Titolo: Berenice

Autrice: francy_11

Quello che l'autrice dice di sé: 

Come avrete potuto intuire dallo pseudonimo, mi chiamo Francesca e vivo nella bellissima cittadina che ha dato i natali alla Nutella!! In questo modo, nel bene o nel male, sono cresciuta circondata dagli odori del vino, del tartufo, ma soprattutto della cioccolata!!

Ho 27 anni (sorvoliamo sul fatto che tra sei mesi ne compirò 28!) e tre anni fa mi sono laureata in Psicologia. Attualmente lavoro come psicologa e, nel frattempo, frequento una scuola di specializzazione in psicoterapia.Per questo motivo, forse, c'è tanta, forse troppa, psicologia nei miei scritti, ma non posso proprio farne a meno. Scrivo per necessità, allineo parole per dare forma ai miei pensieri, per alleviare le tensioni e ridimensionare quei problemi che attanagliano la quotidianità di ognuno di noi. Scrivere, quindi, mi fa sentire bene e, in breve tempo, è divenuta una inevitabile esigenza.La storia in breve:  

Su wattpad ho appena iniziato a pubblicare una raccolta di storie brevi incentrate sul tema delle emozioni dal titolo "Il privato mondo delle emozioni".

La storia a cui sono più legata, però, e che mi ha richiesto più di quattro anni di stesura, che ha coinvolto completamente il mio essere, invaso la mia quotidianità e i miei pensieri, divenendo parte integrante di me, si intitola "Berenice". E' una storia d'amore, ambientata in due epoche diverse e con quattro protagonisti (che poi così diversi fra loro non sono) le cui vite si ritrovano ad essere legate fatalmente ed inevitabilmente.Forse vi potrà stupire la scelta di un titolo così "particolare" o del fatto che io abbia deciso di ambientare parte della storia in una regione bellissima, ma inusuale, come la Baviera. Vi posso dire che queste non sono state scelte casuali, ma frutto di una particolare logica, di una mia ricerca personale ed approfondita.Leggendo, forse, sarete in grado di trovare le risposte che andate cercando.Estratto: 

" Osserviamo il cielo al fine di trovare quelle risposte che mai avremo. Un solo desiderio invade la nostra mente: poter ritornare indietro nel tempo, rivivere con maggiore intensità quei giorni felici in cui tutto sembrava essere perfetto ed eterna pareva poter essere la nostra serenità.

Tutto pare esser perduto, nulla ha più un senso ed un significato.La mente ci fa soffrire e ci inganna attraverso il riaffiorare breve, improvviso ed impalpabile delle immagini di coloro che abbiamo ormai perduto. Ci sembra di scorgerli nei luoghi familiari che eravamo soliti frequentare insieme, alle nostre orecchie giunge il suono della loro voce, le narici sembrano annusare l'odore della loro pelle che con tutto il cuore desidereremmo riuscire ancora a toccare con le mani. Tutto diviene un'illusione, la negazione di quella perdita che mai potremmo riuscire ad accettare."(...)"Ad un certo punto della nostra vita, ci sembra che tutto debba dover, inevitabilmente, finire. Ogni giorno, migliaia di relazioni, amicizie, esperienze e situazioni giungono al termine. Un inizio ed una fine per ogni cosa: regola alla quale nulla sembra poter sfuggire. Forse, però, nulla inizia e nulla termina per davvero. Non si può infatti definire con certezza la conclusione di una relazione o di una particolare esperienza della nostra vita, in quanto, se è vero che essa termina sul piano materiale e fisico, il suo ricordo e le emozioni ad essa collegate continuano ad esistere nella mente, nella memoria, nel cuore e nei sogni di chi le ha vissute. Se è vero che nulla è per sempre, è anche vero che nulla finisce mai definitivamente."(...)"Per molti minuti rimasero abbracciati e uniti nella forza del loro amore, mentre molte persone gli passavano accanto distratte, spesso inconsapevoli dei piccoli miracoli che il destino compie nella perfezione delle nostre vite."