Miraxus - ''Ben cotta o al sangue?''
Luxus era stanco.
Era appena tornato dal lavoro e tutto ciò che voleva fare era stringere la propria ragazza a sé e dormire insieme a lei.
Non aveva nemmeno fame.
Solo che per qualche strana ragione, non riusciva a trovarla da nessuna parte.
Provò a chiamarla più volte, ma non rispose.
Rinunciò, troppo preso dalla stanchezza, e si addormentò sul divano aspettandola.
La mattina seguente, si svegliò come sempre con l'albina al suo fianco e pensò che ciò che aveva vissuto la sera prima fosse stato causato solo dalla stanchezza.
Anche se ancora non si spiegava le telefonate.
Dopo averla salutata e aver fatto colazione, andò a lavoro come ogni mattina.
Solo che anche quel giorno, e nei giorni successivi, la serie di scomparse e telefonate alla sua ragazza continuava, senza trovare una ragione del perché lei sparisse non appena lui usciva dalla porta di casa.
Era incerto se avvertire la polizia del problema o meno e allo stesso modo temeva di parlarne con Mirajane, anche se nemmeno lui sapeva il perché.
Qualche settimana dopo la prima sparizione, erano seduti in un ristorante insieme, ma gli sguardi delle altre persone, cameriere compreso, preoccuparono decisamente troppo il ragazzo che decise finalmente ti prendere il discorso.
Tornati a casa, le domandò appunto cosa le stesse succedendo e il perché di quelli sguardi, ma tutto ciò che ottenne fu un sorriso abbastanza macabro e una semplice domanda.
''Oggi la carne la preferisci ben cotta o al sangue?''
Il biondo raggelò nel sentirle pronunciare quelle poche parole, decidendo di rinunciare a scoprire cosa le frullasse nella testa.
Qualche giorno dopo, si accorse di non aver notato anche un altro piccolo particolare.
Nel suo ufficio prima lavoravano molte più ragazze, una quindicina circa.
Ma quel giorno notò che ne erano rimaste solamente tre e in qualche modo collegò il tutto al comportamento della propria ragazza.
Anche se non riusciva a spiegarsi il perché.
Voleva che fosse tutto un incubo, perché temeva di aver capito cosa si celava dietro la sparizione e il comportamento della sua ragazza, e per paura non indagò oltre.
Le settimane passarono, ma fortunatamente non accadde nulla alle restanti colleghe di Luxus, portandolo a pensare che fosse solo una sua paranoia.
Ma ancora non riusciva a capire il perché degli sguardi delle altre persone quando camminava o parlava con la sua ragazza.
Poi, una mattina, mentre stava lavorando in ufficio, sentì una notizia dal telegiornale.
''Trovate dodici giovani ragazze in una vecchia casa abbandonata. I corpi sono stati completamente squartati, i volti segnati talmente tanto da renderle irriconoscibili e molti arti non sono ancora stati ritrovati.''
Il sangue del biondo raggelò all'istante.
''Non si sa ancora chi sia il colpevole, le indagini continuano.''
Era incerto se tornare a casa o meno, quella sera.
Sperò che Mira non fosse ancora tornata per avere il tempo di preparare le valigie e sparire, ma invece lei era lì davanti, con un sorriso macabro e un viso scuro, in mano un coltello da cucina.
''Tesoro, sei in anticipo.''
''S-si.. come mai sei in casa?''
''Perché ho finito il lavoro in anticipo.''
Il biondo si accorse in quel momento del sangue che colava dal tavolo e della testa di donna quasi staccata dal corpo.
Trattenne un conato di vomito.
''Ora nessuno potrà mettersi tra di noi...''
Disse avvicinandosi lentamente.
''Approposito, tesoro. La carne la preferisci ben cotta o al sangue?''
Mentre era bloccato dalla paura, si accorse di un particolare.
Poteva vedere attraverso Mira. Attraverso il suo corpo.
Sembrava come un fantasma, uno spirito vendicativo.
O semplicemente una psicopatica che non voleva lasciarlo vivere tranquillo.
In quel momento, ricordò.
Capì anche gli sguardi delle persone.
La sua Mira era morta mesi prima, come aveva fatto a dimenticare? Ma soprattutto, come poteva essere davanti a lui, specie in quelle sembianze?
Aveva camminato con un fantasma, un mostro, al proprio fianco per tutto questo tempo.
Praticamente parlava e camminava da solo, ma nella sua testa era ancora tutto reale, insieme alla sua amata.
Ricordò che il corpo della propria ragazza non era stato ancora trovato. Mentre rifletteva, il corpo etereo prendeva sempre di più forma, mostrando il volto e il corpo di Mira insanguinato e con i vestiti stracciati.
''Mi hanno investita e lasciata cadere nel mare. Sono morta attaccata dai pesci e dal mare stesso. Sono tornata per liberarti da quelle stupide ragazze. Tu sei solo mio!''
Disse prima di buttarsi sopra il ragazzo che, troppo preso dalla paura e in qualche modo dal senso di colpa, non riuscì a scansarsi in tempo.
Luxus si risvegliò completamente sudato.
Spalancó gli occhi, si accertó di essere solo, vivo.
Non riuscì mai realmente a spiegarsi se fosse stato tutto un sogno o meno.
Solo la voce della propria ragazza che riecheggiava tra quelle quattro mura.
La notte.
A ricordargli di non essere mai solo.
Premetto che è la prima volta che mi cimento in una cosa del genere xD ma spero possa piacervi.
828 parole
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro