Biscotti
<<Fermatevi per un secondo,vi prego>> disse il biondo oramai esasperato allo stremo delle forze,aveva corso dietro i due fratellini per tutto il pomeriggio cercando di portarli dal dentista ma il tutto senza successo,era snervante il fatto che non lo ascoltassero minimamente, però se era Soma a parlare allora ascoltavano quello che diceva come se fosse la legge assoluta proclamata da qualche divinità, il biondo sbuffò passandosi una mano tra i capelli leggermente bagnati a causa del sudore e cambiò la sua espressione era arrabbiato e si vedeva benissimo, fulminò i due ragazzi di sette anni con i suoi occhi ghiaccio, quando voleva potevano diventare più taglienti di qualsiasi lama,oppure più profondi e belli del mare o del cielo. <<Come volete>> disse con tono seccato per poi entrare nella camera da letto che condivideva con il fulvo,prese un cambio di vestiti ed entrò in bagno sbattendo la porta con forza,odiava quando non veniva preso sul serio,ascoltato e odiava perdere,non era cambiato neanche un pò da quando frequentavano quell'inferno chiamato scuola, la Totshuki,sospirò,essere genitore era stressante,forse un pò troppo per lui, si sciolse la camicia bianca lasciandola scivolare lentamente sul pavimento, poi si tolse i pantaloni rimando in boxer, prese gli asciugamani e li posizionò al lato della doccia, mentre lo fece i suoi occhi azzurri si spostarono sullo specchio,la sua pelle chiara era ricoperta da succhiotti e da qualche morso che il suo ragazzo gli aveva lasciato,sorrise istintivamente arrossendo,poi scosse energicamente la testa,come poteva essere felice per una cosa del genere,si disse fra se e se rimproverandosi,si sfilò i boxer poi si infilò sotto il caldo getto della doccia,si passò una mano fra i suoi setosi e morbidi capelli tirandoli indietro,mentre lasciava che il caldo lo rilassasse,decise di rimanere sotto la doccia per un bel pò. Nell'altra stanza i due bambini si erano preoccupati ed erano tristi,avevano paura di aver fatto arrabbiare loro padre,erano una bambina di sette anni e il suo fratellino gemello,erano stati adottati dai due e li avevano amati come se fossero stati sangue del loro sangue,gli avevano insegnato le basi delle cucina e li avevano fatti andare a scuola. La ragazza aveva i capelli rossi e gli occhi color ghiaccio, mentre l'altro aveva gli occhi ambrati e i capelli platino con i riflessi rame,sembravano una mescolanza tra Soma e Takumi,era incredibile credere che non ci fosse alcun legame di sangue,lei si chiamava Sango e lui Sora,erano piuttosto intelligenti e si volevano bene,quando pensarono che forse avevano fatto stare male l"uomo i gradi occhi dei due iniziarono a riempirsi velocemente di lacrime che rigarono le loro guance leggermente arrossate,passò una mezzoretatta e il pianto dei due si era fatto più intenso e forte,si erano abbracciati stretti e si erano rannicchiati in un angolo del soffice divano in pelle,quando il rosso appena tornato da una giornata della loro attività, vide la scene si intristì e si chiedette come mai i due stavano piangendo in quel modo così disperato mentre del biondo non c'era traccia,si tolse velocemente le scarpe e il giaccone arrivando di fretta dai due,quasi cadendo a terra,si sedette accantonato ai due e li abrocciò,loro si buttarono fra le braccia del padre aumentando l'intensità dei singhiozzi,il padre accarezzò loro la testa per poi chiedere cosa li avesse fatti piangere così, loro lo guardarono con gli occhi grondandi di lacrime e ricacciando indietro il liquido che minacciava di colare dal naso e dissero che avevano paura che l'altro li odiasse e che lo avessero fatto arrabiare,gli raccontarono che per tutto il pomeriggio non aveva fatto che inseguirli cercando di portarli dal dentista,Soma sospirò, conosceva quanto immenso potesse essere l'orgoglio del biondo,lo aveva imparato negli anni,ma prendersela con dei bambini non era di certo da lui. Rimproverò i due fratelli poi li rassicurò<<Non preoccupatevi,Takumi vi vuole tanto bene e non vi odia è solo un pò arrabbiato,cercherò di parlargli ma dovete chiedergli scusa va bene?>> poi chiede dove fosse,loro fecero spallucce dicendo che avevano solo sentito una porta sbattere piuttosto forte,il ragazzo dagli occhi ambra e annuì poi si alzò e si diresse nella loro camera, lui non era lì, così entrò nel bagno privato che aveva la loro camera e dovette dare appello a tutto il suo autocontrollo per non saltargli addosso,aveva i capelli bagnati tirati all'indietro,era coperto solo da un asciugamano attorno alla vita che lasciava intravedere qualcosa,il suo petto muscoloso era ricoperto da piccole gocce d'acqua e aveva un lecca lecca in fra le labbra,l'altro quando si accorse chi era entrato in bagno arrossì tanto da far invidia a un pomodoro maturo,chiese al ragazzo di uscire leggermente balbuziente poi si vestì velocemente lasciando un asciugamano sui capelli per evitare che bagnassero il pigiama appena indossato,per poi raggiungere il suo fidanzato nella camera da letto. Il rosso gli spiegò che aveva trovato i due diavoletti a piangere come due fontane perché avevano paura che lui li odiasse, il biondo allora sospirò massaggiandosi le palpebre,poi si buttò all'indietro sul letto sbuffando,non potevano lamentarsi del fatto che si arrabbiasse se non lo ascoltavano, Soma si stese al suo fianco accarezzandogli la folta chioma,poi lasciò che poggiasse la sua testa sul suo petto muscoloso mentre lo aiutava a calmarsi totalmente, quando ciò accadde gli rubò un bacio che lo fece arrossire,sembrava che non si sarebbe mai abituato al modo di fare del più alto,sorrisero entrambi,poi il più basso spezzò il silenzio che dominava la stanza <<Non è giusto,perché loro ti ascoltano sempre e me invece no?>>il fulvo rise e colpì gentilmente la fronte dell'altro dicendo che era un "segreto" entrambi scoppiarono a ridere a crepa pelle,poi quando riacquistarono la calma uscirono dalla stanza,appena il ragazzo dagli occhi color ghiaccio spuntò da dietro la porta in legno venne buttato letteralmente a terra dai due bambini che lo stritolarono quasi in un abbraccio,avevano gli occhi rossi e le lacrime agli occhi,a Takumi piangeva il cuore vedendoli così, gli voleva troppo bene per poter sopportare di vederli piangere così tanto,ricambiò l'abbraccio mettendosi seduto sul pavimento ascoltando le scuse di quei due piccoli diavoletti<<Ci dispiace tanto papà, per favore non odiarci non lo faremo più promesso!>> lui sorrise e gli disse che accettava le loro scuse e che non li odiava,che si era solo arrabbiato un pò ed era stanco,i due smisero di piangere e sorrisero a trentadue denti, mentore Soma guardava la scena si sentì sciogliere,adorava vedere la sua famiglia felice e adorava anche vedere il suo amato con un sorriso così splendido e radioso anche se non glielo avrebbe mai detto,era forse anche più orgoglioso di lui su quel genere di cose,si avvicinò ai tre e con un largo sorriso disse<<Tutto bene ciò che finisce bene,giusto?>> il biondo e i bambini annuirono.
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