La ragazza di vetro
SCRITTO DA: Laragazzadivetro
Si dice che chi é sempre allegro nascondo una grande tristezza dentro.É vero, io ne sono la prova.Se mi guardate all'esterno vedrete solo una ragazzina di quattordici anni che ne dimostra sedici, coi capelli banalmente marroni e indomabili, dei semplici occhi scuri e delle fastidiose fossette che spuntano quando rido.Un fisico che fatico ad accettare, ho il sedere senza forma e il seno più minuto dopo un periodo in cui faticavo a mangiare, i fianchi larghetti e la pancia tendenzialmente piatta, ma con una morbidezza che odio mettere a confronto con la perfezione dei corpi delle mie amiche.Ecco, per quanto adori ogni mia singola amica, per quanto mi diverta a stare con loro il sabato e per quanto mi trovi bene a parlare di ragazzi durante l'ora di ginnastica, c' é sempre quel momento in cui rivolgo uno sguardo alla classica amica figa con cui non provi neanche a reggere un confronto.E ti senti schiacciata sotto un peso da mille chili, perché il sorriso vero viene spazzato via da uno falso e tu diventi in un secondo quella che da risposte monosillabi, quando prima tenevi banco con la tua simpatia.É inutile chiedere ai tuoi:"Sono carina?" Perché potrai anche essere una mutante, ma ti troveranno sempre bellissima.E allora ti guardi allo specchio e noti ogni minima imperfezione e inizi a pensare a quanto vorresti che quel ragazzo ti notasse, ma che finirà sempre a guardare le troie della scuola.Sono una ragazza gentile e disponibile, ho un grande senso dell' umorismo e cerco sempre di essere comprensiva con tutti.E poi a casa divento strana, diversa, con lo sguardo triste e quei pensieri che mi fanno sembrare la deprimente biografia di Giacomo Leopardi.Prendiamo Giacomo ad esempio.Era brutto, gobbo e messo perennemente in secondo piano dalle ragazze, che preferivano il suo migliore amico, ma gli bastava guardare la luna per vedere il lato bello della vita.Mi sento come il Leopardi della situazione.Basta che scrivo e il mondo si dissolve, ci siamo io e le parole, non serve altro.Spesso creo storie d'amore, perché trovo che scrivere di depressione, in un mondo che fa schifo all'ottanta per cento, non abbia molto senso.Con tutto il rispetto per chi é depresso per davvero ovviamente.Ma a me piace dare un po' di gioia alle persone, pensare che qualcuno apra un mio capitolo con un sorriso e abbia quei dieci minuti di distrazione dalla realtà,mi piace l'idea di aiutare le persone.E a volte delle semplici parole possono fare più di mille gesti.
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