Il mio animo si potrebbe paragonare ad una nuvola vagabonda, soffice al tatto, a volte tempestosa e grigia.

Una cosa è certa: in ogni situazione credo che l'unica soluzione sia la lettura, realtà che mi aiuta a sognare e a cercare quel che non sono e non potrò mai essere, ma che vorrei essere.

Lo diceva Freud che I sogni sono solo la spiegazione della realtà, attraverso oggetti tra cui c'è un legame sottile e che nessuno riuscirebbe a notare.

Ma, per altri, il sogno era solo la meta raggiungibile attraverso la fase REM.
In ogni cosa che vedo fare o che io stessa faccio, osservo il comportamento oltre la realtà, cerco risposte surreali nel mio inconscio, nonché memoria dimenticata del passato.

E dimenticare delle volte non può che far bene, a chiunque.

Quel che mi aspetto da questo concorso è di uscirne vincitrice. Non nel senso letterale, non mi aspetto affatto di vincere materialmente, bensì spiritualmente.

Prima d'ora ho già partecipato a diversi concorsi a livello Internazionale, per lo più quelli che richiedevano abilità poetiche.

Spero di riuscire a tirare fuori ogni parte della mia grande passione, per stupire me stessa e tutti.