Titolo: Have You Seen This Girl?

Autrice: @MauraGrignolo

Quello che l'autrice dice di sé:

Ciao, sono Maura, ho 31 anni e vivo a Torino da sempre. Dopo il dilploma, ho frequentato l'università, ma dopo un anno ho lasciato gli studi di lingue che avevo intrapreso e avendo del tempo libero, mi sono dedicata alla stesura del mio primo libro Pioggia su Praga, a cui poi sono seguiti, lavoro permettendo, il secondo, intitolato Elena e ambientato a Londra e poi il terzo, Infinite Volte Infinito, la cui città di San Francisco fa da scenario.

Recentemente ho scritto la storia have You Seen This Girl? e Salvami, due romanzi leggermenti più brevi rispetto ai precedenti. Sono entrambi appartenenti al genere giallo, ambientati rispettivamente a Portland, Oregon e a Miami, Florida.

Sono una brava scrittrice? Non lo so. So che scrivere è la cosa che amo fare di più, insieme alla corsa, e questo mi basta. Se poi il mio " lavoro " viene apprezzato, ovvio, mi fa piacere. Ma io continuerei a scrivere anche se ricevessi solo un voto singolo, perché anche se solo una persona ama le mie storie, per me sarebbe comunque la più grande soddisfazione possibile.

La storia in breve:

Thea Valentine, sedici anni, viene rapita durante una festa a Portland, Oregon. Viene tenuta prigioniera per quasi un mese, quando riesce miracolosamente e in maniera abbastanza fortunosa a scappare. Tornata a casa, cerca in ogni maniera di riprendere in mano la sua vita, credendo di essersi lasciata alle spalle l'incubo da cui è appena sfuggita. Mentre le indagini della polizia continuano senza sosta per identificare il responsabile del suo rapimento, Thea poco a poco si rende conto che l'incubo non è finito, che c'è qualcuno che controlla ogni sua mossa e che fa di tutto per annientarla sempre di più. Inseguimenti, aggressioni a lei e alle persone a lei care, incidenti che non sembrano incidenti... e più cerca di capire chi possa essere stato a rapirla, chi possa essere la persona che la odia così tanto, più si convince che non sia qualcuno estraneo alla sua vita. Che i suoi amici, il ragazzo di cui è innamorata, potrebbero non essere quelli che crede. E che forse la sua fuga da quella cantina degli orrori, non è stato un miracolo, ma un piano ben congegnato per farla precipitare sempre di più in una spirale di morte.

Estratto:

La catena si spezzò. Il rumore era stato debole, eppure era risuonato in tutto lo scantinato come un'esplosione. Il cuore le batteva all'impazzata, le rimbombava nelle orecchie. Con forza sfilò un piede da quella trappola legata a un fil di ferro, attaccato saldamente ad una gamba della piccola branda. Era riuscita a far saltare la serratura con un pezzo di metallo. Era libera. Il cuore prese a batterle sempre più forte. I piedi le formicolavano dolorosamente, ed erano gelati. Le scarpe non le aveva più da un pezzo. Tutto il suo corpo era gelato. Paura. Freddo. Non sapeva bene per cosa. Terrore, forse. Si alzò in piedi, ma le sue gambe cedettero e piombò a terra. No, no! Troppo rumore!

[...]

<< Va tutto bene. Andrà tutto bene. Ma adesso devi calmarti. Sono qui con te, piccola. >>

Il mostro che combatteva dentro di lei si fermò. Quella voce... non c'era pericolo.

Davvero? Ne sei sicura? Ti troveremo... ti troveremo... ti troveremo!

<< Che cosa ti hanno fatto, Thea? Che cosa ti hanno fatto? >>

Singhiozzava, urlando. Non voleva tornare laggiù. Dio, ti prego, non farmi tornare laggiù. Gridò, gridò sempre più forte.

Delle mani la tennero ferma, le impedirono di scappare. Un fuoco le si riversò in tutto il corpo, bruciando. Vide qualcosa davanti a lei. Un ago. No! No, no! Lasciatemi, lasciatemi... no! Non farmi del male. Avrebbe voluto schizzare su, scacciarlo, gridare... ma non ci riusciva. La paura era troppo forte. Si sentiva solo il suo respiro, agitato e ansimante.

<< Ssst, sei al sicuro ora, sei al sicuro... >>

Da qualche parte sentì la voce di qualcuno, una voce bellissima che le ricordava lo zucchero filato che mangiava da bambina. Fresca, dolce, rassicurante. Le lacrime le scorrevano sul viso, però tremava troppo per potersele asciugare. Le mani non volevano obbedirle.