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2.

Avendo superato l'iniziazione, ora avevo diritto ad unirmi ai ragazzi delle seste classi. La mia gioia era inesistente, ma non potei che presentarmi al ritrovo degli iniziati.
Questo era posto al lato sud ovest della cappella scolastica, dietro un passaggio secolare fatto di cunicoli polverosi, dove gli insegnanti solitamente praticavano "culti domenicali".

Mi incamminai con quel irregolare frammento di specchio incantato tra le mani, che al più presto avrei dovuto rivestire. Gli angoli aguzzi mi avevano già procurato qualche ferita superficiale, da cui erano sgorgate poche gocce di sangue.

Lo specchio, nonostante la sua apparente inattività, sembrava essere collegato ad ogni mio pensiero. Non avevo voglia di vedere il mio compagno di legame così dovetti sforzarmi e pensare ad altro; in quel momento il mio unico compito era quello di sbrigarmi e raggiungere il luogo del ritrovo. Ma, nonostante cercassi di concentrarmi su altro, la mia mente piombava sempre sui ricordi degli ultimi avvenimenti.
"Il suo nome sarà Jack" aveva detto Solange. Ma perché "sarà"? Non era il suo nome?
Non potendo resistere, ci rimuginai sopra a mente aperta, e lo specchio mi collegò in tempo reale al ragazzo.
Non ero ancora sicura di come funzionasse, ma data la semplicità con cui riuscii a farlo attivare - anche se involontariamente - non doveva essere un oggetto troppo complicato.

Inizialmente sentii il frammento vibrare, adornato da un alone di magia quasi palpabile, e successivamente, con un effetto simile all'acqua increspata, pian piano un paesaggio iniziò a farsi sempre più nitido al suo interno :
Un cielo limpido che si mescolava alle acque di un oceano privo di onde, che a sua volta rifletteva le candide nuvole che solcavano quella distesa azzurra.
Uno spettacolo da mozzare il fiato, ma mai quando il ragazzo immerso - fino al bacino - in esso. Se Jack non era il suo reale nome, fremevo dalla voglia di conoscere quello che alle mie orecchie sarebbe parso più soave del falso.

Il mio compagno di legame era voltato di spalle, e fissava intensamente l'orizzonte. Doveva essere in attesa di qualcosa, che però sembrava tardare.

Il mio compito era quello di osservare, non quello di saltare gli incontri con le seste classi per osservare.
Eppure tutto di lui mi incuriosiva, e non potei che fermarmi su di una panchina della cappella e godermi quello scenario.

Arrivai alla conclusione che fosse davvero più piccolo di me, e che il suo fisico fosse paragonabile solo ad un dio greco (i suoi abiti mi riportavano sempre alla mente quel periodo storico).
Il ragazzo era ancora in fase di "contemplazione dell'orizzonte", immobile dinnanzi alla distesa uniforme. Respirava ritmicamente ed io ascoltavo rapita ogni sua esalazione.
Più lo osservavo, più percepivo il legame che ci univa.
Che fosse anche lui in grado di sentirmi? Da ciò che potevo vedere, sembrava proprio di no. Non mi era stato spiegato nei dettagli la vera utilità del legame, ma sapevo che a una strega o incantatrice, era necessario per la completezza della propria anima e il mantenimento della magia contenuta in essa. Ecco perché l'osservazione era programmata con un lasso di tempo predefinito e in determinati momenti, la cui distanza poteva variare da settimane a mesi.

Mi accorsi di non riuscire a staccare mai lo sguardo dalla sua schiena. Tanto ero ammaliata dalla sua candita pelle.
Desiderai persino che si voltasse, solo per osservare quelle pozze blu, contenenti intere costellazioni.
Ma non fu così.
Rimase di spalle, immobile, respirando e meditando, per un tempo quasi infinito.
In altre occasioni mi sarei annoiata, ma in quel preciso istante il tempo sembrava scivolarmi addosso. Osservarlo non mi pesava affatto, e la mia percezione del mondo che mi circondava sembrava affievolirsi. Ero in pace, soddisfatta e completa in ogni senso.

Quando credetti che non potesse più cambiare nulla in quella perfetta immagine, la linea tra l'oceano e il cielo cambiò colore, diventando di un verde smeraldo adornato da raggi violacei. Un colore davvero irriproducibile.
Da quella sottile linea, ormai illuminata dall'ampia luce surreale, iniziarono a crearsi delle grosse increspature. Queste sembravano avanzare verso il ragazzo ancora immobile.
Dovetti sforzarmi per capire come quelle increspature riuscissero ad avvicinarsi con movimenti così assurdi, ma quando misi a fuoco la vera forma di quelle false increspature, dovetti trattenere un grido di stupore.

Onde di dimensioni smisurate avanzavano verso il mio compagno, non con i fluidi e soliti movimenti delle onde, ma come in un tentativo di galoppo sconnesso da cui vi scaturivano creature acquatiche mai viste.
Il ragazzo non mosse un muscolo, neanche quando l'acqua gli arrivò alle spalle. Fissava le creature, con non so quale espressione. Non mi era dato vedere il suo volto.
Ma le creature avanzavano in modo tale che potessi carpire almeno i loro di dettagli : fatte di pura acqua cristallina, munite di lungi arti affilati che usavano per "aggrapparsi" all'acqua. I loro volti erano indefiniti, solo i denti aguzzi bucavano dalle fauci digrignate, in quel breve momento in cui i loro corpi uscivano al di fuori delle onde.
Una pinna lunga e attorcigliata, di forma vagamente simile a quella delle sirene, formavano la cresta dell'onda, adornata di schiuma bianca e percossa da un movimento a zig zag che ricordava molto quello di una lama affilata.
Temevo per lui, per la sua via. Non solo per via il legame che ci aveva uniti, che ci rendeva parte l'uno dell'altra fino alla morte - che sperai non fosse prematura - ma per uno strano ed insensato macigno che si era creato nel mezzo della mia gola.

Quando quelle creature furono abbastanza vicine a lui da poterlo attaccare, lo vidi alzare le braccia, dandomi modo di vedere ciò che brandiva tra le mani : una lunga lama curvilinea, che risplendeva sotto quella luce verde-violacea.
Voleva forse attaccarle con una misera spada?
Trattenni il fiato per la paura.
Possibile che dovessi vedere il mio compagno di legame morire solo poche ore dopo l'iniziazione?!
Non riuscii più a trattenermi, dovetti gridare, anche se inutilmente.
«Attento!» fu un urlo stridulo, che mi uscì fiacco e incompleto.

Non credetti ai miei occhi quando il ragazzo si voltò, puntando le sue pozze stellate dritte verso di me.
Mi stava realmente guardando oppure era tutto frutto della mia immaginazione?
Fu un solo istante, ma per la prima volta mi sentii completa. Non era come la sensazione provata pochi istanti prima, era diverso. Sentivo di aver appena ritrovato una parte di me che avevo perduto chissà dove...
Dopo il breve contatto visivo, lui balzò in avanti, e fronteggiò le creature con enorme prodezza.

Ero immersa nella visione di quella battaglia, in cui avrei dato per spacciato il ragazzo se solo non avessi visto la sua bravura innata, ma qualcuno decise di interrompermi.
Una mano mi afferrò un braccio, ed io trasalii, interrompendo il contatto con lo specchio.
Non avendo potuto vedere l'esito della battaglia, rimasi con un groppo in gola. Mi voltai subito verso colui che mi aveva disturbato, con occhi furenti e indignati, trovandomi dinnanzi il volto del chierico della cappella, che mi osservava stranamente incupito.

«Le sembra l'ora adatta per far visita alla cappella?» disse con tono rauco e indisposto.

«C-Cosa?» chiesi incredula. Nel pomeriggio la cappella era aperta a chiunque...

«So che il signore è sempre presente e risponde a tutti a qualsiasi ora, ma le tre del mattino non credo sia un orario adeguato per una novizia. Torni ad un'ora più consona, il signore capirà.» le parole del chierico non avevano senso. Tre del mattino? Erano solo le 11.00 quando arrivai alla cappella. Di regola, contando le ore passate li, dovevano essere si e no le tre del pomeriggio...

Fatto rimase che venni cacciata, e dovetti uscire indignata e in preda ad un attacco di ira improvvisa.
Trattieni a stento delle brutte parole...
Quando misi, però, piede fuori dalla cappella, mi dovetti redimere per le cose che pensai su quell'uomo.
Il chierico aveva ragione, fuori era buio.
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Ecco la seconda parte del racconto. Spero che piaccia *^*
Ho notato che c'è molta competizione in questo concorso u.u mi devo dar da fare! ^^

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