OS di Estelle_Gray
One shot di Estelle_Gray
Sto camminando lentamente per strada, per sentire se le gambe tengono. Ma come al solito a dopo alcuni passi cedono,le lacrime si fanno strada negli occhi, bagnandoli nuovamente. Come tante volte in quei giorni.
Mi accascio per terra lentamente contro un muro,mentre il dolore esplode di nuovo nel petto. Ti devo lasciare,un eco infinito di parole che fanno male.
Il viso serio di Bradley mentre diceva le famigerate parole,quelle che io aspettavo da più di una settimana. Da quando l'avevo visto baciare mia sorella Sarah.
I vestiti enormi che ho preteso di mettere mi ballano addosso mentre nascondo la testa sotto il cappuccio ampio.
Il pianto mi assale di nuovo quando rivedo il sorriso felice di quella coppia di traditori,non immaginavano che io ero lì a guardare.
Nei giorni successivi alla fine della mia relazione,ho pensato a tante cose, a letto,soprattutto con le cuffie nelle orecchi e gli occhi lucidi. A ricordarci. Guardavo con dolore e nostalgia le foto che erano sul mio cellulare, ricordavo il piacere delle sue labbra sulle mie. Mare,sapevamo di mare costatai piangendo,il sorriso sbocció sulle mie labbra. Ma ora non sto nel mio letto,dove posso piangere quando voglio, urlare o sfogarmi. Sono per strada e come al solito nessuno si accorge di nessuno, specialmente se è per terra.
Mi trascino sino ad un vicolo,dove posso piangere. Probabilmente da sola.E a New York di vicoli ce ne sono in abbondanza. Lo sfogo questa volta è più violento, afferro tutto quello che mi sta in torno e lo scaglio contro il muro,pieno di graffiti, rompendo tutto quello che si trova il raggio di qualche metro. Finché le mie mani non incontrano qualcosa di tagliente, aprendo un taglio su un palmo. Dolore.Dolore fisico. Lo sfogo giusto. Poi mi viene in mente mia madre e quello che mi disse prima di uscire:"non provare neanche a cominciare". Mi disse indicandomi i polsi.Aveva annuito. Poi un ricordo si fa strada nella mia memoria,le mie lezioni di danza,quando da piccola venivo preso in giro. Il buio riempie i miei occhi. Cammino nuovamente verso la scuola di danza,teatro di tutti i miei incubi,ho la borsa con dentro tutto il necessario per ballare,comprese le mie amate scarpette.Indosso abiti che non sono i miei,adatti ad una persona che sta bene.È tutto un'alternanza di scene.Una più assurda dell'altra,io in una stanza nera e un'unica luce puntata su di me e il mio abito rosa.Raggiungo ed apro la porta che da sulle strette scale,che portano sino alla palestra che è al primo piano.Quando entrò le ragazza sono lì che mi guardano,scambiandosi occhiate d'intesa poi cominciando piano a ridere delle mie gambe corte.Cammino ugualmente senza abbassare la testa e vado nello spogliatoio,dove infilo il tutù nero,diverso da quello delle altre,perché non avevamo"taglie così piccole "nel negozio del quartiere.Il parquet scricciola sotto le nostre scarpette dalla punta di gesso.Le ampie vetrate della sala illuminano l'ambiente che altrimenti sarebbe buio.É tutto un susseguirsi,le due scene si alternano,aggiungendone poi un'altra,io di fronte ad uno specchio,prima di uno spettacolo,creando una grande confusione in me.Un ragazzo sbircia dalla porta,guarda me,fa cenno di uscire.Io non lo ascolto,continuando a fare i miei esercizi di riscaldamento.La curiosità è troppo forte,il ragazzo mi aspetta fuori.Mi infilo un coprispalle sopra il tutù.Lo raggiungo e mi lui prende per mano,insieme scendiamo in strada.Sto bene con lui,ridiamo e scherziamo.Lui mi fa fare una piroetta come a dire:sei fantastica nella danza.
Ci fermiamo all'incirca dopo 20 metri dalla porta si ferma e fa per abbracciarmi.La nostra scena si sostituisce a una mia sessione di allenamenti privati.Torna normale.
Il sogno ha un culmine,dove le diverse scene di mischiano cambiando ogni pochi secondi.Se n'è aggiunta un'altra,le mie compagne che si allenano senza di me.Tutte le scene ora sono caratterizzate dal fatto che un gioco continuo di ombra-luce si riflette sui personaggi.
Il ragazzo ha una collana che mi mette al collo.La collana di Bradley.
La me di fronte allo specchio sembra rattristapoi noto che anche lei ne ha una,in mano.
Altro culmine,altra confusione,altre ombre e altre luci.Tutto finisce quando vorrei tornare nella palestra e il ragazzo mi ferma.Poi la me di fronte allo specchio butta la collana in un cestino.
"Tutto bene?"chiede una voce.
Sono distesa su un suolo sporco di un vicolo,una mano pulsa sordamente,vedo che è buio.Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo.Il ragazzo del sogno.
Tot parole:765


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