il fiato.

Si staccarono con gli occhi che brillavano,il respiro pesante e irregolare per poi baciarsi nuovamente, il loro stomaco si contorceva quasi fossero stati sulle montagne russe,i loro cuori battevano all'unisono veloci come forse mai prima di quel momento.

Si amavano più di prima,che forse quella lunga lontananza avesse rafforzato il loro amore?

Non era importante,era importante che loro fossero assieme e che non si sarebbero mai più separati.

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