OS di viamobenjiefede
One shot di viamobenjiefede
Di nuovo qui....Sola...Con molti lividi,sangue dal labbro e dal naso....A mala pena cammino.Questo anno scolastico é orami giunto al termine,per fortuna ero al 5º liceo e ciò vuol dire che posso non continuare gli studi.Io sono sempre stata da sola....Persino al l'asilo dov'è tutte avevano "l'amica del cuore" io giocavo con le costruzioni.Il vento rinfresca la zona inondata di lividi.La cartella a pezzi,come la mia speranza di essere accettata.Tutto di me fa schifo,partendo dal carattere al fisico.Mi sono sempre odiata per il fatto che non riuscissi a dire veramente alle persone ciò che sentivo.Tutti mi considerano:strana,pazza e stupida.Mi insultano dicendo cose tipo "balena" "non meriti di vivere"io ci ho provato ma mio fratello mi ha ostacolata.Cerco di alzarmi raccogliendo le poche forze che mi restano in corpo,nulla da fare.Il mio pallido viso é inondato di lacrime fatte uscire dai miei occhi color mare che lentamente gocciolavano sulle guance.Scrivo per dimenticare,scrivo perché non ho altro da fare,scrivo perché non ho nessuno con cui stare.Io non posso dire di vivere in una brutta famiglia perché mentirei,la mia famiglia è una delle più ricche.Mi accontentano sempre,ma il fatto é che non mi vogliono bene,come lo so?Non stanno mai a casa e quando ci sono fanno l'amore,che vita di m*****.Non sono una ragazza di molte parole.Si avvicina una ragazza mora,occhi celesti e piercing sotto al labbro,si avvicina e si siede vicino a me,mi scruta e mi tira a sedere,tampono le zone sanguinanti con la mano e lei continua a guardarmi poi apre la bocca e sospira rumorosamente per poi dire "io sono come te" e chiuse le labbra guardando intensamente le mie iridi blu "i-io non capisco,credo che anche tu venga picchiata giusto?"annuisce"io ho la tua stessa paura di uscire,la stessa paura di parlare di cantare di vivere"disse cercando di non fare uscire delle lacrime non riuscì nel suo intento è una lacrima scese dalle sue chiare iridi per poi squarciarle la guancia,con la sua lentezza,ricadde sui leggina neri."Entrambe veniamo picchiate"aggiunse alzando la maglia facendomi vedere i lividi sullo stomaco.Alzai la mia e devi vedere gli stessi segni,per non parlare delle labbra rotte.Sorrisimo appena incrociando gli sguardi."Io vorrei tanto un'amica,di quelle che si aiutano e si vogliono bene,di quelle che se le chiami alle 3 del mattino ti aiutano,io vorrei un'amica che mi capisse e che non mi giudicasse"disse con voce flebile.Modestamente ho paura non ho mai avuto un'amica,e ho paura che potrei rovinare tutto,ma comunque sarebbe stata mia amica,perché ne avevo bisogno.Senza dir nulla l'abbracciai,lei era un pó sorpresa,dopo si lasciò andare.E ora io e la mia amica siamo sulla spiaggia a raccontarvi di come ci siamo conosciute.Avevamo 15 anni ora ne abbiamo 28.
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