Eternity_Hook

(Ho letto su internet che Levi è un nome femmine perciò lo lascierò così, so che non era necessario cambiare il sesso ai personaggi ma secondo me ci stava troppo)

Reveille Ackerman era una ragazza bassa,aveva i capelli neri come la notte e gli occhi argentei addirittura più belli della luna,i suoi tratti erano piuttosto delicati,il suo naso piccolo e leggermente all'insù, le sue labbra sottili e non molto lunghe,il suo petto non era sviluppato alla perfezione,non troppo,non troppo poco,era molto magra e aveva un muscolatura invidiabile,aveva due gambe snelle, le mani lunghe e affusolate e la sua pelle era di un candore che faceva pensare alla nobiltà,così come la sua postura e portamento perfetto.

Era famosa per la sua intelligenza sopra la norma e per il suo carattere freddo e per nulla gentile,infatti tendeva ad isolarsi e a non dare molta confidenza alle persone,aveva un buon rapporto solamente con Furlan ed Isabel,le uniche persone di cui si fidasse davvero.

Era una ragazza molto particolare,aveva avuto una vita complicata e dolorosa che l'aveva forgiata in quel modo e se anche avesse voluto non sarebbe potuta cambiare perché era spaventata, all'idea di potersi affezionare troppo a qualcuno,manteneva le distanze da chiunque e odiava avere dei contatti fisici con qualcuno e,come se non bastasse,era una vera e propria maniaca del pulito,odiava lo sporco per le penose condizioni di vita nelle quali era vissuta.

Levi,si faceva chiamare così dagli amici,ed stata trovata da qualche parte e portata in un orfanotrofio,li aveva conosciuto il biondo e la rossa, i suoi unici amici,Furlan e Isabel infatti erano stati gli unici a capirla e apprezzarla,era restata in que luogo fino ai suoi otto anni,quando fu infatti adottata dalla famiglia Higurashi dato che non riuscivano ad avere una figlia,ma la donna ebbe un figlio qualche anno dopo e ciò fece credere alla corvina che sarebbe stata abbandonata ma ciò non accadde,infatti la castana che l'aveva adottata l'aveva amata dal primo istante come fosse stata figlia sua e il suo fratellino,Sota,le aveva voluto bene come fosse stata la sua vera sorella nonostante fosse a conoscenza della verità.

Lei aveva quindici anni,frequentava le medie e un ragazzo,fra i più popolari,le faceva il filo ed era piuttosto certo che lei fosse perdutamente innamorata di lui cosa di cui Levi non si capacitiva,sta di fatto che questo ragazzo,Ojo,non le interessava minimamente anche se faceva di tutto per farsi notare anche se Furlan e Isabel cercavano di convincerla anche solo a provarci.

La corvina ci aveva pensato qualche volta e ognuna di queste era finita per vomitare quasi,era più forte di lei,non ce la faceva  anche solo ad immaginarsi far le sue braccia,al pensiero di baciarlo poi sbiancava schifata,non aveva nulla contro di lui ma mancava troppo di carattere quel ragazzo e sembrava anche un tantino dell'altra sponda a causa delle sue movenze tutt'altro che virili.

Si ritrovava a ripensare alla sua vita mentre faceva i compiti,fu allora che la porta della sua stanza si aprì rivelando il suo fratellino,si somigliavano incredibilmente.

<<Sorellona,Pujo è entrato nel santuario del pozzo,ho paura,puoi andare a prenderlo?>>

<<Oh,andiamo Sota,sii uomo,non dirmi che credi alle vecchie storie del nonno sul tempio e sui demoni e bla bla>>

<<Levi,ti prego>>

Chiese implorante sul punto di piangere,lei sospirò e fece un cenno con il capo seguendo il suo fratellino che faceva le elementari,sbuffò al pensiero di S
Dover mettere piede in quel lurido posto e iniziò a cercare il gatto,lo trovò e lo prese in braccio mostrandolo al piccolo dando le spalle al pozzo.

<<Certo che sei proprio un moccioso,cosa c'era d'aver paura oltre alla polvere?>>

Appena finì la frase una luce violacea venne fuori dal pozzo sigillato che si spalancò, il gatto  cadde  mentre lei veniva scaraventata da una presa sconosciuta nel pozzo.

Quello che vide la fece rimanere a bocca aperta:attorno a lei c'era uno spettacolo di colori e luci che ricordava un cielo stellato e davanti a se c'era una creatura con il busto di donna e il corpo di mille piedi,questa creatura le si avvicinò e lei senza sapere come sprigionò una luce rosa della proprie mani.

<<Schifoso insetto non toccarmi>>

Urlò furente per poi ritrovarsi alla fine del pozzo,alzò il volto e si rese conto che non poteva trovarsi più dov'era prima ma cercò di rimanire calma e impassibile come suo solito, si arrampicò trovandosi in un rigoglioso bosco e annusando l'aria capì che ovunque si trovasse era ben lontana da Tokyo a causa di quella brezza fresca e pulita.

Si guardò attorno,non c'erano molti punti di riferimento,non poteva restare ferma o avrebbe rischiato di incappare in qualche animale selvatico,così si diresse in una direzione casuale.

<<Ma che diavolo?>>

Bisbigliò quando vide un ragazzo appeso ad un albero tramite una freccia che gli trapassava la spalla,cosa diavolo ci faceva un ragazzo carino,dai lunghi capelli castani,vestito di rosso e sopratutto con delle cavolo di orecchie appeso ad albero?

Si chiese la corvina con espressione corrucciata, sapeva che se ne sarebbe pentita a causa dello scarso igiene ma voleva così tanto toccare quelle orecchie,insomma non potevano essere vere,giusto?

Le accarezzò cercando di non svegliare il ragazzo che con suo stupore respirava ancora e fu ancora più stupita dal fatto che fossero vere.

Si allontanò velocemente ritrovandosi in un villaggio chiedendosi cosa avesse fatto di male per finire in quel posticcio che sembrava indietro negli anni,ma sopratutto sporco e privo di ogni forma di sanità.

Degli uomini le si avvicinando gridando che era un "demone" e le andarono a dosso,lei scioccò la luna sul palato arrabbiata.

<<Tsk,idioti>>

Sussurrò mentre si ritrovava a fronteggiare disarmata una flotta di uomini armati di falci e rastrelli vincendo,era definita da chi la conosceva la donna più forte dell'umanità per qualche ragione.

Poi improvvisamente sentì qualcosa venire a contatto con la sua pelle e si trattenne dallo sbraitare e trasformarsi davvero in una specie di demone.

<<Del sale,del sale,del dannatissimo sale misto a della schifossisima e lercia cenere>>

Sbraitò con uno sguardo che avrebbe spaventato il peggiore degli assassini mentre una vecchia donna la squadrava da capo a piedi.

<<Deve essere la reincarnazione di Kikyo>>

<<Me ne sbatto se sono la reincarnazione di una persona che non conosco e della quale non mi importa mezza virgola,adesso mi date dei vestiti puliti e mi fate fare un bagno oppure sto tipo di nome Eren che avete appena citato sarà l'ultimo dei vostri problemi>>

Sbraitò fuori di se a causa del lerciume che si ritrovava sulla sua pelle,odiava lo sporco perché gli ricordava le orribili condizioni nelle quali aveva vissuto per anni,lo odiava sul serio.

Il suo sguardo si era fatto ancora più tagliente e aveva assunto una luce spaventosa che fece indietreggiare tutti di almeno un passo,tutti tranne la vecchia Kaede che accompagnò il ragazzo nella sua umile casa.

<<Quel bosco si chiama così perché all'interno vi è sigillato Eren il demone che ha ucciso mia sorella Kikyo e quindi quelli del villaggio pensavano che tu fossi un demone dato che provenivi da quel bosco e data la tua forza>>

<<Non è un buon motivo per attaccare,se fossi stata qualcun'altra sarei bella che morta>>

<<Hai ragione>>

Improvvisamente la ragazza si ricordò di quel ragazzo appeso ad un albero e pensò che doveva essere lui il famoso Eren.

Resto a parlare con l'anziana donna facendosi raccontare la storia e verso sera uscirono,ma quando lo fecero il demone millepiedi attaccò Levi facendola cadere e strappandole dalla pelle una gemma rosa.

Iniziò una corsa veloce,la corvina voleva salva la vita ma non poteva difendersi con uno squarcio nell'addome,così mentre correva si imbatté nel famoso ragazzo che però era sveglio.

Senza che se ne rendesse  si ritrovò attaccata a lui stritolata dal millepiedi.

<<Da quand'è che sei così debole da non poter battere il mille piedi Joro,mh,Kikyo>>

<<Cristo santo non sono Kikyo e sai mi riesce un pò difficile con un maledetto buco nel fianco,che dici?>>

Quasi urlò esasperata,lei era lei e nessun altro,punto,cosa c'era di difficile da capire?

Mentre respirava lentamente per mantenere la calma la creatura melevola li stringeva sempre più nella sua morsa.

<<Liberami e ci penso io>>

Esordì infine il giovane dagli occhi smeraldini,la ragazza,senza darlo a vedere,era rimasta incantata da quegli occhi così belli e,quando tornò in se,liberò il ragazzo con estrema facilità.

Il demone dai lunghi capelli castani che sembrava portare il nome di Eren finì velocemente il demone che continuava a rigenerarsi dopo aver tolto la sfera.

La ragazza non era stupida,sapeva che il ragazzo l'aveva aiutata solo per poter prendere quella sfera e allora nella foga dello scontro la prese,doveva essere quella la sfera dei quattro spiriti si disse mentre correva via dal suo salvatore diventato il suo inseguitore.

La vecchia Kaede prese un rosario creato da sua sorella e iniziò a recitare un'antica formula separando le perle che si diressero da Eren che inseguiva la ragazza pregandola di darle quella sfera così avrebbe ucciso,dal primo all'ultimo coloro che l'avevano maltrattato e offeso.

Quando la ragazza fu oramai sopra un ponte vide il rosario comparire attorno al collo del bellissimo demone e poi sentì la voce della signora.

<<Pronuncia la formula, presto>>

Levi si mise con le braccia incrociate assumendo un piccolo sorriso di scherno,sapeva che quell'essere era anche un cane e quindi,mentre lui si avvicinava lento pronunciò la formula che lo avrebbe ridicolizzato.

<<A cuccia!>>

Disse con il suo sorriso che si allargava mentre lo vedeva precipitare giù dal fiume tutta contenta.

Mentre tornava al villaggio pensò fra se e se che le sarebbe piaciuto dargli qualche calcio per vendicarsi di quel ragazzo che sembrava aver fretta di morire.

Non poteva parlare di sterminare tutti coloro che avevano reso la sua vita un inferno perché anche con la sfera sarebbe stato impossibile,la caratteristica del genere umano e che tutti ti insultano se e qualcuno di popolare a farlo.

Chissà, come saranno le loro avventure ...?