Titolo: Choose to be

Autrice: @SHappyness

Quello che l'autrice dice di sé:

Sono Serena, parlare non è mai stato nelle mie corde. Sono una persona criptica per natura, ma qui sono semplicemente Serena. Sono nata, sono cresciuta. Ho amato. Ho sofferto. Sono qui grazie ad una persona. Sono qui per imparare. Sono qui per ascoltare. Sono qui per imparare ad ascoltarmi. Sono qui per essere criticata. Sono qui per mettermi alla prova. Sono qui per quella persona. Ero solo una ragazza in mezzo a miliardi di ragazzi. Scrivere ha cambiato quella ragazza. Questo luogo, mi si è inevitabilmente appiccicato addosso. Durante la mia vita mi sono plasmata, come tutti. Mi sono fusa con la musica. Mi sono fusa con la fotografia. Mi sono fusa con le persone. Qualsiasi persona qui, in un modo o nell'altro mi si è appiccicata addosso. Sono una ragazza terribilmente ingenua. O terribilmente furba. Sono un'insieme di colori. Ma che dico colori! Sono un'insieme di fotografie, di ogni posto, di ogni momento che avete vissuto e assaporato. Sono l'insieme di tutte le canzoni, di ogni genere e autore. Sono Serena, a voi il piacere o meno di entrare nel mio mondo. Nella mia storia. In me.

PROLOGO del libro CHOOSE TO BE:

La vita è un immenso viaggio, un frenetico susseguirsi di scelte e di persone.

Questo è il mio immenso viaggio e queste sono le mie immense persone.

Estratto capitolo 7

"Poi capita una giornata come quella di oggi. Niente di speciale pensavo. Avevo quasi paura ad affrontarla per tutti i ricordi che mi avrebbe riportato alla mente. E invece, mi sono sbagliata. Mi sono sbagliata. Me lo sono ripetuto per tutta la giornata. Il Sole. Gli olivi. I tavoli. Il cibo. Lo stare insieme. Per una volta dopo tanto tempo, ti ho sentita. Nuovamente. È stato come respirare a pieni polmoni, sai? Il detto "Non si capisce l'importanza di una persona fino a che non l'hai persa" è estremamente vero e puro. Dai per scontato tutto nella vita. Un saluto, un bacio nella guancia, una parola in più, o un semplice ti voglio bene. Quanto sarebbe semplice? Quanto sono semplici questi gesti? E invece ogni volta li rimandiamo.
Tanto c'è sempre tempo domani, no? Dannato tempo. All'improvviso fugge. E tutto quello che avevi rimandato a domani, ti sfugge e scopri amaramente che non c'è più un domani. Non c'è più un saluto. Non c'è più un bacio. Non c'è più una parola. Non c'è più un ti voglio bene. E allora urli dentro di te. Fino a che non ci sono nemmeno più le grida.
Sai nonna, a volte ti sento. Ma non come vorrei.
Oggi. Una giornata di sole. Il cielo limpido. Il tuo tavolo dove ogni domenica di raccolta preparavi da mangiare. I tuoi olivi. La tua famiglia. CALORE.
Oggi ti ho sentito.
Basta una giornata così per sentirmi viva."